Andrea ha scritto:
Quello che davvero colpisce e stupisce è il livello delle rifiniture.
Personalmente NON HO PAROLE!
Ciao.
E' quello che tentavo di far capire quando ho detto che solo la fotoincisione permette di raggiungere un dettaglio molto accurato.
Intanto sto lavorando sulla lastrina 3.
Ho un po' rivoluzionato la concezione, nelle prime due versioni la cassa e il tetto erano formati da più parti separate che venivano unite in fase di montaggio.
Ora formano un pezzo unico.
Immagine:
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Questo dovrebbe creare più problemi con le piegature, ma se all'atto pratico saranno superabili si avrà una maggiore precisione dell'insieme.
Inoltre, essendo la parte critica del montaggio la curvatura del raccordo pareti tetto, sto pensando di non farle più in alpacca, ma in ottone.
In precedenti esperienze ho visto che, se scaldato al punto giusto, si riesce a lavorare meglio.
La difficoltà sta nel trovare l'equilibrio: scaldarlo abbastanza da renderlo malleabile, ma non tanto da "cuocerlo" perché in questo caso, raffreddandosi, non riacquisterà la rigidità di prima.