Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona
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Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona
Il programma prevede la partenza da Torino alle 7:30, l'arrivo a Brescia a metà mattina e l'escursione sulla ferrovia Brescia - Cremona. Nel pomeriggio sono previste le escursioni tra Cremona e Piadena e tra Piadena e Brescia.
Il primo step del viaggio prevede di raggiungere Torino da Piossasco, quindi utilizzo la corsa n° 1108 della linea extraurbana 1510 di Gruppo Torinese Trasporti, che collega Cumiana con Torino passando per Piossasco, Orbassano e Beinasco. Il Sabato è prevista una corsa ogni circa un ora tra le 4:40 e le 23:30 ed io utilizzo il bus in transito a Piossasco alle 5:58. Sono in servizio su questa linea autobus da 12 metri dei modelli Iveco My Way e Irisbus Crossway. Il mezzo che utilizzo è un Iveco My Way del 2005, che si presenta in scarse condizioni di ordine e pulizia, è vecchio ma viaggia in orario. Il tragitto dura circa 45 minuti, quindi giungiamo al capolinea di Corso Stati Uniti, da quale, con la metropolitana, raggiungo la stazione ferroviaria di Torino Porta Susa.
Per raggiungere Brescia utilizzo il treno Italo 8975 per Venezia Santa Lucia, previsto in partenza alle 7:35. Il treno giunge in orario al binario 4 della stazione di Torino Porta Susa ed è un ETR 675, entrato in servizio nel 2018 e prodotto da Alstom nello stabilimento di Savigliano (CN). Salgo a bordo, dove ho assegnato il posto 35 nella carrozza 2, ambiente Prima. Lungo la banchina sono presento dei monitor che indicano in maniera abbastanza precisa la posizione delle vetture, in modo da agevolare le operazioni di salita dei passeggeri.
Il treno si presenta in ottime condizioni di ordine e pulizia, a bordo sono disponibili monitor e avvisi audio che indicano le prossime fermate e i dati di viaggio, prese elettriche e USB a tutti i posti, connessione WIFI e distributori automatici di snack e bevande. I sedili sono disposti per lo più a correre, sono comodi, abbastanza ampi e lo spazio tra gli stessi è sufficiente a garantire buoni livelli di confort. Ciascun sedile è dotato di una lampada di lettura ed un pratico vano portaoggetti, utile soprattutto per tenere in carica lo smartphone in modo da averlo in vista ma senza che sia di intralcio.
Il treno parte in orario dalla stazione di Torino Porta Susa e si immette sul passante ferroviario, utilizzando i binari per i treni veloci, ovvero quelli che non transitano dalla stazione di Torino Rebaudengo-Fossata. Usciamo dalla galleria "passante " e attraversiamo la stazione di Torino Stura, quindi transitiamo nella periferia settentrionale della città, tra grossi palazzi e fabbricati industriali grandi e piccoli, alcuni dismessi e in stato di degrado. Il treno lascia Torino e si immette sulla linea ad alta velocità per Milano, che inizia nei pressi di Settimo Torinese.
Il personale di bordo effettua il servizio di benvenuto, con distribuzione di snack dolci e salati accompagnati da bevande calde o fredde e caffè. Il treno viaggia fino ad una velocità massima di 250 km/h, è silenzioso ma non molto stabile. A tratti si avvertono infatti forti vibrazioni, alcune delle quali abbastanza intense da far fuoriuscire il liquido da dentro i bicchieri posti sui tavolini.
La prima fermata prevista è Milano Centrale, che raggiungiamo in orario alle 8:27. A Milano c'è un buon interscambio di passeggeri e ripartiamo alle 8:41, con 5 minuti di ritardo. Il treno procede la sua corsa verso Venezia, con a bordo una buona quantità di passeggeri. La tratta tra Milano e Brescia richiederebbe circa 35 minuti di viaggio, mentre oggi giungiamo a Brescia alle 9:20, con dieci minuti di ritardo.
La tratta da Torino e Brescia ha richiesto un ora e 46 minuti, per una percorrenza di 237 km e una unica fermata a Milano Centrale.
A Brescia inizia l'escursione sulle linee della Pianura Padana tra Cremona e Piadena nonché la prova delle elettromotrici ALe 582, frequentemente impiegate per i servizi ferroviari in questa zona.
