Condotta passante che tragedia!!!
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- schunt
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Condotta passante che tragedia!!!
Se uno riflette ed esamina le ragioni che hanno portato all'installazione di questo condotta, non esiste nessuna convenienza pratica, poiche' la spesa di progetto, di ingegnerizzazione, di realizzazione, e' nettamente superiore ad un decoder per il comando dei fari, per l'illuminazione delle carrozze, sarebbero sufficienti le prese per ogni una.
Sarebbe altresi' economicamente conveniente, realizzare una semplice condotta a due fili, equipaggiando il convoglio di ganci magnetici che assicurano anche la continuita' elettrica.
Addirittura la rivista Tutto Treno nel recensire l'ETR 450 a 9 pezzi, per effettuare agevolmente l'aggancio e sgancio dei rotabili, suggerisce l'opportunita' di stendere su di un fianco tutti i rotabili !
Proprio per questa complicazione io ho desistito dall'acquisto del TEE breda, dell'ETR 610, e di tanti altri convogli, poiche' sul mio plastico, non dispongo di un binario libero di lunghezza adeguata per compiere l'operazione di assemblaggio.
Tutto questo lo confronto con la semplicita' di aggancio dei precedenti elettrotreni ETR 460, 470, 220, che non avevano tale complicazione, e se come e' stato necessario, li ho equpaggiati con i ganci magnetici con la continuita' elettrica di soli due conduttori, che sono piu' che sufficienti.
Non accetto di spendere dei tanti soldi e subito modificare il modello che dopo quel trattamento, in un futuro e di fatto invendibile.
Ecco perche' lo lascio nel negozio, ma vorrei che certe teste che quando pensano fanno rumore, con un briciolo di buon senso ragionassero........ ma ormai e' una chimera.!
- marioscd
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Inoltre la condotta elettrica passante (mi riferisco principalmente a quella delle prese corrente in analogico) ha un altro grosso difetto... fa saltare i blocchi automatici sui plastici modulari (quelli con sensore di assorbimento come il nostro).
Credo che il gancio magnetico con conduttore bipolare disinseribile dovrebbe davvero essere auspicabile...
ciao
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
marioscd ha scritto:
sono sempre stato molto perplesso (è un eufemismo!!) anche io sul proliferare della condotta passante elettrica dei modelli articolati. Fino a due casse (come il TEE Breda e qualche automotrice accoppiata) posso capirlo e sopportarlo (dopotutto si tratta solo di un punto di giunzione e, sebbene con qualche "santo", l'aggancio e lo sgancio sono gestibili), ma per convogli lunghi come gli ETR vari la faccenda diventa decisamente ingestibile o quasi.
Inoltre la condotta elettrica passante (mi riferisco principalmente a quella delle prese corrente in analogico) ha un altro grosso difetto... fa saltare i blocchi automatici sui plastici modulari (quelli con sensore di assorbimento come il nostro).
Credo che il gancio magnetico con conduttore bipolare disinseribile dovrebbe davvero essere auspicabile...
ciao
SANTE PAROLE....con tutto il tempo che ci ho passato sopra e il discreto numero di neuroni bruciati per ottimizzarlo
- schunt
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Le tue affermazioni avvalorano la tesi che in italia c'e' il rifiuto categorico delle cose semplici, per cui prevale l'applicazione dell' UCAS ( Ufficio Complicazioni Affari Semplici ), per cui i seguaci di questa dottrina, si fanno in quattro per complicare la vita al prossimo, e lo mettono in atto in tutti i settori !
Specialmente in questo momento c'e' la tendenza ad omologare ogni scelta individuale, tanto per citare un esempio la raccolta differenziata dei rifiuti, che l'azienda operante nella mia cittadina, ha redatto un rifiutario con 98 voci, fa il ritiro dell'immondizia selezionata per materiali in ben quattro contenitori, la ritira cosi' selezionata un giorno alla settimana, poi la riversa in un mucchio in comune, passandola in una macchina selezionatrice; valeva la pena di evitarci questa rottura?....... di fatto doveva risultare che veniva effettuata la raccolta differenziata ! ( cio' ha consentito di assumere un esercito di tecnici adetti ben pagati...... amici degli amici )
Quindi non si capisce perche' si continua a percorrere la strada della condotta passante " complicata" quando l'installazione della stessa rappresenta un aggravio dei costi di produzione, e bada bene, sembra che siano tutte d'accordo, perche' il gancio a connettore non e' corredato dell'innesto per una facile sostituzione ! ( a me sembra un boicotaggio !!!!! )
Il tempo e' galant'uomo .
