Viaggio: Ferrovia dei Giovi
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Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Da Torino a Genova.
Durante il viaggio di andata prevedo di percorrere la tratta tra Torino e Genova utilizzando la ferrovia più nuova, ovvero la Succursale Dei Giovi, aperta tra il 1889 e il 1922. Il percorso è quello classico di tutti i treni che collegano Torino con Genova, quindi utilizzerò un normale treno Regionale della relazione Torino Porta Nuova - Genova Brignole. Per raggiungere Genova utilizzo il treno Regionale 2507 previsto in partenza da Torino Porta Nuova alle 8:20.
Il giorno è quello del Sabato prima di Pasqua e la stazione è affollata di persone, molti dei quali non sono viaggiatori abituali e quindi hanno alcuni problemi nell'individuare i treni in partenza nonché i relativi binari, rallentando sensibilmente il movimento nella stazione. Il treno in partenza per Genova Brignole viene indicato al binario 4 ed è una composizione reversibile di vetture Medie Distanze con locomotiva E 464 in coda al treno e semipilota tipo X in testa. Salgo a bordo della vettura semipilota in testa al treno, che si presenta in ordine e pulita. La carrozza ha subito una recente riqualificazione, con sostituzione dei sedili, installazione impianto antincendio e pulizia approfondita. In partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova la frequentazione a bordo non è molto intesa, mentre molti passeggeri salgono nelle fermate successive, fino ad esaurire completamente la disponibilità posti dopo Alessandria. Diversi passeggeri viaggiano in piedi nella tratta tra Alessandria e Genova.
Il treno parte in orario alle 8:20, quindi ci dirigiamo verso Torino Lingotto e Trofarello, per poi immetterci sulla linea per Genova e raggiungere le stazioni di Asti ed Alessandria. Il viaggio prosegue in maniera regolare, il treno è stabile e silenzioso. A bordo sono disponibili prese elettriche ed annunci audio relativi ad itinerario del treno e prossime fermate, mentre i monitor informativi non sono funzionanti. Il treno effettua anche il trasporto di biciclette, servizio utilizzato da diversi passeggeri che si recano in escursione sulle alture nei dintorni di Genova. Ripartiamo in orario da Alessandria avendo imbarcato molti passeggeri, che hanno completamente esaurito la disponibilità posti. Parte dei passeggeri saliti ad Alessandria e tutti quelli saliti dopo viaggiano in piedi. Raggiungiamo Novi Ligure ed Arquata Scriva, dopo la quale ci immettiamo sulla linea "Succursale dei Giovi", ovvero la ferrovia di valico più moderna aperta nel 1922. La marcia procede lentamente, con velocità mai superiori ai 100 km/h e con frequenti rallentamenti. La ferrovia è interessata da lavori di riqualificazione e dai lavori per la costruzione del Terzo Valico, ovvero la nuova linea ferroviaria che collegherà la Pianura Padana al porto di Genova. Procediamo a singhiozzo verso Genova, fermando numerose volte all'interno delle lunghe gallerie poste sulla tratta di valico dell'Appennino Ligure. La ferrovia di valico è già di per se non molto veloce, ma i numerosi rallentamenti dovuti al lavori allungano i tempi di percorrenza. Superata Mignanego iniziamo la discesa verso Pontedecimo e Rivarolo, quindi imbocchiamo la galleria Granarolo e giungiamo a Genova Piazza Principe e poi a Genova Brignole alle 10:55, con 16 minuti di ritardo.
La tratta tra Torino e Genova ha richiesto 2 ore e 35 minuti per un percorrenza di 170 km ed un prezzo del biglietto di 12,40 euro. Decisamente conveniente il prezzo del biglietto, mentre i tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi, con un numero eccessivo di fermate e la tratta di valico tra Serravalle Scrivia e Genova percorsa faticosamente ed a bassa velocità. Il treno ha fermato a Torino Lingotto, Trofarello, Villanova, Villafranca, Asti, Alessandria, Novi Ligure, Serravalle Scrivia, Arquata Scrivia, Ronco Scrivia e Genova Piazza Principe.
Continua.........
