E.626 in scala 1:120
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E.626 in scala 1:120
è la prima volta che autocostruisco integralmente con questo metodo.
Per ora mi dedico allo studio dei disegni, vi terrò informati sugli sviluppi.
Marco
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- Edgardo_Rosatti
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Re: E.626 in scala 1:120
rispondo a te ma anche a Giuseppe perchè volevo dirvi che sono
veramente stato rapito da questa tecnica della fotoincisione
Ho realizzato parecchi kit di montaggio con discreti risultati in tutte le più
classiche scale (dalla N alla 0).
Poi ho pensato di farmele da me, come credo succeda in quesi casi.
Ed i problemi sono cominciati ad emergere.
Per i disegni me la cavo abbastanza bene, io uso corel draw che ho imparato ad usare con un po' di fatica, è vettoriale con strumenti molto pratici.
E' ovvio che ogniuno poi sceglie un programma di disegno anche in base alle sue capacità ed esperienze.
Detto questo, volevo sapere se per l'operazione di tranciatura chimica vi rivolgete a qualche ditta specializzata o se fate tutto da voi.
Perchè io sto provando a farla da me con pessimi risultati che credo miglioreranno col tempo, in quanto ho tutto il materiale per provarci:
bromografo, fotoresist e acidi vari per lo svilupppo del master e la corrosione.
Allego il disegno di una marmotta (segnale basso) in H0 molto semplice per una eventuale valutazione. farla in TT diventa un po' più piccola ma secondo me si può fare. Per ora è solo un'idea che va approfondita.
Ho anche la parte elettrica funzionante con microled smd ma sempre in H0.
Ciao
Edgardo
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Re: E.626 in scala 1:120
anche io sono reduce da vari esperimenti con risutati che non mi hanno soddisfatto molto.
Ho innanzi tutto sperimentato la tecnica P'n'P e sono riuscito a fare una fotoincisione passante, però è un metodo poco accurato e terribilmente laborioso. In seguito ho costruito anche io un bromografo da un vecchio scanner... stendiamo un velo pietoso sui risultati!
Giuseppe mi ha parlato di più ditte e mi ha mandato l'indirizzo di quella che gli ha fatto la sua e.424. La ditta LASERTECH di Cernusco sul Naviglio.
Ora voglio vedere di fare i disegni adeguatamente.
Magari ti chiedo un po' di dritte.
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Marco ha scritto:
...mi ha mandato l'indirizzo di quella che gli ha fatto la sua e.424. La ditta LASERTECH di Cernusco sul Naviglio.
Segrate (dove abito) è a due passi da Cernusco Sul Naviglio.
Se serve... son qui!
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Re: E.626 in scala 1:120
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Re: E.626 in scala 1:120
Anche Edgardo è vicino, ma io lo "batto" di qualche chilometro!
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Re: E.626 in scala 1:120
Andrea ha scritto:
A breve arriveranno Massimo ed Edgardo.
Anche Edgardo è vicino, ma io lo "batto" di qualche chilometro!
Salutameli tanto, io sono un po' fuori zona!
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Poi c'è intenet che ha cambiato il mondo e ci rende tutti più vicini...
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Re: E.626 in scala 1:120
Andrea ha scritto:
No probelm, prima o poi ci sarà occasione per vedersi tutti quanti.
Poi c'è intenet che ha cambiato il mondo e ci rende tutti più vicini...
Esatto!
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Re: E.626 in scala 1:120
Non conosco nessuno che sia riuscito a fare cose estremamente sottili con sistemi artigianali. Però... mai dire mai.
C'é una ditta che, a mio parere, lavora ancora meglio della Lasertech, é la Chhemical Mchining di San Donato Milanese, ma impone minimi che per fare prove sono alti. In seguito si potrebbe vedere.
Interessante la marmotta, ho un amico che voleva farla in N.
Ciao
Giuseppe
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Re: E.626 in scala 1:120
Se serve...
