modulo stazione
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modulo stazione
Magari ci vorrà del tempo ma prima o poi ci sarà.
Propongo questo schema di Dimitar.
Credo che con alcuni accorgimenti si riesca a fare qualcosa di interessante.
Inoltre 50x95 mi sembra una misura interessante...
Ci ragioniamo e... sogniamo!
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Re: modulo stazione
La scala cambia ma la passione resta
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Re: modulo stazione
E' per questo che parlavo di "accorgimenti".
In ogni caso è ancora presto per parlare del modulo stazione, anche per via delle implicazioni elettriche evidenziate da Edgardo.
Ma, come dicevo, sognare non costa nulla...
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Re: modulo stazione
nn so nemeno da dove cominciare e soprattutto non ho mai tempo!!!
La scala cambia ma la passione resta
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Re: modulo stazione
fujikotwin ha scritto:
nn so nemeno da dove cominciare e soprattutto non ho mai tempo!!!
Allora siamo messi male....
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Re: modulo stazione
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Re: modulo stazione
federico ha scritto:
io direi che lo può fare andrea ........guarda, ho già in mente il nome della stazione: SEGRINO oppure CARNATE
Quotato in pieno
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Re: modulo stazione
quindi un'altro modulo assegnato?
Giuseppe, siamo tutti in fremito per la lunghezza.... .... siamo tutti scalpitanti... .... siamo tutti gassati, gasttart , gasTT.... :geek:
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Re: modulo stazione
federico ha scritto:
io direi che lo può fare andrea.....guarda, ho già in mente il nome della stazione: SEGRINO oppure CARNATE....
SEGRINO e CARNATE no perchè già li ho fatti....
Comunque non lo escludo, magari con l'aiuto di Edgardo ci possiamo ragionare.
Però ora mi devo concentrare su Carnate, il lavoro è ancora lungo.
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Re: modulo stazione
Questa è solo una proposta da valutare con voi.
In ferrovia esistono stazioni e fermate.
La fermata è un posto di servizio adibito al transito dei treni e al carico/scarico di passeggeri o merci.
Una stazione è come una fermata, ma ha almeno uno o più deviatoi che consentono anche la manovra dei treni.
Entrambe sono regolamentate da due tipi di segnali da e verso la piena linea chiamati protezione e partenza (segnali alti per itinerari).
Il segnale di protezione è posto sempre prima di una stazione/fermata e indica al macchinista se lo stazionamento (banchina) è libero o occupato da un treno.
Il segnale di partenza è posto dopo lo stazionamento e indica al macchinista se la piena linea fino al primo segnale di blocco è libera o meno.
La gestione dei segnali in stazione/fermata, cioè del traffico ferroviario, può essere di due tipi; manuale tramite Capostazione o automatica tramite automatismi.
Tra una stazione/fermata e l'altra, c'è la piena linea che è gestita dal Blocco Elettrico Automatico.
Questo sistema è definito come Regime di Circolazione in grado di garantire in tutta sicurezza il corretto distanziamento dei treni.
Esistono diversi regimi di circolazione in base alle caratteristiche della linea. Per citarne alcuni; Binario Unico, Blocco Fisso, Blocco Mobile ecc.
Nel nostro caso, il Blocco Elettrico Automatico è sufficiente per gestire il traffico ferroviario, che è quello proposto con le centraline a relè.
Tradotto vuol dire che nella piena linea, i treni saranno distanziati in modo automatico attraverso il Blocco Elettrico. Le fermate potranno essere controllate a scelta in modo automatico (blocco elettrico) o manuale, in quanto sono un po' come delle appendici della piena linea.
Le stazioni coi deviatoi andranno gestite in manuale, inserendo dei sezionamenti posti nei punti strategici del tracciato che verranno comandati da semplici deviatori a levetta o pulsanti.
Indipendentemente dal tracciato che ne verrà fuori, se rispettiamo queste regole basilari, riusciremo ad ottenere stazioni efficienti e in grado di gestire il traffico ferroviario sul modulare.
Un aspetto che rompe un po', è che nei nostri impianti analogici, i treni sono alimentati collegando i poli positivo e negaivo del trasformatore sulle rotaie e a differenza del reale possono andare in conflitto. Questo vale anche se utilizziamo la linea aerea. Mi spiego meglio; un modulare ha sempre due linee indipendenti (pari e dispari) che prima o poi dovranno essere chiuse tramite un anello di ritorno o una stazione di testa. E qui sorge il problema che è stato già discusso sul forum. Cioè evitare il corto-circuito.
Fino a quando non si inseriscono deviatoi tra il binario pari e quello dispari (deviate), tutto fila liscio.
Ma nel momento che intendiamo inserire un deviatoio, ecco che compare il conflitto e la linea va in corto.
E' in sostanza il classico problema della racchetta.
A questo punto le soluzioni sono due; non inseriamo i deviatoi e non utilizziamo il concetto di deviata, o li inseriamo prevedendo dei sezionamenti per isolare tra loro le linee senza preoccuparci più di tanto.
In qualsiasi caso non possiamo fare manovre di deviata e dovremo rassegnarci a far circolare i treni solo sulle due linee.
Oppure, utilizziamo un trasformatore aggiuntivo nelle stazioni per effettuare le manovre in deviata e che alimenta separatamente i tratti di linea che andrebbero in conflitto con il resto del tracciato.
Ho preparato uno schema sinottico di una stazione con binario di precedenza promiscuo per affrontare il problema.
Nel disegno, il binario centrale andrebbe isolato con scarpette in plastica e alimentato con un trasformatore aggiuntivo. Questa stazione, esiste al vero tra Loreto e Pasteur nella Metropolitana 1 di Milano e risulta molto utile per ricoverare un treno dopo un grave guasto.
Comunque è solo un esempio, non molto elegante se vogliamo, ma che consente di evidenziare il problema del corto circuito citato sopra.
Stazione con binario di precedenza promiscuo:
23,67 KB
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Re: modulo stazione
fortunatamente siamo nelle tue mani !!!
Mi sembra che l'ipotesi con trasformatore aggiuntivo nelle stazioni sia la soluzione per l'indipendenza delle manovre
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Re: modulo stazione
rbk250 ha scritto:
Bene Edgardo,
fortunatamente siamo nelle tue mani !!!
Mi sembra che l'ipotesi con trasformatore aggiuntivo nelle stazioni sia la soluzione per l'indipendenza delle manovre
E' una soluzione, ma non l'unica. L'importante è usare le scarpette isolanti in quei tratti di linea che sono possibili fonti di cortocircuiti.
Ciao
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Re: modulo stazione
Non è escluso che in futuro si possa pensare di realizzarlo insieme il modulo della stazione.
Ma è ancora presto per decidere...
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Re: modulo stazione
Andrea ha scritto:
Grazie Edgardo per la dettagliata descrizione.
Non è escluso che in futuro si possa pensare di realizzarlo insieme il modulo della stazione.
Ma è ancora presto per decidere...
L'esempio del binario di pecedenza promiscuo è già una stazione.
L'ho citata solo per parlare del problema del cortocircuito che ci sarà sempre nel momento in cui inseriamo delle deviate. In gergo tecnico, arrivi o partenze in non corretto tracciato.
Secondo me, possiamo anche decidere da subito come fare una stazione, tenendo presente molto bene questo aspetto per regolarci di conseguenza.
Dici bene, sono scelte molto delicate e che richiedono un po' di attenzione e tempo
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Re: modulo stazione
vi sono due topic modulo stazione (ah si, uno è per la stazione principale e l'altro per la secondaria.... )