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
La stazione di Genova Brignole è una delle due principali stazioni della città, assieme a quella di Piazza Principe, cui è collegata tramite le due gallerie dette "di traversata". Da Genova Brignole raggiungerò Arquata Scrivia, località che funge da capolinea settentrionale delle due ferrovie che valicano l'Appennino Ligure. Genova e la Pianura Padana sono infatti collegate da due linee ferroviarie, quella storica che rappresenta l'originario itinerario della ferrovia Torino - Genova e la linea "Succursale", terminata nel 1922 e che collega Genova con l'entroterra attraverso un percorso meno acclive. Lo scopo di questo viaggio è quello di percorrere la linea storica, ovvero quella più vecchia che rappresenta l'itinerario originale della ferrovia Torino-Genova, aperta nel 1853. Normalmente, la maggior parte dei treni che viaggiano tra Torino, Milano e Genova percorrono la linea "Succursale", più veloce e meno acclive, mentre la linea storica è utilizzata dai treni del servizio metropolitano della città di Genova. Entrambe le linee sono interessate da un discreto traffico merci, poiché Genova è una città portuale che movimenta molte merci. Anche i treni merci, normalmente, percorrono la linea Succursale, che essendo meno acclive, consente ai treni di trainare delle masse maggiori. La linea storica è anche utilizzata come itinerario alternativo in caso di lavori sulla linea Succursale.
Per poter percorrere la linea storica utilizzo il treno Regionale 21146, previsto in partenza da Genova Brignole alle 11:20. Il treno serve l'area metropolitana di Genova e raggiunge Arquata Scrivia fermando in tutte le stazioni, in modo da servire capillarmente tutta l'area metropolitana posta a settentrione della città, i centri della Valpocevera ed offrire una valida soluzione per la mobilità in questa congestionata area.
Nella stazione di Genova Brignole attendo la partenza del treno per Arquata Scriva, che si trova pronto alla partenza al binario 1. Il treno è una composizione di vetture Vivalto di prima serie, con locomotiva E 464 in testa al treno e semipilota in coda. Salgo a bordo della penultima vettura, che si presenta in scarse condizioni di ordine e pulizia. I sedili, in similpelle blu, sono usurati, così come i braccioli e diverse componenti dell'arredo del treno. Il livello di pulizia non è buono, con pavimenti sporchi e un livello generale di decoro che non raggiunge buoni livelli. A bordo del treno sono disponibili prese elettriche ai posti ed annunci audio su itinerario del treno e fermate, mentre i monito informativi non funzionano. Le vetture sono del tipo a due piani, con ampi vestibili di accesso ed adatte all'uso in realtà con forte afflusso di passeggeri. La configurazione a due piani permette di avere molti posti a sedere limitando la lunghezza del convoglio, in maniera da poter disporre di treni corti e poco ingombranti ma che possano offrire una grande capienza e trasportare molte persone. Questo tipo di mezzo si adatta molto bene alle realtà urbane, dove la disponibilità di spazio è poca ma è necessaria una grande capienza. L'accesso al piano superiore ed inferiore è buono, anche se gli spazi, soprattutto in altezza, risultano essere abbastanza risicati. Non sono presenti molti spazi per i bagagli, mentre i servizi igienici sono ridotti al minimo essenziale. Durante la marcia il treno è silenzioso e stabile, il climatizzatore mantiene a bordo una temperatura adeguata.
Partiamo in orario alle 11:20, quindi imbocchiamo la galleria di traversata vecchia a giungiamo a Genova Piazza Principe. Da Genova Piazza Principe il nostro treno si dirige verso Genova Sampierdarena, sul percorso comune alle linee verso Ventimiglia e Torino storica, a differenza dei treni che percorrono la linea Succursale, che invece imboccano la galleria Granarolo e salgono direttamente verso Bivio Fegino e la Valpolcevera saltando la lunga ansa attorno al quartiere Sampierdarena. La ferrovia si inserisce a forza nel paesaggio, in un ambiente urbano abbastanza caotico, transitando al livello del primo piano dei palazzi e lambendoli da molto vicino. Transitando si può vedere l'interno delle abitazioni, i cortili e tutte le scene di vita quotidiana della città.