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Re: E.626 in scala 1:120
innazitutto grazie a tutti per le info sulle ditte specializzate in tranciatura chimica.
Sono di Muggiò e quindi in zona...
Vi descrivo un po' la mia esperienza:
Ho realizzato il prototipo in ottone della marmotta H0 utilizzando una lastrina da 0,25 millimetri ricavata da un rotolo. Quindi già qui ho avuto difficoltà perchè la lastrina ricavata non è prprio piatta. Inoltre il mio bromografo, essendo artigianale, non ha piani di riscontro e devo utilizzare una lastra di vetro su cui appoggio prima il master poi la lastrina e infine un peso che mantenga gli elementi a contatto.
Lo sviluppo in soda e acqua è venuto discretamente bene e sono passato alla tranciatura chimica vera e propria. A proposito, il fotoresist spray l'ho trovato da RS Component di Vimodrone a circa 20 euro.
Dopo lo sviluppo ho scoperto che non è come fare un semplice circuito stampato per elettronica. La lastrina va messa nell'acido in verticale e per ottimizzare la corrosione si deve utilizzare una pompetta ad aria (tipo quelle per acquari) ed un riscaldatore (sempre tipo quelli per acquari) per permettere all'acido di muovesi ed agire più rapidamente.
Il risultato (per ora senza pompetta e riscaldatore) è che ci ho messo circa 3 ore per corrodere la lastrina.
Nonostante tutto sto tribolare è venuta quasi bene per poi accorgermi che avevo disegnato i master al contrario cioè a specchio.
Devo dire che alcune piccole parti si sono staccate letteralmente dalla lastrina, sicuramente per il troppo tempo di permanenza del cloruro ferrico.
Ho deciso comunque di tentare l'assemblaggio della marmotta con risultati non perfetti, ma migliorabili.
Ora mi procurerò pompetta, riscaldatore e nuove lastrine per ripetere l'avventura.
Se poi non avrò buoni risultati rimangono le ditte specializzate in tranciatura chimica.
Appena posso vi aggiorno.
Ciao
Edgardo
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Re: E.626 in scala 1:120
Ciao e grazie.
Edgardo
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Re: E.626 in scala 1:120
Edgardo Rosatti ha scritto:
Volevo chiedere a Marco cosa intendi per P'n'P;
Qui trovi tutto, ci sono le dritte giuste ed un paio di link:
http://www.scalatt.it/E%20554%20in%20scala%20TT.htm
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Re: E.626 in scala 1:120
Edgardo Rosatti ha scritto:
Volevo chiedere a Marco cosa intendi per P'n'P?
Ciao e grazie.
Edgardo
Ciao Edgardo, vedo che Andrea ti ha già risposto, voglio solo aggiungere che a parole sembra facile... in pratica ti confesso che è laboriosissimo (lamina perfettamente piana, stampante calibrata a dovere, ferro da stiro al calore giusto, rimozione adeguata della pellicola...).
Per il biellismo della e554 sono riuscito a cavarmela abbastanza bene mentre con i trolley ho fatto il classico buco nell'acqua e sono ricorso ad altri metodi. Ha ragione Giuseppe, la lastrina bisogna farsela fare.
A Giuseppe volevo chiedere se ci sono dei formati standard e quali ha usato per il progetto: A3 o A4?
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Solo ora metto il disegno del gancio realistico che ho usato per la E.424 ma che va bene per tutto.
La parte fuxia é in mezza incisione
Se ti serve te lo mando in vettoriale al tuo indirizzo.
Ciao
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Re: E.626 in scala 1:120
Sebbene oggi mi sia dedicato ai fornelli (lasagne al pesto, buridda di stoccafisso e zuppa di pesce), ho trovato il tempo di assemblare un primo prototipo della e626.
Ho fatto una stampa del disegno su cartoncino e ho costruito il tutto con del comune Vinavil.
Eccovi una foto di come è venuto il tutto, come inizio non mi sembra malaccio.