Le elettromotrici ALe 582 sono mezzi costruiti negli anni '80 e progettati per essere utilizzati sulle medie distanze, offrendo buoni livelli di comfort e velocità su relazioni non molto frequentate. Derivano direttamente dalle ALe 724, che però sono più vecchie e pensate per servizi ad alta frequentazione. Si tratta di mezzi componibili, in modo da poter soddisfare diverse esigenze di capienza e prestazioni. Sono disponibili elettromotrici ALe 582 da 58 posti a sedere, rimorchiate senza cabina di guida Le 763 da 76 posti e rimorchiate con cabine di guida Le 562 con 56 posti. Originariamente erano previste configurazioni di due elettromotrici ALe 582 con intercalati due rimorchi Le 763, oppure configurazioni di una elettromotrice ALe 582 e rimorchio pilota Le 562, per garantire buone prestazioni in termini di accelerazione e velocità.
Le elettromotrici ALe 582 sono dotate di azionamenti a chopper con motori in corrente continua, una configurazione tipica degli anni '80 ed utilizzata anche sugli ETR 450 e le locomotive E 632-633. Rispetto agli azionamenti in corrente continua elettromeccanici, il chopper elettronico, è in grado di variare con continuità la tensione di alimentazione dei motori, offrendo la possibilità di una migliore regolazione di potenza e velocità. Innovativo per l'epoca, si tratta di un azionamento oggi non più utilizzato, poiché superato dall'adozione degli azionamenti con inverter e motori asincroni trifase. L'azionamento a chopper, infatti, comanda sempre dei motori in corrente continua, che hanno il limite di essere abbastanza complessi e richiedere una accurata e costosa manutenzione.
Le elettomotrici sono dotate di frenatura elettrica reostatica e pneumatica con freni a ceppi. Le rimorchiate, anziché dei freni a ceppi, dispongono di freni a disco, vista l'assenza dell'ingombro dei motori. Ciascuna elettromotrice è dotata di 4 motori, uno per ogni asse, è in grado di erogare 1252 kW e può raggiungere i 140 km/h.
Il primo treno che utilizzo è il Regionale 5345 Brescia - Cremona di Trenord, previsto in partenza alle ore 9:40.
Il treno è una composizione di 4 pezzi, una elettromotrice ALe 582, due rimorchi Le 763 e un rimorchio pilota Le 562. Alcuni pezzi presentano la livrea Trenord, altri quella XMPR, mentre tutto il treno è sporco e ricoperto da diversi graffiti. Salgo a bordo del treno e prendo posto nella unità in testa al convoglio. Il treno restituisce da subito l'impressione di un mezzo obsoleto, in condizioni di ordine e pulizia non ottimali. I vestiboli di accesso sono ampi, ma diverse porte ostacolano i movimenti e l'accesso avviene solo tramite dei gradini. A bordo è presente la climatizzazione, ma i finestrini sono apribili e sbloccati, anche se essendo tutti chiusi permettono al climatizzatore di mantenere una temperatura adeguata. Non sono disponibili prese elettriche, annunci audio o monitor informativi.
Il treno parte in orario alle 9:40, quindi ci dirigiamo inizialmente verso est, per poi percorrere una curva a destra che ci porta a lasciare lo scalo di Brescia e dirigerci verso San Zeno Naviglio. Transitiamo in una zona densamente industrializzata, ricca di infrastrutture viarie ed edifici. Fra le numerose aziende grandi e piccole spiccano quelle siderurgiche, tra le quali l'acciaieria di San Zeno Naviglio, raccordata alla ferrovia a San Zeno-Folzano e che movimenta un discreto numero di carri per trasporti siderurgici e rottami di ferro.
Raggiungiamo in orario San Zeno-Folzano, quindi ripartiamo verso Bagnolo Mella e Manerbio, che raggiungiamo in orario alle 10:00. Lasciamo Manerbio e mano a mano che procediamo verso Cremona l'ambiente urbanizzato che si vedeva nei dintorni di Brescia lascia spazio ad un panorama più rurale, dominato dalle coltivazioni intensive di cereali, mais, soia e da molti allevamenti. Sparse sul territorio numerose aziende agricole. Il treno marcia sempre a velocità inferiori a 100 km/h ed è molto rumoroso. Stiamo viaggiando sulla unità motorizzata e si distinguono chiaramente i rumori provenienti dai chopper di azionamento dei motori, il rumore dei motori stessi e del compressore, nonché molte vibrazioni provenienti dal rodiggio.
