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Viaggio: da Trento a Padova

Recensioni di viaggi in treno, esperienze relative ai treni, libri ed articoli tecnici riguardanti il mondo delle ferrovie reali.

Moderatore: Fabrizio

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Fabrizio
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Viaggio: da Trento a Padova

#1 Messaggio da Fabrizio »

Il giorno 26 Marzo 2022 faccio un viaggio da Trento a Padova, con lo scopo di percorrere la ferrovia della Valsugana da Trento a Bassano del Grappa.

Parto da Bologna alle 9:16 con il treno Frecciargento Roma-Bolzano, un ETR 600 che giunge in orario a Bologna e si presenta in buone condizioni di ordine e pulizia. A bordo del treno i segni del tempo si notano, con molte prese elettriche rotte, rivestimenti dei sedili non sempre in ottime condizione e uno stato generale degli interni che presenta alcuni degradi. I treni, entrati in servizio nel 2009, hanno ormai qualche anno sulle spalle e un intervento di riqualificazione sarebbe auspicabile. Percorriamo la linea Bologna-Verona senza effettuare fermate, quindi giungiamo a Verona e ripartiamo per Trento. Nella tratta tra Verona e Trento la ferrovia è caratterizzata da alcune curve percorribili a discreta velocità e il treno, che è dotato di assetto variabile, affronta il percorso a velocità superiori rispetto ai treni normali garantendo dei buoni livelli di confort. Giungiamo in orario a Trento alle 11:15.

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Da Trento, per percorrere la linea della Valsugana, utilizzo il treno Regionale per Bassano del Grappa, previsto in partenza alle 12:05. Il mezzo è un Alstom Minuetto MD di Trentino Trasporti, mentre il servizio è svolto da Trenitalia. Partiamo in orario alle 12:05, lasciamo Trento e incominciamo la salita verso Pergine Valsugana e Levico, su una linea molto tortuosa e che attraversa strette valli. Lasciata la stazione di Pergine Valsugana l'ambiente è più aperto ed il paesaggio è tipico montano. La frequentazione a bordo è molto intensa, il servizio è utilizzato da molti studenti che rientrano a casa dopo la scuola. Procediamo verso Borgo Valsugana e Primolano, quindi percorriamo il Canale di Brenta e ci dirigiamo verso Bassano del Grappa. Durante la marcia il treno è rumoroso e la linea tortuosa non permette elevate velocita, ma il mezzo sale agevolmente lungo le salite e si presenta in buone condizioni di ordine e pulizia. Il viaggio da Trento a Bassano del Grappa dura circa due ore e 10 minuti, garantendo un servizio capillare in ogni stazione, in ognuna della quali c'è un buon interscambio di passeggeri.

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Da Bassano del Grappa raggiungo Padova con il treno Regionale delle 14:40, che è un ETR 343 "Flirt", in ottime condizioni di ordine e pulizia. Partiamo da Bassano del Grappa e ci dirigiamo verso Cittadella e Camposampiero, marciando sempre a velocità molto limitata, nonostante la ferrovia sia rettilinea, in pianura e il treno mostri delle doti di accelerazione molto buone. Lasciata Camposampiero ci immettiamo sulla linea Padova-Castelfranco Veneto, dove la velocità massima aumenta, rimanendo comunque contenuta. Giungiamo a Padova in orario alle 15:47. Da Padova utilizzo un treno Frecciargento per Milano, per poi rientrare a Torino con un treno Italo.

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Fabrizio

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marione
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#2 Messaggio da marione »

Sempre interessanti i tuoi reportage!
Grazie

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IpGio
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#3 Messaggio da IpGio »

Il viaggio è stato aggiunto nella sezione Ferrovie - Fotostorie del nostro sito scalatt.it.
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#4 Messaggio da FrancoV »

Fabrizio ha scritto: sabato 9 aprile 2022, 23:13 Nella tratta tra Verona e Trento la ferrovia è caratterizzata da alcune curve percorribili a discreta velocità e il treno, che è dotato di assetto variabile, affronta il percorso a velocità superiori rispetto ai treni normali garantendo dei buoni livelli di confort. Giungiamo in orario a Trento alle 11:15.
Premesso che dall'ultima volta che sono andato da quelle parti sono praticamente passati cinquant'anni, non mi ricordavo che tra Verona e Trento il percorso fosse così tortuoso da far apprezzare i vantaggi dell'assetto variabile ... però se lo dici tu mi fido. :grin:
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Giacomo Rinaldo
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#5 Messaggio da Giacomo Rinaldo »

