Fermate realistiche in analogico
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Re: Fermate realistiche in analogico
Poi che nel kit ci possano essere dei particolari (perchè le perline id ferrite, possono pure essere state un'aggiunta a posteriori, dopo aver rilevato che i problemi di auto oscillazione erano + frequenti del dovuto) diversi o in più, o che ci possano essere stati errori nella lista di componenti, è un altro discorso. Anche acquistando il kit, ti saresti dovuto riferire per il montaggio sempre alla rivista, con gli errori e il resto [:o)]
Rolando
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Re: Fermate realistiche in analogico
Tutti i circuiti che ho costruito, copiando gli schemi dalla rivista, hanno sempre avuto problemi. Mai un problema nei kit completi.
Credo dipenda (come specificato spesso in ultima pagina della rivista) dall'impaginatore della tipografia. Acquistando il kit, all'interno, ci sono gli schemi completi... talvolta diversi da quelli riportati nella rivista.
Non è una questione di produrre PCB diversi, ma una questione di errori di stampa sulla rivista.
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Re: Fermate realistiche in analogico
roy67 ha scritto:
Acquistando il kit, all'interno, ci sono gli schemi completi... talvolta diversi da quelli riportati nella rivista.
forse hanno cambiato sistema... "ai miei tempi"

Rolando
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Re: Fermate realistiche in analogico
roy67 ha scritto:
Ricordo a Verona, alla fiera, mi soffermai a parlare con Walter (digtrain), insieme ad altri amici, allo stand del CMP. Il discorso si approfondì su algoritmi di segnale per codifica uscite digitali... Rimanemmo solo io e lui...[:I]
Ringrazio Roberto per la citazione, ma bisogna distinguere, lui ed altri in questo Forum e nel mio Club sono in grado di "creare" circuiti elettronici funzionanti oppure di rilevare solo dallo schema che non funzioneranno!!! :geek:
Io sono come i giapponesi che negli anni settanta frequentavano la fiera campionaria di Milano, fotografavano tutto e poi riproducevano in Giappone!!
Io sono un "pastrugnone" con qualche conoscenza di elettronica e con procedure "a testate" e "provando e riprovando"
La differenza tra le due tipologie di elettronici è sostanziale!!!!

Dimenticavo in elettronica ci vuole anche un pizzico di fortuna!!![:o)]
Ciao Walter
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Re: Fermate realistiche in analogico
Questo è il filmato che postai su youtube con le spiegazioni di come i treni vengono gestiti dal circuito.
Per chi volesse provare la costruzione potete far riferimento di massima alla sezione circuiti elettronici del mio sito alla voce MADT. Parecchi amici hanno provato con successo la sua costruzione.
Cari saluti Antonio.
Questo sotto è il link.
Durante la visione fate caso al semaforo che viene messo a rosso dal treno che precede ed al verde da quello che segue, nel caso del filmato i treni sono sempre gli stessi due che percorrono l'ovale e si alternano a vicenda.
- roy67
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Re: Fermate realistiche in analogico
Può avere anche diverse applicazioni. Nel mio caso, mi ricopiai il circuito (già quando lo pubblicasti sull'altro forum) per inserirlo nel comando motore della piattaforma girevole che ho intenzione di autocostruire. Avendo così accelerazione e frenata graduali durante la rotazione del ponte. Essendo una piattaforma adibita solo a "giratura" rotabili (piccole locotender della linea secondaria), senza sbocchi intemedi, avrebbe dato accelerazione e frenata solo ogni 180°. Il relè di commutazione, per scatenare la frenata, sarebbe comandato da 1 microfinecorsa.
Ma ne parlerò eventualmente quando inizierò i lavori... Chissà quando....[:I]
P.S. Walter.. E' ciò che successe...(riferendomi a Verona). Tutti, fondamentalmente, siamo degli smanettoni. Chi non risica, non rosica

- Edgardo_Rosatti
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Re: Fermate realistiche in analogico
Pierluigi1954 ha scritto:
Vedi caro Edgardo, l'amico elettronico ha "solo" quarant'anni di esperienza e un laboratorio da far invidia al CERN.
Caro Pierluigi, non lo metto in dubbio, ripeto; a me il circuito funziona
bene e OT a parte, se uno sa come funziona un PWM e conosce quello che c'è dentro le loco, allora capisce quali sono i limiti di tale tecnologia.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
Poi magari non ha voluto perdere tempo più di tanto, non ne valeva la pena.
[/quote]
Ecco, forse è così.
L'alimentatore in oggetto ha un sistema che consente la programmazione della curva di accelerazione e frenatura. Diciamo che ti permette di programmare in analogico il duty cycle in uscita tramite due potenziometri.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
Vuoi scommettere che la piastra che hai tu, acquistata in kit, è diversa da quella pubblicata da NE? O sono diversi i collegamenti in doppia faccia?.
Il circuito funzionava male, quindi, o c'erano dei difetti di progettazione o come dicevo l'hanno fatto apposta.............non sarebbe la prima volta.
Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro:
1-Se si trova il kit (dubito) va tutto bene
2-Se non si trova, sulla rivista, il circuito è errato.
Saluti
[/quote]
Io ho acquistato il kit più di 10 anni fa ed è fedele a quello pubblicato originariamente. Ho anche la rivista e l'alimentatore (vero) funzionante... più di così non so.
Ma chi sono io per contraddire il CERN?
Un caro saluto
- Fabrizio
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Re: Fermate realistiche in analogico
Detto questo io non ho letto tutta la discussione e non conosco assolutamente questi kit, quindi non so dirvi se hanno effettivamente problemi di componenti errati collegamenti ecc. o no, volevo solo dire che usare questa tecnologia a PWM può portare a quanto vi ho descritto. Inoltre, non smanetto con l'elettronica