Il treno effettua fermata in tutte le stazioni, la frequentazione a bordo è scarsa, così come non sono molti i passeggeri che salgono e scendono nelle varie fermate. Dopo circa 40 minuti di viaggio giungiamo ad Olmeneta, dove le linee Cremona - Brescia e Cremona - Treviglio convergono. Entrambe le linee sono elettrificate, a singolo binario e attrezzate con Blocco Conta Assi e sistema di sicurezza SCMT. La linea verso Treviglio costituisce un itinerario alternativo verso Milano, raggiungibile da Cremona anche via Codogno - Lodi. Lasciamo Olmeneta e giungiamo a Cremona alle 10:38 in orario.
Il viaggio da Brescia a Cremona ha richiesto 57 minuti per una percorrenza di 53 km con fermate a San Zeno - Folzano, Bagnolo Mella, Manerbio, Verolanuova, Robecco - Pontevico e Olmeneta.
La stazione di Cremona si trova lungo la linea Codogno-Mantova e convergono qui le ferrovie da Treviglio, Brescia e Fidenza, facendone un nodo ferroviario abbastanza trafficato, sia per quel che riguarda il traffico passeggeri ma soprattutto quello merci. Numerosi treni merci, specialmente che trasportano materiali siderurgici e granaglie transitano per questa stazione, destinati ai vicini scali merci o industrie raccordate.
Nella stazione di Cremona sono in servizio numerose elettromotrici ALe 582, tutte in servizio sui treni verso Treviglio, Mantova e Brescia. Oggi tutto il gruppo è in dismissione e la zona di Cremona rimane una delle poche in cui questi mezzi sono ancora utilizzati, poiché in questa città ha sede l'impianto Trenord che ne cura la manutenzione.
Queste elettromotrici vengono dismesse soprattutto per la difficoltà nel reperire le componenti di ricambio. Gli azionamenti a chopper sono ormai in disuso e risulta difficile reperire le componenti elettroniche di ricambio in caso di guasto. A questo va da aggiungersi l'obsolescenza generale del mezzo e la costosa manutenzione dei motori in corrente continua, il cui delicato collettore deve essere sottoposto a frequenti lavorazioni. L'impianto Trenord di Cremona è uno degli ultimi ad averle in dotazione e garantirne le manutenzione.
Mentre attendo il treno per raggiungere Piadena, tappa successiva del viaggio, manovrano nello scalo diverse locomotive che vanno ad attestarsi a dei treni merci, nonché transitano, in direzione di Mantova, un treno merci carico di rotoli di acciaio e uno composto da diversi carri tramoggia per il trasporto di granaglie.
Per raggiungere Piadena utilizzo il treno Regionale Cremona - Mantova di Trenord, previsto in partenza alle ore 12:09. Acquisto il biglietto tramite la applicazione "Trenord", quindi salgo a bordo del treno, già pronto al binario 1. Tra Cremona e Mantova sono disponibili treni Regionali che effettuano tutte le fermate e treni Regio Express, che operano sulla tratta Milano - Mantova ed effettuano solamente la fermata intermedia di Piadena. Il servizio è espletato da Trenord.
Il treno si presenta in scarse condizioni di ordine e pulizia, a bordo è disponibile la climatizzazione, resa però inefficace dai finestrini tutti aperti. Non sono disponibili pannelli informativi né annunci audio o prese elettriche per la ricarica di dispositivi mobili. Le frequentazione è scarsa e a bordo del treno sono presenti in tutto circa 50 passeggeri.
Il treno parte in orario alle 12:09 e si dirige verso Mantova, uscendo dalla città di Cremona e sottopassando l'autostrada A 21 Torino - Piacenza - Brescia. Il mezzo è più silenzioso del precedente, poiché questa volta viaggio sul rimorchio pilota, che non è dotato di azionamenti elettronici e motori. Motori ed azionamenti producono invece molto rumore sulla elettromotrice, che questa volta si trova in coda al treno. La ferrovia è a singolo binario, elettrificata, dotata di sistema di distanziamento Blocco Conta Assi e sistema SCMT. Le velocità sono maggiori rispetto alla tratta precedente, poiché questa tratta è più curata per via della presenza di numerosi treni merci.