Dopo alcuni minuti di percorrenza giungiamo nella stazione di Genova Sampierdarena, che rappresenta il bivio tra le linee verso Ventimiglia e Torino/Milano. Alla sinistra ci sono i marciapiedi a servizio dei treni metropolitani che effettuano servizio verso il ponente ligure, mentre a destra quelli che risalgono verso la Valpolcevera e la valle Scrivia. A Genova Sampierdarena attendiamo il transito di un treno merci che, dalla Curva Molini, si sta dirigendo verso nord, quindi ripartiamo e costeggiamo lo scalo merci di Sampierdarena Smistamento, per poi iniziare la salita lungo la Valpocevera e Genova Rivarolo, dove giungiamo alle 11:42. La bassa Valpocevera è caratterizzata dalla presenza di numerosi fabbricati ad uso industriale, alcuni dei quali dismessi, mentre ai lati sono presenti le abitazioni residenziali. Tra i fabbricati industriali e quelli residenziali si inserisce la ferrovia, con numerosi fabbricati di servizio, scali merci e diramazioni che servono il complesso nodo ferroviario di Genova. Tra i fabbricati ferroviari si possono notare quelli dell'ex-deposito locomotive di Genova Rivarolo, che costeggiamo a sinistra e che oggi è dismesso.
Fra i grandi fabbricati industriali spiccano quelli di Ansaldo Energia, che si trovano sulla sponda destra del torrente Polcevera. Procediamo ora verso Bolzaneto e Pontedecimo, mentre la fitta rete infrastrutturale ed i fabbricati lasciano più spazio alle colline ed i rilievi che stringono sempre di più la valle che stiamo risalendo. In questa tratta, le due ferrovie storica e Succursale, procedono parallelamente una sul lato desto ed una sul alto sinistro della valle, anche se la linea Succursale risale la valle entro lunghe gallerie, mentre la linea storica segue il percorso del torrente Polcevera e risale la valle in modo molto più tortuoso. Giungiamo quindi nei pressi di Mignanego, dove la linea Succursale si immette nella lunga galleria Ronco, mentre la ferrovia storica tocca la fermata di Piano Orizzontale dei Giovi, piega verso destra e valica l'Appennino all'interno della galleria Dei Giovi, per poi sbucare a Busalla, già in valle Scrivia. Giunti a Busalla il panorama cambia molto, essendo passati ora sul versante padano dell'Appennino Ligure.
Da Busalla procediamo verso Ronco Scrivia, stazione nella quale le due linee storica e Succursale si incontrano. In una prima fase dei lavori di attivazione della nuova linea Succursale, la stessa, era stata attivata tra Genova Rivarolo e Ronco Scriva nel 1889, andando a sostituire la linea storica nel suo tratto più acclive e difficoltoso. La successiva attivazione tra Ronco Scrivia ad Arquata Scrivia, del 1922, va a sostituite la tratta della linea storica che percorre l'ansa di Isola del Cantone, che andremo a percorrere tra poco.
Lasciamo la stazione di Ronco Scrivia e procediamo verso Isola del Cantone e Pietrabissara, percorrendo la lunga ansa che costeggia il torrente Scrivia e tocca gli abitati di Mereta e Rigoroso, quindi entriamo in Piemonte e giungiamo ad Arquata Scrivia alle 12:36, in orario.
La tratta tra Genova Brignole ed Arquata Scrivia ha richiesto un ora e 26 minuti per una percorrenza di 46 km. Il treno ha fermato a Genova Piazza Principe, Genova Sampierdarena, Genova Rivarolo, Genova Pontedecimo, Piano Orizzontale dei Giovi, Busalla, Borgo Fornari, Ronco Scrivia, Isola del Cantone e Pietrabissara. Il prezzo del biglietto, di 4,90 euro, è conveniente, mentre il treno permette di avere un servizio capillare in tutte le località dell'area metropolitana di Genova e i comuni del primo entroterra.
La stazione di Arquata Scrivia funge da capolinea settentrionale dei servizi metropolitani per Genova ed è il punto in cui iniziano le due ferrovie che valicano l'Appennino. La stazione è ampia ed interessata dal transito di numerosi treni, soprattutto merci che viaggiano tra la Pianura Padana ed il porto di Genova.
Continua.......
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Ma il deposito locomotive di Rivarolo, è chiuso?
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
E la riproduzione di alcune sue parti nei moduli TT assume il significato di una testimonianza.