- Fabrizio
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Dal punto di vista elettrico, per l'uso che ne faccio io e per il mio plastico (senza blocchi) è un bene, poiché c'è il vantaggio del passo elettrico lungo e dei tanti punti di contatto. Però ogni volta che c'è da comporre e scomporre il treno è un problema e dopo c'è sempre qualcosa che non funziona.
Invece, con l'uso del gancio magnetico con condotta bipolare, si hanno i vantaggi del passo elettrico lungo e dei tanti punti di contatto eliminando gli inconvenienti dei connettori (che funzionano solo la prima volta che li colleghi e poi si spaccano ). Non sono esperto di decoder, ma effettivamente credo che usando la condotta elettrica passante bipolare con ganci magnetici e inserendo un decoder su ogni carrozza, si risolverebbe tutto. Sarebbe possibile implementare sul decoder una funzione captazione solo da locomotiva di testa/captazione da tutte le carrozze? Non credo sia impossibile.... magari al posto dello scintillio del pantografo, del pantografo che capta dalla catenaria o dei respingenti molleggiati si potrebbe fare .
Penso inoltre ai grossi vantaggi in termini di versatilità (collegamento anche di carrozze diverse) che si potrebbero avere se questa cosa divenisse uno standard.
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
L''uso dei magneti per realizzare un accoppiatore mi venne in mente proprio per risolvere l'annoso problema della captazione in maniera semplice.
Il progetto è stato, mio malgrado, portato avanti da altri ma sono comunque felice che stia pian pian prendendo piede fra i fermodellisti.
Sicuramente il binomio "condotta passante + logica a bordo" può avere gli stessi costi di una condotta multipolare, ma un funzionamento più semplice ed efficiente.
Questo è lo standard che ho adottato per tutti i miei rotabili e ne sono pienamente soddisfatto.
Non escludo che il progetto possa avere evoluzioni presso altri produttori ed in questo senso un nuovo marchio sta valutando di proporre modelli commerciali elaborati
per la condotta passante, con illuminazione ed altri controlli, nonchè kit completi per l'elaborazione casalinga.
Restate sintonizzati
- Docdelburg
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
A fronte di queste problematiche reali, qualche testa quadra nel fermodellismo, continua a perseverare !!!!!!!
Ma perche' non dotano i cinematismi gli attacchi a baionetta, affinche' sia possibile la sostituzione del gancio ?
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
schunt ha scritto:
A rifletterci bene, le FS con l'estensione delle composizioni navetta, ha emesso ordini di servizio che limitano la frequente composizione e scomposizione dei treni con telecomando, stanno studiando altri sistemi ridondanti, ad esempio il 13 poli TCN ( gia' in uso su diversi locomotori ) perche' il telecomando a 78 poli ( a volte moltiplicato per 2 ) e' fonte di continui grattacapi.
A fronte di queste problematiche reali, qualche testa quadra nel fermodellismo, continua a perseverare !!!!!!!
Ma perche' non dotano i cinematismi gli attacchi a baionetta, affinche' sia possibile la sostituzione del gancio ?
Perchè in genere usano connettori standard tipo JST o similari che mal sopportano il maneggiamento. tali connettori vengono inglobati in un gancio dal quale escono 4 o più fili di sezione minima. La sostituzione non è banale, quindi si assume che il modellista si rivolga al proprio rivenditore per la riparazione.
Da quanto ho desunto dalle mie frequentazioni con alcuni produttori, gli stessi sembrano poco inclini a ridondare le "logiche" (leggasi decoder), credo a causa dei costi. Teniamo presente che il problema della condotta è rilevante solo per i convogli che prevedano fanali su entrambe le estremità, l'illuminazione interna è un gadget attuale, peraltro presente solo in poche produzioni.
Altro è il problema del superamento dei blocchi; prendendo ad esempio un elettrotreno con unità motrice periferica, la condotta viene utilizzata per determinare se la tensione verrà prelevata da questa o dalla unità folle.
In sintesi le problematiche da affrontare quando si progetta un modello di questo tipo sono tante quanti sono i sistemi utilizzati dai modellisti per il controllo:
Analogico classico con sezioni in prossimità delle radici
Analogico con sezioni estreme e centrali
Digitale con sezioni classiche
Digitale con sezioni ABC
Digitale con controllo software
Per me che sono digitalista talebano il problema non si pone, quindi propongo unilateralmente che tutti i sistemi non digitali assoluti vengano banditi....