L'ambiente circostante è tipicamente agreste, con poche costruzioni ed infrastrutture, mentre sono molto diffuse le coltivazioni di foraggio, mais e soia, intervallate da boschetti, pioppeti e piccoli centri abitati. Diffuse anche le strutture per l'allevamento di bovini, che vengono tenuti in paddock coperti da tettoie aperte sui lati. La giornata è soleggiata ma non calda, con una temperatura che alle 12:30 non supera i 25°C.
La tratta tra Cremona e Piadena richiede circa 20 minuti di viaggio, quindi giungiamo in orario a Piadena alle 12:35. Il treno ha effettuato fermata a Villetta Malagnino, Gazzo - Pieve San Giacomo e Torre de' Picenardi.
La stazione di Piadena si trova all'incrocio tra le linee Cremona - Mantova e Brescia - Parma ed è uno snodo ferroviario di discreta importanza locale. Alla stazione è raccordato lo scalo merci della Trasporti Pesanti, industria che movimenta prodotto siderurgici, nonché la stazione è dotata di binari di precedenza e sosta per i treni merci. In stazione è fermo, in attesa di impegnare i binari del raccordo, un treno merci che trasporta rotoli di lamiera, mentre un altro treno merci transita in direzione di Mantova.
I complessi ALe 582 sono mezzi ormai obsoleti e superati, non adatti per fornire un servizio efficiente e confortevole. I mezzi sono privi di alcuni servizi ritenuti oggi indispensabili, come climatizzazione, pannelli informativi e accessi facilitati, nonché mantenuti in uno stato di ordine e pulizia solo al limite della sufficienza. La mancanza di prese elettriche rende impossibile la ricarica dei dispositivi portatili, oggi ormai largamente diffusi ed utilizzati. Lungo la relazione Brescia - Cremona i treni sono lenti e poco prestanti, con conseguenti lunghi tempi di percorrenza. Meglio tra Cremona e Mantova, dove sono disponibili treni veloci per il collegamento dei centri più importanti e treni lenti che effettuano un servizio capillare.
In stazione a Piadena attendo il treno Regionale per Brescia, previsto in partenza alle ore 12:59. Il treno, proveniente da Parma, giunge in orario al binario 1 ed è una composizione di due automotrici ALn 668 serie 1100. La linea Brescia - Parma è una linea a singolo binario in trazione termica, il servizio è di Trenord.
Le automotrici ALn 668 serie 1100 sono mezzi costruiti tra il 1976 e il 1979, dotate cadauna di due motori diesel turbocompressi da 170 kW e cambio meccanico a 5 marce. Fanno parte delle prime automotrici della terza generazione e si distinguono dalle altre per la presenza di due vestiboli con porte piccole anziché dell'unico vestibolo più grande presente sui mezzi di tutte le altre serie.
Il mezzo presenta un ambiente angusto e di difficile accesso, gli scalini per la salita sono ripidi e il vestibolo molto piccolo. L'accesso agli ambienti viaggiatori avviene superando diverse porte, tutte strette e che urtano i passeggeri seduti nelle vicinanze. A bordo è disponibile la climatizzazione, ma il suo effetto è vanificato dai finestrini lasciati aperti, non sono disponibili prese elettriche né annunci audio o pannelli informativi. I sedili sono comodi, ma gli ambienti angusti. Tutto il treno si presenta molto obsoleto e in condizioni precarie di ordine e pulizia.
Il treno parte in orario alle 12:59, quindi si dirige per un tratto verso Cremona, per poi curvare a destra e superare con un passaggio a livello la strada provinciale 343 e sottopassare la ex-statale 10 "Padana Inferiore". Il viaggio prosegue entrando nel Parco Naturale Regionale Oglio Sud, quindi entriamo in Provincia di Mantova e oltrepassiamo il fiume Oglio. L'ambiente non si discosta molto da quello osservato lungo la ferrovia Cremona - Mantova, ma con una maggiore presenza di centri abitati ed edifici, soprattutto adibiti ad usi artigianali e per la piccola industria.
