Viste le mie origini siciliane ed in particolare della Sicilia con forti eredità greche, da quando ho iniziato a costruire il plastico in garage, mi rigirava in mente la voglia di riprodurre un teatro greco, che è forse il simbolo più chiaro e riconosciuto dell'antica cultura della Magna Grecia. Finalmente ho messo mano all'opera e adesso provo a descriverne il procedimento. Il primo passo è stato cercare il modello adeguato ad una riduzione in scala 1:87 e la scelta è stata dettata dalle mie personali conoscenze dei teatri esistenti in Sicilia. Il modello ideale sarebbe stato il Teatro Greco di Siracusa, ma in H0 il suo diametro sarebbe stato di circa 90 cm. troppi anche per plastici abbondanti. Il mio plastico ha uno sviluppo ad L, lungo quasi 6 metri, ma largo 80 e con due testate da 1 metro. Capite bene che il modello siracusano non poteva far per me. Invece il piccolo Teatro Greco di Palazzolo Acreide, nella stessa provincia, mi è sembrato delle dimensioni giuste: diametro 36,60 m., 12 gradini alti 27 cm. e larghi 74, divisi in 9 settori. Il tutto, tradotto in H0, significa 42,5 cm. di diametro, 23 di profondità compreso il muretto perimetrale, 4 cm. l'altezza dall'orchestra (lo spazio degli spettacoli) all'ultimo gradino.
Il secondo passo è stata la scelta del materiale che permettesse un taglio facile, visto il grande numero di gradini a scalare, e che di per sé avesse l'aspetto, una volta dipinto, simile a quello del calcare di cui sono fatti i teatri greci, nonché la possibilità di modellarlo in modo da riprodurre l'irregolarità della pietra antica. Mi è sembrato che una lastra spessa 2 cm. di polistirene espanso avesse queste caratteristiche, unite ad una buona robustezza. E dunque all'opera!
Terzo
passo. In base alle misure, ho tagliato due lastre di polistirene ed ho
cominciato a lavorarle separatamente, benché dovessero andare sovrapposte,
pensando che così sarebbe stato più agevole operare i tagli.
Quarto
passo. Adesso il problema è stato quello di suddividere i gradini in 9
settori, calcolando la corda di circonferenza necessaria. Ho trovato il metodo
su Internet, si procede così:
Spiegazione oscura? Meglio allora che cerchiate su Google! Sesto passo: stesura del colore, la parte meno impegnativa e più rilassante! Dopo la prima mano di verde-grigio-giallo, quando ancora non era asciutta ho passato del verde pino distribuendo con le dita in modo da creare sfumatura simil muschio sulla pietra.
Carenza di spazi mi impediscono di realizzare tutto il resto che è visibile nella foto dell'originale. Mi pare comunque che il risultato non sia male e per arricchire la scena ho anche aggiunto dei ruderi e dei personaggi...
Ed ecco la mia realizzazione, collocata nel suo posto naturale, il mio plastico! Naturalmente, in questo fotomontaggio, non potevano mancare mare ed Etna...
Grazie per la vostra attenzione.
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