Cerchiamo di facilitare il lavoro dei costruttori
Scherzi a parte...è chiaro che non può esistere una soluzione che accontenti tutti e per il progettista accontentare tutti è una metà troppo ardua.
Questo lo affermo a ragion veduta: sono da tempo coinvolto un progetto "trasversale", che cerca di accontentare tutti, e quando sembra che si sia raggiunto l'obiettivo, esce fuori una eccezione, un dettaglio sfuggito che costringe a rivedere una o più parti del progetto.
saluti a tutti, both analog and digital guys
- marioscd
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
ciao
- schunt
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Alla fine degli anni 50 la Rivarossi commercializzo' il segnale ad una vela ed unitamente quel bel rele' bistabile a due vie, molto robusto, pubblicando il famoso manuale dei circuiti nel quale oltre al comando dei primi scambi elettromagnetici, forniva lo schema di collegamento del segnale al rele' - specificando i vari binari speciali - affinche' si potesse realizzare la funzione molto "giocattolesca", del trenino che si fermava automaticamente prima del segnale rosso..
Questa deprecabile evento e' rimasto nell'immaginario infantile, per cui tutt'oggi condiziona le abitudini di molti, anche se questi, optano per il comando DCC dei modelli, accavallando circuiti di ogni sorta, senza rendersi conto che esistano strade piu' semplici da percorrere.
Originariamente il manuale prevedeva sezionamenti di lunghezza limitata, anche perche' a quell'epoca non esistevano convogli reversibili, ne tanto meno elettrotreni lunghi, per cui valeva la pena della piccola sezione isolata in prossimita' del segnale affinche il treno potesse entrare il stazione per tutta la lunghezza fermandosi al segnale rosso.
Con il DCC questa funzione la si puo' ottenere lavorando con il software, e l'esperienza ha insegnato che i sezionamenti di binario, qualora controllati dai circuiti di presenza - "terminologia li chiama circuiti di occupazione" er' meglio che siano di lunghezza adeguata a contenere un convoglio.
Allo stato attuale, specialmente nei tratti in piena linea, non esiste piu' l'arresto categorico del treno al segnbale rosso, perche' trascorsi tre minuti, il macchinista ha l'obbligo di rimettersi in movimento con marcia a vista, per cui anche le aziende, dovrebbero adeguarsi a certi canoni, e se lo facessero, si accorgerebbero dell'inutilita' della condotta cosi' come tale.
Io ho perso un conoscente, perche' dopo aver speso 9.000.000 €uro per digitalizzare il suo plastico, essendo una persona molto approssimativa, distruggeva i propri convogli per scontri, nell'intento di realizzare il movimento automatico della circolazione sul suo plastico: gli dissi che se andava alla stazione centrale poteva vedere lo stesso movimento senza aggravio di spesa!!!
Per seguire la teoria evolutiva di Giulio, sarebbe opportuno e necessario che da parte delle aziende ci fosse un briciolo di collaborazione fra chi conosce il modellismo ferroviario e chi progetta, perche' non tutti comprano, digitalizzano e ripongono in vetrina, ed e invece questo, che sicuramente le infastidisce.
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
ci metto uno di quelli che mi piaceva di più
- Andreacaimano656
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Ciao
Andrea
- marioscd
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
L'automatismo, in ogni caso, ha senso nei plastici passerella da manifestazioni, per il resto nemmeno io mi sognerei mai di inventarmi un esercizio automatico sul mio plastico casalingo (se l'avessi...!)
ciao
- roy67
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Al vero, per fermare un treno davanti ad un segnale, hanno lavorato circa 5 persone (ricordiamo di sistema di blocco "Cardani"). In un plastico, se il convoglio si ferma da se.. Dov'è il divertimento?
Ecco perché nel mio plastico l'unico automatismo è nella stazione nascosta. Solo perché di difficile controllo a vista. Ma tutto il resto è manuale, con comando dei convogli in DCC. Sono io che decido l'itinerario, apro i segnali e giro la manopola. Se lo facesse un PC... si divertirebbe lui, non io.
Per quanto riguarda la condotta passante. E' vero che è molto difficile accontentare tutti, per ognuno che utilizza un sistema diverso sul suo plastico. Ma, come detto già da altri, una condotta bipolare sui ganci magnetici (Almrose) o a contatto elettrico (Roco), che porta l'alimentazione a tutto il convoglio, è la soluzione più semplice e meno dispendiosa per tutti.
