Tramite il forum Photorail un aggiornamento sulla situazione della Ferrovia in oggetto, su quel forum erano state fatte varie domande su come mai era tutto fermo e se il progetto fosse svanito nel nulla, ecco finalmente le risposte
<font color="black">"Cosa è successo sul Monte dal mio ultimo aggiornamento?
Questi i fatti:
nell’area di deposito di Galavotto che è sito di Azienda di Stato ,dove sono ricoverati i treni estratti dal Montale nel 2011, sono stati trovati anche nelle vicinanze dei treni, così mi è stato riferito, residui di manufatti che si dice in eternit. Premesso che su questi rotabili, (l’elettromotrice AB 01 è priva quasi completamente di tetto pavimento controsoffittature apparato di trazione se non per la presenza dei soli telai che lo contenevano e di tutto l’arredamento interno, stato di fatto che condivide con almeno due delle rimorchiate) non sono stati mai fatti nessun tipo di intervento se non per la loro copertura con teloni che poi nel tempo hanno ceduto, era del tutto evidente che l’area di deposito comunque doveva essere riqualificata e i rotabili messi in sicurezza almeno per preservarli in attesa di decidere cosa farne e questo a prescindere da quanto ritrovato.
L’ area funge da deposito per ogni sorta di materiali anche edili e di attrezzature per la manutenzione. E’ sempre li che sono accatastate le nuove traverse e le rotaie per la costruzione del prolungamento verso la stazione di S.Marino….
In ogni caso a seguito di questo ritrovamento che per altro non attesta che detti materiali siano necessariamente dei treni, anche perché i treni dentro al Montale erano completamente accessibili(nella galleria si è trovato di tutto dai flaconi di farmaci a forchette vasellame e rifiuti)l’area è stata circoscritta ed eseguite immediatamente le verifiche atte ad accertare una possibile contaminazione ambientale. Queste verifiche hanno dato come riportato anche sui mezzi di informazione, esito del tutto negativo escludendo la dispersione di fibre sotto ogni aspetto. Punto e linea!
Ora si procederà alla bonifica e alla riqualificazione dell’area. La cosa di per se ha avuto almeno due aspetti positivi. Il primo che appunto si procederà alla pulizia dei rotabili rimuovendo vetri rotti, segatura di quello che era il rivestimento ligneo dei treni , terriccio e tanta, tanta ruggine oltre che rottami ferrosi inutilizzabili. Questo permetterà anche di realizzare una nuova e più duratura, ci auguriamo, copertura per proteggere i treni.
L’altro aspetto positivo E’ l’intervento della Commissione dei Beni Storici della Repubblica che ha avviato l’iter burocratico per la loro tutela. Questo è di fondamentale importanza anche per la stessa AB03 perché eviterà nel futuro la loro demolizione e anche la cessione a terzi. I rotabili così come avviene per quelli in Italia della Fondazione faranno parte del patrimonio storico del Titano.
Per quanto riguarda l’AB 03 questa che si trovava in condizioni ancora peggiori rispetto alla AB 01, cosa documentatissima da decine e decine di foto presenti in rete le quali dimostrano chiaramente che del rotabile era sopravvissuto solo il nudo telaio di ferro e due telai di ferro sempre di ciò che erano gli apparati di trazione, ricordo che in ogni caso, la stessa è stata ricostruita a Roma dalla MF costruzioni ferroviarie la quale azienda si è sicuramente attenuta alla normativa vigente e quindi eseguendo le bonifiche necessarie se nel caso, rimontando per altro il nuovo equipaggiamento di trazione sempre seguendo quanto previsto dalle normative per queste problematiche.
In ogni caso quanto accaduto a Galavotto ha comportato un doveroso e giusto controllo anche all’interno del Montale e della AB 03. Io per quanto mi è accaduto non ho potuto assistere di persona ma chi di dovere mi dice che questo è stato superato a pieni voti( ovviamente dico io) e questo fatto fa ulteriormente gioco perché nella fiducia che tutti noi riponiamo nel vedere il treno ancora circolare a S,Marino agevola e semplifica le procedure di rimessa in servizio anche se per scopi culturali o museali. Equivale ad un ‘ispezione Ufficiale fatta da organi statali, a prescindere dalla stessa certificazione della ditta che nel 2012 effettuò la ricostruzione.
Infine, semplicemente una constatazione di cose note e verificabili pure in rete...
Il Montale è stato accessibile per un lungo tempo prima dell’estrazione dei rotabili a chiunque. Basta vedere su youtube i filmini che vi sono scaricati e che raccontano di visite e persone che vi accedevano per i più disparati motivi. Sui treni nel corso di un tempo enorme è salito e sceso il mondo intero non solo per curiosità ma anche nei tempi passati, devastando e asportando di tutto .
Il resto lo ha fatto l’altissima umidità, gli stillicidi di acqua dalla volta che hanno pulito e lavato ogni oggetto per decenni!
