Deviatoi in DCC
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- Albjal
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Deviatoi in DCC
Una domanda da vero neofita...
Digitalizzare i deviatoi significa anche poter impostare un itinerario semplicemente selezionandolo (dopo averlo memorizzato sulla centrale)?
Sapete: Nel mio costruendo impianto vi sono alcuni itinerari che si impostano premendo un pulsante, uno per ogni itinerario (i motori dei deviatoi sono alimentati in analogico). Tuttavia ricordo che ho dovuto far passare la corrente attraverso una matrice di diodi per consentire la corretta posizione degli aghi ad ogni scambio.
Mi chiedevo: Digitalizzando i deviatoi non avrò più bisogno di installare diodi o simili?
E ancora: Rispetto ad un controllo manuale, deviatoi digitalizzati semplificano molto i cablaggi? Dov'è il vero vantaggio rispetto ad un sistema tradizionale?
Grazie
- roy67
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Re: Deviatoi in DCC
Nonché, oltre ai fili di alimentazione motori, dovrai aggiungere il "BUS DCC" che dalla centrale trasmette i decoder.
Sono scelte da fare. Considerando che per ottenere itinerari complessi serve anche una centrale un po' "seria". Non il multimaus.
- Docdelburg
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Re: Deviatoi in DCC
- se hai già una gestione degli itinerari con matrici di diodi e la comodità di scegliere l'itinerario stesso con un semplice pulsante ti direi di proseguire con il sistema analogico che hai in uso.
- l'adozione di decoder per deviatoi avrebbe senso solo se tu decidessi di far comandare il traffico da una potente centrale o addirittura da un programma specifico da pc. In questo caso non ci sarebbe una sensibile diminuzione dei collegamenti elettrici ma un "sensibile" aumento dei costi. E tu da giocatore diventeresti uno spettatore, a meno che non usassi il sistema informatico di automazione come importante sistema di sicurezza per la tua gestione del traffico in manuale.
- fabio
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Re: Deviatoi in DCC
i depositi sono tutti in manuale.
Io ho iniziato da 0 e sono partito con questa impostazione,i cablaggi non si semplificano,o meglio si semplificano solo perchè puoi asseganre 4 scambi ad un decoder e mettere il decoder in prossimità degli scambi interessati,e "camminare" per il plastico con solo il bus,ma devi aggiungere la retroazione,le tratte sotto sensori,per far capire al software dove e quale treno stà transitando sulla tratta,ecc.
senza queste ulteriori espansioni il concetto di itinerario,blocchi di sicurezza ecc,non si applica al 100%,se non hai intenzione di sviluppare ulteriormente il sistema di controllo,meglio tenerti la matrice di diodi,e un sacco di euro in tasca

GFRS Gruppo Fermodellistico Romano Sogliola
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Re: Deviatoi in DCC
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Re: Deviatoi in DCC
ciao
- Albjal
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Re: Deviatoi in DCC
Credo proprio che mi terrò i deviatoi in analogico. Sono alle prime armi ed è meglio che mi faccia le ossa con qualcosa di accessibile. Col tempo... chissà.
Grazie ancora.
- Handyman
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Re: Deviatoi in DCC
In pratica:
Ogni 2-3 segmenti di binario metto un sezionamento e un cablaggio dedicato (per i sistemi a 2 conduttori, per i 3 conduttori separo solo i binari e non la cremagliera). In analogico questo permette una regolazione separata della velocità sulla sezione, in digitale una retrosegnalazione dettagliata.
Dove necessario introduco il segmento di frenata e di arresto, isolando le sezioni. La lunghezza dipende dalla lunghezza dei convogli utilizzati, dalla dimensione del plastico e dal realismo che si vuole raggiungere. Anche qui, il sezionamento è utilizzabile in entrambi i sistemi.
gli scambi sono interamente isolati in modo da essere alimentabili e sorvegliabili separatamente.
Gli scambi vengono motorizzati con servocomandi, anche se in analogico a causa del decoder necessario il prezzo non è molto competitivo.
Detto così, sembra un lavoraccio. Il vantaggio è che a questo punto basta collegare i fili ai morsetti e intervenire su questi ultimi per adattare il cablaggio senza bisogno di intervenire sul paesaggio.