Ho voluto creare, per questa che chiamerò elaborazione, un basamento che riproduce un piazzale cementato.
I binari entrano in rimessa ed escono dalla parte opposta, terminando contro dei respingenti di fine binario. Al termine dell'elaborazione il tutto sarà posizionato sul mio plastico.
Proprio per questo motivo, ho pensato a diverse cose:
- l'illuminazione e
- la trasportabilità del fabbricato.
La prima per aumentare il realismo, la seconda per preservare il manufatto nel momento in cui il plastico viene rimosso e accantonato.
Il piano di posa è in compensato di legno da 8 mm. Ho pensato a come i binari avrebbero dovuto essere fissati sul piano e ho escluso da subito la semplice posa con le traversine a vista.
Ho immaginato a come potevo realizzare questo piazzale ed ho escluso subito il fissaggio a rilievo, anche perché avrebbe alzato il piano di rotolamento creando una pendenza poco credibile.
Ho riscontrato un caso reale in cui i binari erano completamente avvolti dal cemento nonostante le traversine esistevano, probabilmente inglobate nel getto. Così ho proseguito per questa strada.
Perchè non fissare i soli binari al piano di posa entro una sede creata appositamente? Le traversine però sarebbero da eliminare completamente, quindi i binari sarebbero da posare uno per uno e avrei dovuto misurare bene la distanza tra di essi rischiando di sbagliare misura. L'idea è stata quella di eliminare la maggiorparte delle traversine di un binario dritto flessibile, lasciandone solo il minimo indispensabile affinchè le rotaie possano mantenere la corretta distanza tra di loro.
Come creare l'avvallamento? Mi è venuta in aiuto la fresatrice che ho tra gli attrezzi, con un attrezzo a lama verticale e sottile, ma che lavora anche sul piano orizzontale.
Precedentemente la fresatura ho centrato le misure sul piano e tirato delle righe a mo' di dima per effettuare la fresatura di circa 2 mm di profondità che serve alla posa.
Quanto segue è stato il primo intervento:
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(primo binario)
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(preparazione secondo binario)
Per alloggiare le traversine-guida ho realizzato degli appositi scassi: ne contengono solo due alla volta.
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(preparazione binario flessibile)
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(posa primo binario)
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(due binari posati)
Prova di installazione del fabbricato. qui si possono già notare all'interno, quattro legnetti tronchi, incollati agli angoli del fabbricato, ma non con la colla verso le pareti ma verso il pavimento. Gli spezzoni di legno creano una sede obbligata per il manufatto, che può così essere sollevato in qualsiasi momento, senza perdere il corretto posizionamento una volta che deve tornare in sede.
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Successivamente l'incollaggio dei binari, mi sono preoccupato della preparazione della base alla verniciatura. Ho sciolto, a parte, un po di stucco murario e da legno, a punto tale da poter essere posato a pennello. Non importa quanto fino può risultare la posa: una buona carteggiata si può sempre dare per spianare ogni possibile difetto.
Ho provato anche la resa e la proporzione rispetto ai modelli:
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Mi sono dunque occupato dell'illuminazione e qui ho voluto realizzare qualcosa di semplice. Solo due poli sono necessari per il funzionamento delle luci, per cui perchè non sfruttare due dei tronchetti che fanno da guida per il posizionamento del manufatto? Subito mi è venuto in mente il rotolo di carta stagnola da cucina, buon conduttore.
Ho quindi fatto, in ognuno dei due tronchetti necessari, un foro per il passaggio del filo che porta corrente, quindi ho incollato al legnetto un triplo strato di carta stagnola, in modo che il filo possa agevolmente fare contatto.
Sul manufatto della rimessa, in corrispondenza del contatto tra i tronchetti di guida per la posa, ho lasciato appositamente un millimetro abbondante di agio, perchè ho previsto di creare due bandelle di riscontro del contatto elettrico, fatte con un pezzo di PVC piegato su se stesso (in modo che faccia da molla): su uno dei due lati ho incollato un altro triplo strato di carta stagnola e con annesso filo di contatto da portare all'illuminazione.
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(Preparazione dei contatti)
Ecco il dunque: l'illuminazione. Ho voluto utilizzare degli spezzoni di striscia di led a barre del tipo già pronto che si usa per l'illuminazione delle carrozze. Questi spezzoni sono risultati sfrido da precedenti installazioni. Montano LED Smd e sono già dotati di resistenza per il funzionamento fino ai 16V, per cui tornano davvero comodi.
Tre di questi spezzoni sono stati impiegati per dar illuminazione dal tetto verso il basso, all'interno del manufatto della rimessa.
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Nelle foto, si vede cerchiata in rosso la bandella di contatto incollata sulla parete della rimessa, mentre in blu è evidenziato uno dei 3 led utilizzati per l'illuminazione.
Per portare la corrente ho pensato di usare un po di filo ceramizzato che avevo da parte dato che, grazie al suo esiguo spessore, è risultato facilmente mitigabile all'interno del fabbricato. Oltremodo è facilmente incollabile e verniciabile.
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La parte terminale della elaborazione: la verniciatura. Ho dapprima spennellato la base con un grigio medio, in acrilico.
A vernice asciutta ho leggermente carteggiato per creare un effetto invecchiamento.
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Ho successivamente passato l'intorno dei binari con colore Ruggine della Puravest, con la tecnica del pennello secco.
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Il tocco finale: la strisciata di olio colato dai motori delle Diesel che possono aver o avere avuto ricovero all'interno del fabbricato.
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L'insieme:
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Probabilmente raffinerò l'edificio con un po di lavaggi e dry-brush. I muri sono un pò troppo lindi

Completerò l'illuminazione esterna con un lampioncino a braccio, di tipo con fissaggio a muro, per ogni facciata di testa. Lampione che ho già acquistato in kit fotoincisione e devo solo decidere di assemblare.
Il tutto sarà inserito nell'ambito del plastico "Val di Mezzo" , tutt'ora in corso di costruzione.
Critiche e consigli liberi