Quanto alla presenza o meno di amianto , noi non abbiamo ancora trovato nessun documento originale che ci relaziona su come fossero stati realizzati gli isolamenti al calore e il tipo di materiale utilizzato.
Possiamo ,pertanto solo presumere che questo in origine fosse presente in forma compatta, Impastato o incapsulato con altro materiale di oggetti, però, facilmente asportabili che negli anni sono stati totalmente depredati come per esempio i contattori o l’interruttore principale, interruttori e scaldiglie.
Difficile che fosse presente negli ambienti viaggiatori Intanto perché questi erano concepiti spartani e perché in quegli anni su mezzi costruiti per le ferrovie secondarie, si utilizzavano di solito lastre di sughero ma soprattutto perché da decenni e decenni tutti gli interni delle elettromotrici non sono più esistenti e perché questi sono stati esposti all’azione dell’acqua.
In ogni caso, in galleria sono stati aperti cantieri già prima dell’estrazione dei rotabili e quindi all’atto della loro apertura chi di dovere perché organo o emanazione di Stato, ha certamente effettuato una valutazione dei rischi ambientali anche sotto questo aspetto.
Ricordo, infine, che per ben due volte , è stata risanata tutta la sede della galleria. Recentemente con totale asportazione di binario e vecchia massicciata fino alla piattaforma stradale.
Attualmente i problemi per far partire il Museo sono ben altri!!!
Intanto c’è un problema di indirizzo o se volete di volontà politica che dipende totalmente dalla Segreteria al Territorio fin dall’inizio responsabile di questo progetto, nato nel 2012 con la precedente compagine governativa e portato avanti, superando sempre, le inevitabili difficoltà che si sono presentate.
E’ il nuovo Segretario, Segretario anche al Turismo a dover dare l’input secondo quanto era già stato programmato. Questo è un fatto puramente politico di indirizzo.
Ricordo che tutte le criticità tecniche, normative e formali sono state ampiamente superate. Recentemente, prima dell’estate col nuovo Segretario(anche in questo caso non fui presente) si è tenuta una riunione che aveva lasciato ben sperare per l’avvio di questa procedura . Siamo ancora in fiduciosa attesa. Ovviamente bisogna dire che lo Stato è impegnato in un grande sforzo di riorganizzazione economica e sociale del Paese e certo il treno non è una priorità.
L’altro problema è di carattere organizzativo e riguarda il reparto di falegnameria dell’Azienda di Stato che in questi anni ha svolto i lavori ma anche i montaggi principali. Il pensionamento di molti addetti e il mancato reintegro ha ridotto fortemente il personale .Ricordo che questo reparto provvede alle manutenzioni in tutta la Repubblica nei siti di Stato. Al momento personale da destinare al treno per montare le poltrone di terza classe o le pedane sul tetto( tutti componenti già fatti da tempo) non c'è.
Per il completamento di questi particolari o si aspetta o si deve commissionare i montaggi a ditte esterne. Anche per questo ci vuole una volontà politica…
Esiste anche un altro problema collaterale che riguarda la persona istruita per la condotta del rotabile Persona assolutamente competente, appassionata ed affidabile che però al momento e almeno fino a dicembre ,per ragioni personali è in aspettativa. Anche per questo l’elettromotrice è rimasta in galleria questa estate. L’unica cosa positiva è il mantenimento dell’area di cantiere nel Montale. Se il cantiere smobilita è un grosso guaio perché le procedure per poterlo nuovamente insediare sono lunghe e complesse per non parlare del riallaccio di tutte le utenze elettriche.
Per finire.
Nel corso di questi anni tutti noi che a vario titolo abbiamo portato avanti questo sogno, sogno reso possibile da una ben precisa, all’epoca volontà politica, abbiamo con passione, amore tenacia, competenza e intelligenza ,raggiunto il nostro obiettivo. La AB03, il carro F22 e ottocento metri di ferrovia sono stati completamente e totalmente ricostruiti. Questo è un fatto reale non una speculazione letteraria.
La AB 03 funziona benissimo è un mezzo unico al mondo, vanta una ricostruzione rispetto all’originale pressoché perfetta da lustro e visibilità a S.Marino.
Ora chi di dovere faccia la sua parte. Il museo è importante perché oltre che destinato a sicuro successo è propedeutico alla riattivazione di un collegamento con la Riviera che solo su ferro può essere !
Le monorotaie lasciamole dove sono… Noi abbiamo consegnato marciante l’AB03 Chi vorrà continuare mettendoci la faccia, come noi abbiamo fatto, ha qualcosa di concreto su cui lavorare se poi ne vuole nuovamente la sua distruzione per motivi tutti suoi che il buon senso non condivide sempre la faccia e il nome e cognome dovrà metterci e questo, poi, verrà consegnato alla storia."</font id="black">
<font color="blue">Fonte Photorail</font id="blue">
Massimiliano