Il treno è molto frequentato, quasi tutti i posti a sedere sono occupati e in tutte le stazioni di fermata c'è un buon interscambio di passeggeri. Il mezzo, oltre ad essere angusto ed obsoleto è anche molto rumoroso e dalla marcia incerta. L' unità ALn 668.1118 sembra avere dei problemi ai motori, soprattutto in fase di partenza dalle stazioni. Il motore sale di giri per i primi metri, ma poi scende di giri e tutta la macchina sembra proceda per inerzia. Il motore riprende poi a funzionare una volta che il mezzo raggiunge una maggiore velocità.
Il treno effettua fermata in tutte le stazioni, in una delle quali incrociamo un treno in direzione opposta, sempre composto da una coppia di automotrici ALn 668. La velocità è sempre bassa, compresa tra i 50 e gli 80 km/h, nonostante la ferrovia possa consentire velocità fino a 120 km/h. Lungo la linea sono presenti diversi passaggi a livello in gestione a privati, che limitano la velocità a 80 km/h, il treno poco prestante e le numerose fermate fanno si che praticamente non si superino mai gli 80 km/h. La ferrovia è a singolo binario non elettrificata, attrezzata con blocco conta assi e Sistema Supporto Condotta (SSC).
Dopo avere fermato ad Asola, superiamo Calvisano e Ghedi, quindi ci inoltriamo in un territorio più urbanizzato, dove la rete infrastrutturale si fa più fitta e le coltivazioni agricole lasciano spazio a molte industrie, alcune delle quali di grosse dimensioni e attrezzate per le lavorazioni siderurgiche pesanti. Il treno viaggia sempre in orario, quindi giungiamo a Brescia alle 14:08.
Il viaggio da Piadena a Brescia ha richiesto un ora e 10 minuti, per una percorrenza di 52 km. Il treno ha fermato a Canneto sull'Oglio, Asola, Redemello Sotto, Redemello Sopra, Visano, Calvisano, Viadana Bresciana, Ghedi, Montirone e San Zeno-Folzano.
La stazione di Brescia è interessata da importanti lavori di riqualificazione e dalla costruzione della nuova linea ad alta velocità Milano - Venezia, che per ora giunge alle porte della città stessa. La stazione è affollata e molto movimentata, sia sul piazzale esterno che sui binari. Molti treni partono ed arrivano, compresi diversi treni merci che transitano sui binari più periferici.
Per rientrare a Torino utilizzo il treno Frecciarossa 9738 Venezia - Torino, previsto in partenza alle 16:09. Il treno giunge in orario al binario 2 ed è un ETR 500. Prendo posto nella vettura 2, posto 7D, livello di servizio Business. Il treno si presenta in ottime condizioni di ordine e pulizia, il climatizzatore mantiene a bordo una temperatura adeguata e la carrozza non è affollata. Sono disponibili prese elettriche ai posti, monitor informativi ed annunci audio relativi alle fermate ed itinerario del treno, connessione wifi e servizio bar.
Il treno riparte in orario dalla stazione di Brescia, quindi si dirige ad ovest verso Antezzate e Ospitaletto, dove le linee tradizionale per Rovato ed alta velocità per Milano si separano. Il Frecciarossa si immette a sinistra sulla interconnessione verso la linea ad alta velocità, che porta a ridosso della autostrada A35 "BreBeMi" e verso la zona di Bargnana, dove si trova l'interconnessione di Brescia Ovest. In questa zona, in futuro, dovrebbe sorgere l'interconnessione di Brescia Ovest, che consentirebbe ai treni di saltare completamente la stazione di Brescia oppure uscire e raggiungere la stessa, per poi rientrare a Brescia Est. Attualmente la linea ferroviaria veloce inizia proprio in questo punto, dove si notano le interconnessioni a salto di montone, che stiamo percorrendo, ed il tronco principale verso Verona, che invece termina nei campi. Ad oggi, i lavori di costruzione della ferrovia ad alta velocità Milano - Venezia, interessano la tratta urbana di Brescia e le zone tra l'uscita est della città e la tratta fino a Verona, mentre non è ancora chiaro se si farà la tratta che permette il bypass della città, fra le interconnessioni di Brescia ovest ed est.
