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Binari autocostruiti con listelli di legno e rotaie commerciali

(a cura di Fabrizio Baroni)

In queste pagine presento un metodo di costruzione del binario abbastanza spartano, veloce e divertente.
La costruzione del binario non è un'abitudine molto diffusa in Italia a quanto mi risulta, anche se presente.

Binario autocostruito
Binario autocostruito
All'estero ho visto cose incredibili, in cui il binario viene costruito dal modellista con lo scopo di ottenere un realismo estremo, dove ogni particolare viene riprodotto per mezzo di microfusioni e fotoincisioni.
Qui lo scopo non è certo il realismo estremo, ma quello di divertirsi.
Gli elementi base sono rotaie commerciali, listelli di legno 2x3 mm da modellismo navale per le traversine e chiodini sempre da modellismo navale.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Innanzi tutto una riflessione sull'altezza del profilo delle rotaie.
I lavori nelle foto qui presenti sono in codice 100 (2,5 mm) che è eccessivo, dal momento che quello più alto realistico è il codice 83 (2,1 mm).
Con un codice 83, o più basso, ne giova il realismo ed il movimento degli aghi quando ottenuto per flessibilità.
In ogni caso prima di scegliere bisogna valutare la differenza di altezza tra la testa dei chiodi di fissaggio delle rotaie alle traversine e la sommità delle rotaie stesse che non deve essere inferiore a quella dei bordini delle ruote per evitare interferenze.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Se si dispone di un piano di appoggio dove dovrà essere il binario definitivo, la cosa più semplice sarebbe quella di incollare le traversine tagliate nella opportuna lunghezza nella posizione definitiva direttamente sul legno e montare poi le rotaie.
In realtà è meglio interporre un elemento intermedio tra la superficie e le traversine per avere almeno due vantaggi:
1) la possibilità di costruire almeno gli scambi e gli incroci fuori opera e poi montarli solo dopo averli costruiti; per il semplice binario questo non è importante;
2) avere un'altezza maggiore del binario sulla superficie di base come in genere accade al vero per poter riprodurre una massicciata più realistica.
Io ho usato sia legno compensato che cartone pesante da 2 mm di spessore.
Il secondo è molto meno costo e molto più facilmente tagliabile, basta un cutter, ed è anche più malleabile, inoltre la colla vinilica fa presa quasi subito.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
La prima cosa da fare è disegnare e ritagliare la sagoma del futuro scambio e fissarla su una base di lavoro da usare come cantiere, ovviamente nulla vieta di fissare direttamente la sagoma sul plastico se è agevole lavorarci poi.
Per ritagliare occorre prima disegnare la sagoma per cui è necessario tracciare sia linee diritte che archi di cerchio.
Questi ultimi potranno essere fatti mediante un compasso auto costruito con un listello di legno portante due fori: uno per un chiodo che funzionerà da centro di rotazione ed un altro dove si inserirà un lapis.
Io ho scelto una larghezza delle traversine di 3 mm per cui occorrerà tracciare due linee da ambo i lati dell'asse del binario distanti 1,5 mm da quest'ultimo.
Fatto ciò, si taglieranno le traversine a misura e le si incolleranno al loro posto sul cartone.
Per definire la posizione delle rotaie conviene tracciare due linee sulle traversine in corrispondenza della estremità interna della suola delle rotaie in modo da usarle come riferimento.
Se si vuole verniciare e invecchiare le traversine conviene farlo a questo punto del lavoro, perché poi la presenza delle rotaie ostacolerà non poco questa operazione.
Tornando al fissaggio delle rotaie, la tecnica è facile: una volta scelta la traversina su cui fissarle basta prima fissarne una tenendola premuta bene in posizione, facendo due inviti con una punta a tracciare nella traversina ai lati della suola, forando in questi ultimi per circa 1-2 mm con un girapunte a mano su cui si sarà montata una punta del diametro corrispondente a quello dello stelo dei chiodini, nel mio caso 0,8 mm, ed infine premendo i chiodini nei due fori.
A questo punto si fissa l'altra rotaia secondo lo scartamento che potrà essere rispettato con un distanziatore auto costruito o acquistato.
È sufficiente fissare le rotaie ogni 6-7 traversine, almeno per binario normale, in punti critici il numero di chiodini potrà essere aumentato.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Per costruire uno scambio si inizia posando le rotaie esterne, poi il cuore, poi i due aghi con relative zampe di lepre e infine le controrotaie.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Per avere la distanza corretta tra rotaia e controrotaia conviene servirsi di uno spessore che può essere valutato in proprio oppure trovato nelle norme NEM. Io ho scelto il valore di 1,5 mm.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Costruire il cuore è semplice: prima si limano ad angolo due spezzoni di rotaia, li si sistemano nella dima indicata nella foto e poi si fissano con una goccia di stagno.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Naturalmente la parte più difficile sono gli aghi.
Prima si costruisce la zampa di lepre, la si presenta in posizione sullo scambio e si deduce il punto esatto di inizio dell'ago.
Si taglia lì la rotaia e la si assottiglia dalla parte esterna con lima e disco abrasivo.
Poi la si assottiglia dalla parte interna ma solo all'altezza del fungo fino ad ottenere una lama affilata che si adatta bene al contro ago.
Al contro ago va limata via la suola in corrispondenza dell'ago, ma nessun intervento è necessario sul fungo, a differenza di quello che invece viene fatto spesso.
Per ultimo si pratica una riduzione della larghezza nella suola dell'ago per facilitare la sua flessibilità come al vero.
Per altri tipi di scambi e gli incroci il metodo è lo stesso, solo che può essere più complicato l'esercizio.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Per il movimento degli aghi ci si può servire della classica traversina mobile dove andranno praticati due fori nei quali andrà incastrata una spina di circa 0,8 mm di diametro che a sua volta andrà ad infilarsi in una linguetta saldata all'ago.
Infine al centro della traversina mobile andrà fatto un altro foro dove si inserirà l'asta collegata al meccanismo sotto plancia che aziona lo scambio.
L'importante e l'asta sia dotata di una certa elasticità che garantisca l'adesione dell'ago al contro ago.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Se si è deciso di costruire lo scambio fuori opera, si dovrà distaccarlo dal piano di appoggio con l'aiuto di un cacciavite perché i chiodini saranno in parte penetrati anche nel piano.
Una volta fatto questo, con un disco da taglio se ne eliminerà la parte sporgente e lo scambio è pronto per la posa in opera definitiva.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Il funzionamento è assicurato, l'unico problema nasce dal cuore dove la ruota vi cade dentro, ma questo è un problema generale che può essere risolto o riempiendo il cuore in modo da rendere lì dentro portante il bordino, come avviene nel binario tranviario reale, oppure adottando standard di riproduzione del tipo Proto87, dove tutto viene riprodotto come al vero; quest'ultima via può non essere adatta a tutti i modellisti.
Binario autocostruito
Binario autocostruito
Vi potreste a questo punto essere domandati se mai un fermodellista si sia mai cimentato nell'autocostruzione del binario del suo impianto: ebbene la risposta è si, per esempio il plastico Brunetti presente in questo stesso sito, anche se con una tecnica tutta diversa da questa.
Baroni Fabrizio

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