 ma a quei viaggi che, credo, ognuno di noi ha sempre sognato di fare e magari programmato fin nei dettagli e che sono poi rimasti nell'immaginario.
 ma a quei viaggi che, credo, ognuno di noi ha sempre sognato di fare e magari programmato fin nei dettagli e che sono poi rimasti nell'immaginario.Nella fattispecie, alla fine del secolo scorso, avevo progettato una "Traversata d'Italia" tutta su linee secondarie che si sarebbe dovuta svolgere più o meno così:
Giorno 1
Partenza da Pré St. Didier alle 7.47 (reg. 4254) con arrivo ad Aosta alle 8.32
" Aosta alle 8.40 (dir 9846) con arrivo a Chivasso alle 9.58 -
qui attenderemo fino alle 11.23 quando il reg.4183 ci condurrà a Casale Monferrato dove arriveremo alle 12.15 - approfittiamo della sosta per mettere qualcosa sotto i denti e
alle 13.30 partiremo in direzione Mortara (reg. 4682) dove giungeremo alle 13.59 da cui alle 15.34 (reg 4663) ci avvieremo verso Pavia dove giungeremo alle 16.13
dopo un oretta di attesa (17.17 dir. 2649) ci avviamo con destinazione Codogno dove giungiamo alle 18.05 per ripartire alle 18.46 (reg. 10615) per Piadena dove arriviamo alle 20.01
Di qui ripartiamo alle 20.18 con il reg. 10631 per terminare la nostra prima giornata di viaggio a Parma alle 20.55
Qui ci prenderemo un meritato riposo in vista della prosecuzione del viaggio .... alla prossima




 prima di prendere il reg.34530 che ci depositerà nella simpatica località di Lioni alle 17.12 .... per oggi il nostro viaggio termina qui
 prima di prendere il reg.34530 che ci depositerà nella simpatica località di Lioni alle 17.12 .... per oggi il nostro viaggio termina qui  
 
   .... la genesi di questo progetto risale a molti anni fa (quando si poteva viaggiare affacciati ai finestrini) e, con l'amico con cui lo ideammo ci ponemmo lo scopo di trovare la più grande varietà di materiale possibile (credo che all'epoca sulle FSE ci fossero ancora le MAN); come dicevo a Giorgio, il fisico di allora ci permetteva di affrontare senza conseguenze anche qualche notte passata in sistemazioni precarie, ammetto che oggi ne risentirei molto di più.
 .... la genesi di questo progetto risale a molti anni fa (quando si poteva viaggiare affacciati ai finestrini) e, con l'amico con cui lo ideammo ci ponemmo lo scopo di trovare la più grande varietà di materiale possibile (credo che all'epoca sulle FSE ci fossero ancora le MAN); come dicevo a Giorgio, il fisico di allora ci permetteva di affrontare senza conseguenze anche qualche notte passata in sistemazioni precarie, ammetto che oggi ne risentirei molto di più. 