In direzione Milano, invece, la ferrovia è completa ed il treno inizia ad accelerare fino a portarsi ad una velocità di circa 280 km/h, che manteniamo per alcuni chilometri. La ferrovia corre parallela alla autostrada A35 "BreBeMi" ed in questo tratto è alimentata a 25 kV in corrente alternata con segnalamento di tipo ERTMS L2, caratteristiche che consentono velocità massime fino a 300 km/h.
Il treno è silenzioso e stabile, la frequentazione discreta nei livelli Business e Premium, buona in Standard. Ai passeggeri saliti nella stazione di Brescia, il personale addetto alla ristorazione, serve bevande calde e fredde, caffè, snack dolci e salati.
Il treno si porta quindi a Bivio Casirate, dove c'è l'interconnessione con la linea tradizionale e termina l'elettrificazione in corrente alternata. Da qui procediamo sulla linea "Venezia Veloce", che è una ferrovia ad alta velocità di penetrazione urbana, alimentata a 3000V in corrente continua e che ammette velocità massime fino a 220 km/h, ma consente anche la circolazione di treni del servizio regionale e merci. Circa 20 minuti dopo la partenza da Brescia transitiamo nei pressi dello scalo merci di Milano Smistamento, quindi ci immettiamo nel nodo di Milano e raggiungiamo la stazione di Milano Centrale alle 16:47, con due minuti di ritardo.
La sosta a Milano Centrale dura circa 10 minuti, durante i quali viene eseguito anche il cambio di banco. La stazione di Milano Centrale, infatti, è una stazione di testa, è quindi necessaria l'inversione del senso di marcia del treno per proseguire verso Torino. Ripartiamo alle ore 16:55, quindi ci dirigiamo verso Milano Certosa e Rho Fiera, dopo la quale ci immettiamo sulla linea ad alta velocità per Torino. La linea veloce, dopo la stazione di Rho Fiera, piega a sinistra verso l'autostrada A4, si accosta alla stessa e prosegue verso Novara, mentre la ferrovia storica corre più a nord e tocca le stazioni di Rho, Magenta e Trecate. Appena immessi sulla linea ad alta velocità il treno accelera e raggiunge velocità prossime ai 300 km/h, che manteniamo lungo tutta la tratta. Il percorso della ferrovia, similmente a tutte le altre linee ad alta velocità, si accosta ai percorsi autostradali, al fine di ridurre al minimo l'impatto ambientale.
Il treno è un ETR 500, ovvero il primo treno italiano costruito appositamente per l'alta velocità. Si tratta di un treno a composizione bloccata formato da due locomotive E 404 serie 600 e 11 vetture utilizzabili solo con questi treni. Le due locomotive, di norma, sono utilizzate in doppia simmetrica, ovvero tutte e due attive, una in traino alla testa del treno e una in spinta in coda. Durante la marcia su linee a 3000V in corrente continua entrambi i pantografi sono in presa, mentre sulle linee AV alimentate a 25kV solo un pantografo è attivo, mentre l'altra motrice è alimentata tramite una condotta disposta lungo il treno. In alcune situazioni è possibile mantenere una sola locomotiva attiva, con prestazioni del treno ridotte. Ciascuna locomotiva E 404 dispone di 4400 kW di potenza, è alimentabile a 3kVcc o 25 kV c.a. ed è dotata di quattro motori asincroni trifase alimentati da inverter con tiristori GTO. I treni ETR 500 dispongono di una potenza totale di 8800 kW, frenatura elettrica e possono raggiungere i 300 km/h.
Gli ETR 500 sono stati costruiti all'inizio degli anni '90 e nel corso del tempo hanno subito diversi aggiornamenti, sia tecnici che estetici. Le locomotive originarie sono state sostituite con nuovi locomotori politensione, mentre gli allestimenti interni sono stati rivisitati più volte, fino ad ottenere l'allestimento attuale che prevede 11 vetture con livelli di servizio Standard, Premium, Business, Executive e vettura con spazio bar/ristorante.
Il treno è confortevole e spazioso, con interni curati e dai colori gradevoli. La maggior parte dei posti è disposta su moduli vis-a-vis e tranne rare eccezioni, tutti i posti hanno finestrini completi. Nonostante il nome, il treno, non è un vero elettrotreno, infatti le unità di trazione non sono disposte lungo il mezzo ma si trovano in testa e coda al convoglio. Questo peggiora leggermente le prestazioni, ma fa si che le vetture siano più spaziose e silenziose, non avendo a bordo gli apparati di trazione.