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Per rientrare a Torino utilizzo il treno Regionale Veloce 2514 di Trenitalia, previsto in partenza da Arquata Scrivia alle 13. Acquisto il biglietto tramite la applicazione "Trenitalia", quindi utilizzo lo smartphone per informarmi sul binario di arrivo del treno ed orario effettivo. Il treno giungerà al binario 1 con 10 minuti di ritardo. Diversamente dai 10 minuti di ritardo previsti, il treno giunge da Genova Brignole alle 13:05, con 5 minuti di ritardo. L'applicazione per smartphone permette di acquistare direttamente i biglietti, ma è abbastanza lenta nella ricerca nonché nella successiva visualizzazione dei biglietti. Una maggiore rapidità, sopratutto in consultazione, sarebbe auspicabile. Non ottima anche l'interfaccia, che consente di conoscere direttamente dalla pagina dove viene mostrato il biglietto il ritardo del treno, ma non il binario di partenza. Per conoscere il binario di partenza occorre utilizzare la voce "stato treno", presente sempre nella stessa pagina, ma poi occorre inserire manualmente il numero treno, cosa non comoda da fare. Sarebbe invece molto comodo avere, in in unica pagina, l'accesso al biglietto, il relativo stato aggiornato sul ritardo del treno ed anche il binario di arrivo previsto e poi effettivo.
Il treno è una composizione di vetture tipo Medie Distanze con la locomotiva E 464.201 in testa e semipilota tipo X in coda, stesso materiale del treno che ho utilizzato all'andata. Il treno è formato da carrozze tipo Medie Distanze con Vestiboli di Estremità (MDVE) ed una vettura a vestiboli paracentrali (MDVC), alcune in livrea XMPR ed altre in livrea Trasporto Regionale, la E 464 in testa al treno è in livrea XMPR. Prendo posto nella prima vettura, che è una MDVE nella nuova livrea trasporto regionale. La carrozza si presenta in ordine e pulita ed è del tipo ristrutturato, nonché dotata di impianto antincendio.
Le vetture tipo Medie Distanze sono state costruite tra il 1980 ed il 1990, nella versione con vestiboli paracentrali o di estremità. Sono carrozze pensate per il traffico a media distanza ed alcune sono state sottoposte ad un programma di riqualificazione che prevede la sostituzione dei sedili, dei pavimenti, il rifacimento degli interni e la installazione dei dispositivi per la climatizzazione. Nella versione ristrutturata sono carrozze che mantengono un buon livello di standard di qualità, essendo spaziose ed affidabili, mentre le versioni non ristrutturate sono ormai obsolete e destinate alla dismissione. Su tutta la flotta ristrutturata è prevista l'applicazione dell'impianto antincendio, obbligatorio per circolare su linee con gallerie più lunghe di 500 m dal 2021. La vettura su cui viaggio ha già ricevuto l'impianto antincendio ed è quindi una di quelle già conformi che potrà continuare a circolare anche dopo il 2021.
Il treno parte con 5 minuti di ritardo da Arquata Scrivia, quindi si dirige verso Novi Ligure e poi Alessandria, recuperando parte del ritardo accumulato sulla tratta di valico tra Genova ed Arquata. A bordo la frequentazione è massiccia, con i passeggeri che occupano la maggior parte dei posti a sedere, lasciando liberi solo alcuni posti. In tutte le stazioni di fermata c'è un buon interscambio di passeggeri. Il minor numero di fermate ed una marcia più fluida rispetto al viaggio di andata fanno si che il treno giunga a Torino Lingotto alle 14:19, con due minuti di anticipo.
A Torino Lingotto scendo dal treno e mi reco sul piazzale antistante la stazione, dove uso la linea urbana 18 di GTT per andare in Piazzale Caio Mario e prendere il bus extraurbano per Piossasco, dove giungo alle 15:16 in orario rispetto alla tabella di marcia prevista.
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Ciao
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Questa volta il viaggio è stato un po' incalzante e sono partito la mattina già un po' stanco. Va beh, non sempre può andare tutto perfetto Però per i prossimi giri credo sarò meglio mantenere una pausa di almeno 2 ore in occasione del pranzo.
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
La linea dei Giovi è molto interessante, io ci sono stato due anni come gita fotografica con il mio club e mi è piaciuta molto
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Re: Viaggio: Ferrovia dei Giovi
Bravo Fabrizio!
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