Carissimi Amici, buonasera, anzi vista l'ora direi buonanotte.
Torno a scrivere sul Forum dopo una bel periodo di assenza ma nonostante questo i lavori sul plastico sono continuati tra alti e bassi.
Ci siamo lasciati che avevo terminato il deposito di piccola capacità dei carbolubrificanti dell'Esercito. Subito dopo ho iniziato a completare con la vegetazione alcuni tratti del plastico che, essendo poco in vista, avevo lasciato indietro per dedicarmi a parti più in vista.
Tra queste parti lasciate indietro c'era una piccola piazzola lungo la tratta Impruneta-Ingurtosu. Un piccolo spazio che avevo "rifinito" agli inizi della costruzione del plastico con l'idea di collocarvi un casello. Poi sviluppando il progetto lo spazio è diventato troppo piccolo per posizionarvi un casello, poco credibile per un piccolo magazzino di materiale ferroviario......insomma non avevo idea di che cosa collocare in quel piccolo spazio non volendo rinunciare al mio principio di realizzare qualcosa che potesse essere il più possibile credibile, compatibilmente con gli immancabili condizionamenti.
Un giorno però, andando in palestra, mi cade l'attenzione su di un traliccio delle telcomunicazioni,ed ecco che nasce l'idea di realizzarlo e metterlo nella piccola piazzola. nasce quindi il progetto. Con il laser misuro l'altezza e stimo la circonferenza del palo e partono i lavori.
Il traliccio è stato completamente autocostruito in tubi e profilati vari di ottone saldati tra loro a stagno a meno di un lampione e le scale di sicurezza di produzione industriale.
Ho iniziato saldando, uno dentro l'altro, due tubi di ottone che hanno costituitro la struttura principale del traliccio. Quindi con del profilato quadro opportunamente tagliato sono state realizzate le strutture dei due terrazzini rinforzati questi ultimi con una piattina di ottone al centro della quale è stato realizzato il foro per l'inserimento, successivamente, nel traliccio. Le ringhiere sono in fotoincisione di produzione commerciale e le griglie dei piani di calpestio dei terrazzini sono provenienti da materiale di recupero di vecchi kit.
Una volta saldati i terrazzini ho investito sulla sommità del traliccio un tubicino in rame sul quale ho successivamente saldato le parabole delle antenne (tappi in rame dei condotti dei condizionatori e copertura in plasticard e semplici parallelepipedi di forex su piastrina di ottone da 0.2 mm e filo di rame da 0.5 mm) ed il led rosso a luce intermittente a simulare la luce anticollisione aerea, ritenuta necessaria vista la posizione in quota del traliccio rispetto alla pianura sottostante. La verniciatura è stata realizzata ad aerografo con un colore metallico zingato e con bande bianco/rosse nella parte superiore per aumentare la visibilità della struttura. L'invecchiamento è stato fatto con lavature e con pennello a secco e polveri colorate.
Il container contenente le apparecchiature di controllo è di origine commerciale. E' stato dettagliato con i l sistema di chiusura su di un lato lungo ed ho posizionato un faretto per illuminare la zona antistante l'accesso al container stesso. Il condizionatore è un kiti commericiale in alpacca assemblato e saldato a stagno. La parabola sul cielo del container per la trasmissione dati relativi al funzionamento delle apparecchiature è di origine commerciale.
Le casse, le cassette e altro materiale ancora da collocare è di origine commerciale è preso da materiale di avanzo di altri kit ed i cartelli di sicurezza presenti provengono dai "cartelli industriali", realizzati dal sottoscritto, e disponibili nell'area "download". La coloratura ad aerografo in grigio chiaro con invecchiamento con lavature, pennello asciutto e polveri colorate.
Ed infine la recinzione. I paletti sono di profilato a T in ottone e la recinzione, della zanzariera metallica, è stata incollata con colla cianoacrilica. Ogni paletto è stato forato verso la sommità per simulare il filo spinato antiintrusione, realizzato, quest'utimo, con un refolo di rame proveniente da una treccia di rame di un filo elettrico. Coloratura ad aerografo in verde e invecchiamenro con lavature acriliche.
Mi sembra di aver detto tutto, rimango comunque a dipsizione per ogni curiosità, e soprattutto per commenti e critiche. Ma ora un poco di foto (speriamo dritte!).
Cordialmente
Gian Luca Littlejohn
Gian Luca "Littlejohn" - Il plastico della Val di LEO -1^parte - Modulo (doppio) TT "Stazione Campeda"- Modulo "Nuraghe OES" TT