La tratta tra Milano e Torino richiede circa 40 minuti di viaggio, quindi verso le 17:30 superiamo il ponte sulla Dora Baltea e pochi minuti dopo siamo a Settimo Torinese, dove termina la linea AV e il treno si immette sul passante ferroviario di Torino. Giungiamo a Torino Porta Susa alle 17:40, con cinque minuti di anticipo. Il treno non effettua servizio passeggeri in partenza da Torino Porta Susa, quindi ripartiamo in anticipo e raggiungiamo la stazione di Torino Porta Nuova, termine corsa del treno, alle ore 17:50.
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Re: Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona

Però secondo me sei stato troppo critico con le Ale582, non sono dei mezzi cosi alla frutta, secondo me i mezzi possono essere ancora validi, dipende molto da come vengono trattati, sicuramente quelli Trenord non ricevono tutte le cure del caso(non sono gli unici gruppi), quelli in servizio per esempio in Toscana, visti e provati dal vero, sono tenuti a livello di decoro interno ed esterno molto meglio per cercare di rendere il viaggio all'utilizzatore migliore possibile, gli anni ormai ci sono, il rumore abbastanza elevato l'ho avvertito anch'io quando le ho presi ma per relazioni locali e brevi dove non c'è la necessita di tutta la tecnologia attuale secondo me vanno ancora più che bene

Massimiliano
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Re: Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona
Sicuramente lo stato in cui sono tenuti i mezzi aiuta molto. Anzi, credo sia proprio quella la cosa vincolante. Anche un mezzo nuovo, ma sporco, con graffiti e vandalizzato non offre un buon servizio, mentre un mezzo vecchio ma ben tenuto, può ancora offrire un valido servizio. I mezzi che ho usato, però, non erano in buono stato di conservazione ed io quello che ho trovato ho descritto. In questo modo, chi legge, può anche fare un confronto con gli altri racconti, dove non mancano invece i casi in cui, anche sulle brevi relazioni locali, ho trovato mezzi in grado di offrire un buon servizio.
Detto questo, ho trovato particolarmente limitante l'assenza di un adeguato impianto di climatizzazione (o meglio c'era, ma mal gestito), l'assenza di monitor informativi e prese elettriche, senza contare che una persona in carrozzella non può salire a bordo. Per sapere dove scendere devi sapere qual'è la stazione prima della tua individuarla dai finestrini per poi scendere, mentre se vuoi usare lo smartphone (magari proprio per sapere dove sei) non puoi perché se è scarico non c'è possibilità di ricaricare. La mancanza del clima non è cosa buona, specie se uno ha un appuntamento e ci arriva tutto sudato. La cosa poi non aiuta nemmeno a limitare gli odori a bordo....ma qui purtroppo è questione di igiene personale dei passeggeri

Giovedì ho usato un treno sul passante di Torino, mentre ero a lavoro. Il mezzo era un Coradia fresco, i pannelli indicavano le fermate, ho caricato lo smartphone e guardato su google maps dove avevo da andare. Il viaggio è durato poco meno di 15 minuti, ma non dovendomi preoccupare di dove scendere ho potuto occuparmi fino all'ultimo di altre cose, il cellulare ha ricevuto un po' di ricarica e sono uscito dal treno fresco e pulito, per poi salire su un bus che pure quello aveva pannelli indicatori e clima ok. In questo caso, lungo il percorso, si sono sommati brevi spostamenti su mezzi idonei ed ho potuto così arrivare a destinazione fresco e riposato. E dire che era poi solo un Coradia, niente di che.
Nel descrivere il viaggio ho voluto dare enfasi alla cosa, in quanto credo che, un conto sia offrire un servizio di trasporto minimale (andare da A a B) e un conto credo sia offrire un servizio appetibile. Un servizio appetibile può anche attirare persone e non solo dare il minimo a coloro che non hanno un altro mezzo per spostarsi.
Diciamo che, prendendo le tue parole, quando dici "vanno più che bene", io direi "vanno", senza il più che bene




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Re: Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona


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Re: Viaggio: Brescia, Piadena e Cremona
Sempre graditissimi questo tipo di 'racconti'!
Grazie Fabrizio
Marione