- Edgardo_Rosatti
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Re: Fermate realistiche in analogico
Quello che viene modificato è rapporto in percentuale tra l'apertura e la chiusura dello swithc, da qui il termine "duty cycle".
In questo modo, i carichi resistivi come le luci della loco rimarranno accesi anche a treno fermo, i carchi induttivi, come il motore
di trazione si attiveranno quando il duty cycle sarà prossimo al 100% dell'onda.
Va da sè che se la loco ha una centralina elettronica tipo DCC, questa tencnica di alimentazione entra in conflitto con la centralina e la loco non si muoverà mai.
Diciamo che il PWM va bene per loco semplici e senza dispositivi digitali.
Detto questo, io non voglio fare il solito saputello e non voglio entrare nei meandri tecnici relativi a questa applicazione più di tanto.
Per questo esitono fiorfiore di informazioni tecniche relative all'argomento consultabili in rete.
Ciao
Edgardo
- roy67
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Re: Fermate realistiche in analogico
Il PWM altro non è che un onda quadra a semionde variabili in ampiezza, da cui il termine Pulse Width Modulation.. appunto PWM.. Aumentando l'ampiezza delle semionde negative creeremo una "pausa" negativa al motore, che rallenterà fino a fermarsi, rimanendo alimentato a 12 volts. Diminuendo l'ampiezza delle semionde negative, avremo una riduzione delle pause, fino ad avere (continuando a diminure) il motore al masssimo regime, pur mantenendo lo stesso voltaggio di alimentazione.
La spiegazione data da Fabrizio è corretta, ma rientra nei casi in cui vi siano KW di potenza... entrano in gioco induttanze grandi, masse centrifughe, altissime resistenze... In un modello ciò non accade, si hanno pochi grammi da gestire, pochi Ohm di resistenza ed induttanze infinitesimali.
Il problema nel modellismo è spesso creato dall'errato "duty cycle" (citato da Edgardo) che spesso viene generato da un integrato di clock, tipo un semplice NE 555, l'onda in uscita viene falsata in modulazione d'ampiezza e quindi non abbiamo la possibilità di gestinre la velocità del motore.
P.S. I decoder DCC gestiscono la velocità del motore in PWM, proprio come un normale alimentatore PWM, con la differenza che i primi generano l'onda modulabile da una frequenza sorgente in uscita dalla centrale.
- Fabrizio
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Re: Fermate realistiche in analogico
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Re: Fermate realistiche in analogico
In un modello questo si rileva in semplici "scatti improvvisi", ritardi di spunto, o frenate a stappi. Ma fondamentalmente funzionano bene.
Ad esempio, non è indispensabile installare il gruppo di dissipazione per le correnti di frenata. In un modello, se tali correnti arrivano a pochi mA, è già tanto.
Rimane comunque correttissima la tua considerazione.
- Edgardo_Rosatti
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Re: Fermate realistiche in analogico
OT a parte, credo che questo spazio di discussione debba essere costruttivo e mi sembra che lo sia.
Detto questo, mi scuso col forum tutto se in qualche modo ho dato adito a polemiche.
Pierluigi; sicuramente avrai avuto i tuoi buoni motivi per intevenire in questo post

Mi scuso anche se in qualche modo ho contestato le tue opinioni con presunzione.
Francamente credo che una buona dose di critica sia importante per ottenere il meglio dai lavori che
facciamo.
Ciao neh!
Edgardo
- Pierluigi1954
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Re: Fermate realistiche in analogico
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Ok, vorrei spezzare una lancia in favore della reciproca comprensione e condivisione delle idee.
OT a parte, credo che questo spazio di discussione debba essere costruttivo e mi sembra che lo sia.
Detto questo, mi scuso col forum tutto se in qualche modo ho dato adito a polemiche.
Pierluigi; sicuramente avrai avuto i tuoi buoni motivi per intevenire in questo post![]()
Mi scuso anche se in qualche modo ho contestato le tue opinioni con presunzione.
Francamente credo che una buona dose di critica sia importante per ottenere il meglio dai lavori che
facciamo.
Ciao neh!
Edgardo
Ma per carità, non hai fatto nessuna polemica o tantomeno offeso, abbiamo solo chiacchierato, ci mancherebbe che fossimo tutti sempre d'accordo.
Io sono intervenuto solo perché ci sono passato anni fa e NE era solita fare degli "scherzetti" commercialmente comprensibili.
Ti ringrazio comunque per la tua sensibilità nei miei confronti e del forum.
Alla prossima

Pierluigi
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Re: Fermate realistiche in analogico
Edgardo_Rosatti ha scritto:
.... C'è un kit di Nuova Elettronica che ho realizzato e funziona benissimo...
Poichè vorrei realizzare dei regolatori PWM per il controllo di velocità/partenza/frenata dei convogli, vorrei chiedere ad Edgardo informazioni su due parametri che non sono ancora riuscito a trovare:
1) frequenza dell'onda quadra a duty cycle variabile;
2) ampiezza della stessa onda quadra: 0V->+12V (treno fermo con duty cycle=0) oppure -12V->+12V (treno fermo con duty cycle 50%)
Grazie in anticipo.
Ciao.
- Edgardo_Rosatti
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Re: Fermate realistiche in analogico
lo schema riporta un frequenza di 20KHz per evitare di udire il fischio che le bobine del motore produrrebbero a frequenze minori.
Con duty cycle del 50% il treno è fermo (+12/0/-12) circa.
Per i dettagli completi scrivetemi in MP tnx

Ciao
- fabio_55
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Re: Fermate realistiche in analogico

Ciao.