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
forse mi sono spiegato male.
Per me è inguardabile un treno che si ferma "di botto" ad un segnale rosso. Non certo il treno che, simulando la realtà, approccia il segnale alla giusta velocità e si ferma dolcemente.
Che questo avvenga in maniera automatica o manuale dipende dal gusto del modellista. Io preferisco divertirmi con gli automatismi, cosa che sembra graditissima ai visitatori, piccoli o grandi.
Se dovessi gestire manualmente il traffico cadenzato che ho strutturato sul mio plastico non mi basterebbero 4 mani e otto occhi. Già il controllo del traffico risulta impegnativo, nonostante gli automatismi siano efficienti può succedere che un treno sia in ritardo!! Ripeto...sono un DTA (digitalista talebano assoluto).
Leggendo sopra mi è caduto l'occhio su questa affermazione di Enzo
"Con il DCC questa funzione la si puo' ottenere lavorando con il software, e l'esperienza ha insegnato che i sezionamenti di binario, qualora controllati dai circuiti di presenza - "terminologia li chiama circuiti di occupazione" e' meglio che siano di lunghezza adeguata a contenere un convoglio"
Ciò è vero...ma anche no. Proprio per il fatto che si utilizzano, chiamiamoli in maniera corretta, anche perchè il funzionamento è molto simile a quello reale, i "circuiti di occupazione", le lunghezze delle tratte sono ininfluenti sul controllo della marcia. Rilevata l'occupazione di binario, il software determina l'azione che la motrice deve compiere, che sia essa in testa o in coda. La rilevazione potrebbe essere anche prima dell'entrata in stazione e la motrice potrebbe fermarsi 3 metri più avanti. Nel mio plastico in stazione ho disposto 3 "circuiti di binario" per binario. Questi vengono usati in maniera differente per ogni tupla motrice/itinerario.
In questo modo l'unica cosa che conta è che il convoglio si inscriva nel binario e non occupi i deviatoi, o meglio non superi le traverse limite. I 3 circuiti di binario agevolano le fermate nei punti prestabiliti e sono così precisi che sono stato in grado di associare suoni esterni di frenata sincronizzati.
Ma avrei potuto fare le stessa cosa utilizzando il circuito di binario posto prima di una delle radici della stazione.
Sarò stato chiaro?....boh....ci ho provato
- roy67
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Ma il concetto di modellismo è molto individuale. Vedere un treno che si ferma gradualmente, come nella realtà, non è naturale.
Questo è il mio personalissimo punto di vista, e non vuole essere una critica al sistema.
Al vero c'è stato un DM che ha messo a via impedita un segnale. Un macchinista l'ha visto ed ha attivato la frenata.
Il gioco è fare il DM ed il macchinista. Se lo demandi ad una centrale od un Pc.. giocano loro e tu stai a guardare. Come ha detto Enzo, vai in stazione centrale e vedi i treni muoversi da soli.
Ripeto. E' il mio personale punto di vista relativamente al fermodellismo, come lo voglio godere io.
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
esistono alberi commerciali, ma molti li autocostruiscono.
esistono fabbricati comemrciali, ma molti li autocostruiscono.
esistono rotabili commerciali, ma molti li autocostruiscono.
esistono segnali commerciali, ma molti li autocostruiscono.
esistono circuiti elettronici commerciali, ma molti li autocostruiscono.
non vedo il perchè non si possa voler realizzare una circolazione (o delle manovre) automatiche. Come chi costruisce l'alberello o il segnale ferroviario, per il puro gusto di farlo (e si, magari pure per risparmiare o addirittura per tirar su qualche euro...), c'è chi trae soddisfazione nel realizzare la parte "invisibile" del plastico, la programmazione di un PIC, o un programma per Arduino, o semplicemente dei relè e delle matrici di diodi per rendere il tutto "hands-less" Il bello del modellismo è quello... chi sceglie di realizzare anche il più piccolo dei dettagli, chi invecchia tutto ciò che ha, o chi preferisce avere i modelli intonsi... Il mondo è bello perchè vario [:o)]
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- roy67
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
giulio barberini ha scritto:
STOP
forse mi sono spiegato male.