Alle prossime
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Giuseppe Risso ha scritto:
... metto il disegno del gancio realistico che ho usato per la E.424 ma che va bene per tutto.
Se ti serve te lo mando in vettoriale al tuo indirizzo.
Grazie 1000! Se puoi mandamelo anche in vettoriale che mi sarà utilissimo!
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Marco ha scritto:
Edgardo Rosatti ha scritto:
Volevo chiedere a Marco cosa intendi per P'n'P?
Ciao e grazie.
Edgardo
Ciao Edgardo, vedo che Andrea ti ha già risposto, voglio solo aggiungere che a parole sembra facile... in pratica ti confesso che è laboriosissimo (lamina perfettamente piana, stampante calibrata a dovere, ferro da stiro al calore giusto, rimozione adeguata della pellicola...).
Per il biellismo della e554 sono riuscito a cavarmela abbastanza bene mentre con i trolley ho fatto il classico buco nell'acqua e sono ricorso ad altri metodi. Ha ragione Giuseppe, la lastrina bisogna farsela fare.
A Giuseppe volevo chiedere se ci sono dei formati standard e quali ha usato per il progetto: A3 o A4?
Marco
Ciao Marco,
la cosa mi ha molto incuriosito; come funziona l'uso della pellicola che citi?
Ciao
Edgardo
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Re: E.626 in scala 1:120
Edgardo Rosatti ha scritto:
come funziona l'uso della pellicola che citi?
Ciao Edgardo,
il processo Press and Peel (da cui P'n'P) è un metodo per poter disegnare su di una lastrina senza l'utilizzo del bromografo, bensi utilizzando un particolare foglio di acetato su cui vi è uno strato isolante blu.
Si stampa l'immagine con una stampante laser sull'emulsione blu, in seguito la si fa aderire su di una lastrina di metallo e si trasferisce l'immagine passando un ferro da stiro ben caldo.
Si trasfreisce l'immagine, quindi si procede a erosione chimica perchè questa emulsione è isolante.
A questa pagina c'è di più:
http://www.trenodoc.it/index.php?option ... cle&id=166:
Marco
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Re: E.626 in scala 1:120
Per la E.424 ho fatto una lastrina cm. 23x38.
Ciao
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Re: E.626 in scala 1:120
le premesse ci sono tutte per un ottimo lavoro!
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Re: E.626 in scala 1:120
questa mattina sono andato avanti con la progettazione e mi sono posto un quesito: la rivettatura dei coprigiunti è tanta, ma piccolissima, se la inserisco ho paura che venga un modello "foruncoloso".
Io sarei per farla, ma ho visto che è accettabile solo dalla H0 in su, voi cosa ne dite?
Marco
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- giuseppe_risso
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Re: E.626 in scala 1:120
Si fa anche nei modelli in N e sicuramente risulta meno pesante nella TT.
Magari, dove ci sono 2 file di chiodi basta farne una, ma la farei sicuramente.
In N le orecchie che si vedono nel dettaglio che hai messo si devono fare cieche, in TT si possono fare aperte ed é tutta un'altra cosa.
Se la TT non si distingue per ricchezza di dettagli dalla N perde molto del suo fascino.
Così la penso io.
Ciao
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Re: E.626 in scala 1:120
Giuseppe Risso ha scritto:
La chiodatura é caratterizzante di questi modelli, a mio avviso, senza chiodatura perdono molto.
Ciao Giuseppe, questo è quello che penso anche io, specie dopo aver visto il modello di Malinverno, forse la soluzione è quella di mettere una sola fila di chiodi dove ce ne sono due. Il limite nasce dal diametro minimo imposto dal metodo di incisione (diametro 0,3mm. per un pari spessore di lamina).
Per le orecchie avevo fatto tesoro di quello che mi avevi detto quella volta nel tuo negozio, prevedo di farle aperte.
Grazie davvero.
Marco