Ed ora alcune premesse descrittive dell'ideazione
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Struttura</center>
<center>1) Forma sagomata del piano di appoggio </center>
Come anticipato, a seguito di ristrutturazione, lo spazio in precedenza dedicato ad un plastico ferroviario (384 x 122 cm), fra l’altro ancora in fase di ultimazione paesaggistica, è stato del tutto modificato.
E’ stata progettata, in fase di ristrutturazione, appunto, una cabina armadio polivalente in grado di assolvere il compito di ripostiglio e deposito per materiali di costruzione o rotabili e di piano di appoggio espositivo illuminato dall’alto per un plastico che, quanto a dimensione, si avvicini ad un diorama, ma che consenta comunque la circolazione continua di convogli (sistema analogico).
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Date le misure della suddetta cabina armadio, il plastico assume forma ad L (320 x 127 cm) con una componente destra (rispetto all’osservatore) di 127 x 125 cm ed una sinistra di 82 x 200 cm, con l’aggiunta di una estensione tonda che amplia a 94 o 96 cm la superficie disponibile nel punto di volta del tracciato.
<center>Lato manovratore, sul versante interno della cabina armadio
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<center>Lato osservatore
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<center>2) Il Tracciato: due linee</center>
Due sono le linee che s’intersecano: una principale, con raggi non inferiori a 45 cm, al fine di consentire la circolazione di convogli con esigenze secondo scheda tecnica di raggi di tale ampiezza, (per esempio Settebello Acme), una secondaria di montagna, con raggi fino ad R1, dedicata ad automotrici o convogli che vi si adattino. La linea secondaria ha in comune con la principale due tratti; Sia la linea principale che la secondaria hanno tratti con polarità e direzione di marcia costanti e tratti con inversione di polarità e di marcia, comandati dai convogli stessi tramite contatti e relais.
Dal plastico precedente, oltre ai binari, si dovranno riutilizzare componenti paesaggistiche già completate, ad esempio l’area del castello Falkenstein, collocata a sinistra rispetto alla posizione osservatore.
Segue ora un riassunto delle caratteristiche principali prevedibili del plastico:
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3) Requisiti costruttivi</center>
§ scala H0, epoca III/IV
§ dimensioni obbligate non superiori a 125 cm x 127 cm + 200 cm x 82 cm con estensione raggio di curvatura a 45 cm, come da disegno
§ parti maggiori (125 cm x 127 cm e 200 cm x 82 cm), se possibile, tra loro staccabili per trasferimenti o trasporti con connessioni elettriche a spinotti o soluzioni multiple analoghe. Forme arrotondate nella parte posteriore del piano di appoggio come da rendering di wintrack.
§ arredo paesaggistico pensato ad isole smontabili con semplici incastri o poche viti per facile finizione su tavolo di lavoro separato, esecuzione di controlli tecnici, recupero mezzi in caso di deragliamenti, sostituzioni di ambientazione, ecc.
§ Accessibilità alle parti elettriche sufficientemente agevole con l’accorgimento precedente, sempre dal di sopra o dal lato lungo del plastico, mai dal di sotto, perché esso sormonta un mobile pieno che funge da appoggio (base della libreria, deposito dei materiali)
§ Tracciato: sulla linea principale, stazione passante a due binari, il più possibile rettilinei nel tratto di fermata, posta diagonalmente rispetto al rettangolo ideale del plastico, edificio viaggiatori dal lato dell’osservatore in sala, anelli di ritorno posti su piani sottostanti (e sovrapposti tra loro) con dislivelli superati a mezzo di elicoidali. Sulla linea secondaria una stazione di ridotte dimensioni è collocata sul versante posteriore rispetto all’osservatore.
§ Gestione analogica con inversione di polarità ai cappi di ritorno, comandata tramite contatti (Fleischmann) dai convogli, cosa che avevo già realizzato nel precedente plastico, senza inconvenienti.
§ Fermate alla/alle Stazione/i o punti di attesa per precedenza, comandate dai convogli stessi che si avviano l’un l’altro (contatti Fleishmann, già utilizzati nel precedente).
§ Linea aerea: non rappresentata nei rendering provvisori, dovrebbe essere presente sia su LP sia su LS od almeno su LP.
§ Un eventuale scambio S-09 (in coppia con S-10 al livello medio) potrebbe creare una deviazione disponibile per varianti.
<center>4) Elementi paesaggistici ed ambientazione
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Paesaggio: ambientazione con stazione al confine tra Italia e Paese estero in località termale non reale, ma di fantasia, montana e di villeggiatura, es. Italia/Svizzera o Austria, con due rilievi montuosi dominanti alle estremità opposte: sull’estremità sinistra del modulo 82 cm x 200 cm riutilizzerei il castello Kibri Falkenstein e le aree circostanti (stazioncina Vollmer) già rifinite, (ritagliando proprio tutta l’area preformata in plastica dell’originario Fertiggelände Kibri), con lo scopo di ricordare il precedente plastico e farlo rivivere nel nuovo. Collocazione di edifici a formare un abbozzo cittadino (posseggo una quantità cospicua di edifici Faller, Vollmer, Kibri di varie epoche, in scatola originale) che si apra all’osservatore dal lato sala, ai piedi del monte, intorno alla stazione, con qualche concessione all’abuso edilizio: ho costruito un piccolo hotel tipo grattacielo Faller 905 degli anni 60, modificandolo a forma triangolare, piuttosto originale.
§ Non dovrebbe mancare una chiesetta (avrei, ad esempio, una Vollmer gotica scala N da porre in alto fra i rilievi, tipo santuarietto sul lato destro guardando);
§ Sul secondo rilievo realizzerei anche un lago con diga (tipo Faller, per esempio, ma piuttosto piccola; ne ho costruita una in legno per il precedente plastico); Il bacino inferiore, rivolto verso il lato posteriore del plastico, sarebbe scenograficamente attraversato da due ponti ferroviari sovrapposti (riutilizzo di due ponti, uno metallico, uno ad arcate) che si incrociano l’uno all’altro ad X. Edifici industriali in mattoni, ciminiera, gasometro, Vollmer, Kibri sono disponibili e già montati o da montare, nel caso servissero.
§ Una seggiovia od una ovovia Brawa, sono entrambe disponibili per l’area montuosa 125 x 127.
§ Sul lato lungo posteriore del plastico vorrei poi aggiungere, se tecnicamente sarà possibile, una tavola mobile (non raffigurata nei rendering, per ora) per la creazione, come nel vecchio plastico, di una scenografia di campo volo (ho costruito qualche aereo civile 1/100 che potrebbe ancora adattarsi dimensionalmente e creare una scena di imbarco / sbarco passeggeri originale). Tale piano potrebbe anche dare luogo a scenografie intercambiabili, per esempio di ambientazione industriale di inizio secolo scorso.
§ Qualora, infine, venisse ipotizzato un fondale, questo potrebbe solo essere a discesa, come uno schermo da proiezione, appena al davanti del mobile ripostiglio rappresentato nelle immagini.