Per me è inguardabile un treno che si ferma "di botto" ad un segnale rosso. Non certo il treno che, simulando la realtà, approccia il segnale alla giusta velocità e si ferma dolcemente.
Che questo avvenga in maniera automatica o manuale dipende dal gusto del modellista. Io preferisco divertirmi con gli automatismi, cosa che sembra graditissima ai visitatori, piccoli o grandi.
Se dovessi gestire manualmente il traffico cadenzato che ho strutturato sul mio plastico non mi basterebbero 4 mani e otto occhi. Già il controllo del traffico risulta impegnativo, nonostante gli automatismi siano efficienti può succedere che un treno sia in ritardo!! Ripeto...sono un DTA (digitalista talebano assoluto).
Leggendo sopra mi è caduto l'occhio su questa affermazione di Enzo
"Con il DCC questa funzione la si puo' ottenere lavorando con il software, e l'esperienza ha insegnato che i sezionamenti di binario, qualora controllati dai circuiti di presenza - "terminologia li chiama circuiti di occupazione" e' meglio che siano di lunghezza adeguata a contenere un convoglio"
Ciò è vero...ma anche no. Proprio per il fatto che si utilizzano, chiamiamoli in maniera corretta, anche perchè il funzionamento è molto simile a quello reale, i "circuiti di occupazione", le lunghezze delle tratte sono ininfluenti sul controllo della marcia. Rilevata l'occupazione di binario, il software determina l'azione che la motrice deve compiere, che sia essa in testa o in coda. La rilevazione potrebbe essere anche prima dell'entrata in stazione e la motrice potrebbe fermarsi 3 metri più avanti. Nel mio plastico in stazione ho disposto 3 "circuiti di binario" per binario. Questi vengono usati in maniera differente per ogni tupla motrice/itinerario.
In questo modo l'unica cosa che conta è che il convoglio si inscriva nel binario e non occupi i deviatoi, o meglio non superi le traverse limite. I 3 circuiti di binario agevolano le fermate nei punti prestabiliti e sono così precisi che sono stato in grado di associare suoni esterni di frenata sincronizzati.
Ma avrei potuto fare le stessa cosa utilizzando il circuito di binario posto prima di una delle radici della stazione.
Sarò stato chiaro?....boh....ci ho provato
ciao giulio,
ho da qualche giorno pubblicato il mio progetto in traincontroller del mio plastico modificato (con intellibox 1 interfacciata al pc). Ho previsto delle sezioni di blocco lunghe un pò più del treno più lungo che avrò (tranne in stazione di testa dove avrò il frecciarossa che impegnerà due sezioni contemporaneamente sul binario di sosta). Ho visto che è predisposto per il blocco automatico muovendo semplicemente dei pin sulla loco motorizzata.
Ti chiedo se secondo te posso avere dei problemi anche con altri treni del genere con condotta passante.
Per quanto riguarda i ganci magnetici almrose, li ho provati sulla e402B Frecciabianca ma ho notato che in curva mi deraglia tutto visto che ho la sovraelevazione. Posso far qualcosa? a parte questo sono fantastici e mi complimento per l'idea.
Grazie
p.s. Ciao a tutti ragazzi, dopo un pò sono riapparso.
Ciao
Davide
- giulio barberini
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
certo, una sezione sola per binario complica un pò gli automatismi e li rende meno precisi. Anche al vero, credo, (schunt semmai mi correggerà) i Cdb sono più di uno per binario di sosta. Visto che la rilevazione di presenza ha qualche affinità con i cdb, suggerirei di utilizzare quella logica.
Per quanto riguarda gli accoppiatori magnetici, non ho mai riscontrato alcun problema, nè sui flessi, nè sui raccordi con paraboliche. Probabilmente il passaggio da rettilineo a curva è un pò troppo repentino sul tuo plastico. Certamente l'accoppiatore è abbastanza rigido e non offre quella minima torsione assiale che hanno altri ganci.
Questo mi fa però venire in mente un'altra idea....che questa volta terrò strettamente per me, visto come è andata con i ganci magnetici
- magin81
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Re: Condotta passante che tragedia!!!
Probabilmente hai ragione tu per quanto riguarda il passaggio rettilineo-curva o forse anche che i timoni di allontanamento acme sono molto rigidi e non consentono nessun gioco (infatti le barre di accoppiamento in dotazione del frecciabianca ho dovuto toglierle per disperazione).
Anche io ho avuto qualche idea in merito ai ganci, chissà se riesco ad attuarla.
Ciao
Davide