Un bel report di una ferrovia a cui sono particolarmente affezionato; essendo io di Trento spesso la prendo per andare in Valsugana, ed in effetti il percorso è tortuoso e scenografico, soprattutto nella gola del Fersina a Ponte Alto. Per me è anche "il treno di Venezia", perché fin da piccolo lo prendevo fino a Bassano (poi cambio) per andare a Venezia con i nonni... Bei ricordi (e sono passati solo 15 anni 😄). Un aneddoto: una volta, tornando proprio da Venezia con l'ultimo treno della sera - avrò avuto 6 anni massimo - eravamo gli unici passeggeri, e il capotreno mi ha invitato in cabina. Sembrava un'astronave, mi faceva suonare il fischio... Ero il bambino più felice del mondo!
Ciao!
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Fabrizio
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#6 Messaggio da Fabrizio »

Per quel che ho potuto osservare l'assetto variabile si apprezza meglio su percorsi "mediamente" tortuosi, come possono esserlo alcune tratte delle ferrovie principali, dove la velocità con cui si affronta il tracciato è comunque discreta. A quel punto, se la velocità è discreta e gli si aggiunge un 20-25%, si arriva a valori di velocità media interessanti. Dove il tracciato è molto tortuoso e le velocità basse, aggiungere un 20-25% a velocità basse fa cambiare di poco la sostanza. Ho notato buoni risultati sulla ferrovia tirrenica meridionale e su quella del Brennero, mentre su tracciati come la Roma-Ancona, Caserta-Foggia o sulla riviera del levante ligure, le basse velocità di base rendono la cosa meno interessante.
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#7 Messaggio da Fabrizio »

Giacomo Rinaldo ha scritto: domenica 10 aprile 2022, 19:00 ......in effetti il percorso è tortuoso e scenografico, soprattutto nella gola del Fersina a Ponte Alto.....
Quella tratta mi è piaciuta molto, la ferrovia scorre in una profonda gola tra le montagne.
Fabrizio

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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#8 Messaggio da Fabrizio »

IpGio ha scritto: domenica 10 aprile 2022, 17:51 Il viaggio è stato aggiunto nella sezione Ferrovie - Fotostorie del nostro sito scalatt.it.
[253]
[36] IpGio
Grazie
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#9 Messaggio da FrancoV »

Fabrizio ha scritto: domenica 10 aprile 2022, 19:08 Per quel che ho potuto osservare l'assetto variabile si apprezza meglio su percorsi "mediamente" tortuosi, come possono esserlo alcune tratte delle ferrovie principali, dove la velocità con cui si affronta il tracciato è comunque discreta. A quel punto, se la velocità è discreta e gli si aggiunge un 20-25%, si arriva a valori di velocità media interessanti. Dove il tracciato è molto tortuoso e le velocità basse, aggiungere un 20-25% a velocità basse fa cambiare di poco la sostanza. Ho notato buoni risultati sulla ferrovia tirrenica meridionale e su quella del Brennero, mentre su tracciati come la Roma-Ancona, Caserta-Foggia o sulla riviera del levante ligure, le basse velocità di base rendono la cosa meno interessante.
La considerazione è interessante e non priva di fondamento, probabilmente, stante la scarsa diffusione dell'assetto variabile, il rapporto costi/benefici di questo sistema non dev'essere così elevato. :-)
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Fabrizio
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#10 Messaggio da Fabrizio »

Effettivamente è così. Infatti i treni ad assetto variabile rappresentano una piccola quantità di tutti i nuovi mezzi. Alstom, il maggiore produttore di treni ad assetto variabile, produce il "Pendolino" anche nella versione senza assetto variabile e le vendite di questa versione sono tutt'altro che marginali. La vera discriminante sta nella costruzione delle linee ad alta velocità da 300 km/h ed oltre, mentre l'uso dell'assetto variabile rimane una tecnologia che può sicuramente portare a dei benefici più o meno grandi a seconda del contesto, ma non svolta le cose.
Fabrizio

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IpGio
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Re: Viaggio: da Trento a Padova

#11 Messaggio da IpGio »

In Germania con l'introduzione dei binati ad assetto variabile su alcune linee vennero eseguite delle varianti minori in punti mirati per migliorare il traffico ed aumentare la resa dell'adozione dell'assetto variabile.
Il Pendolino con la travagliata storia del suo brevetto, oggi è un rotabile apprezzato in molti paesi, come ha affermato Fabrizio.
In Italia ci fu l'esperienza dei treni per la Sardegna altro esempio di "travaglio" ferroviario... nel nostro paese.
Vediamo nel futuro dato i cambiamenti dei trasporti pubblici e privati come sarà l'evoluzione.
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