L'introduzione dei carri ferroviari è precedente all'invenzione della locomotiva: ben prima dell'invenzione della trazione a vapore per il lavoro di miniera erano usati rudimentali carri a cassone, trainati da muli su binari a scartamento ridotto. I primi veri carri ferroviari italiani furono costruiti nel 1856: erano interamente in legno ed erano costruiti in proprio dalle varie compagnie che li impiegavano. Vedremo ora come è stato invecchiato un carro a tramoggia. Tale tipologia di carro, consente il carico di merci sfuse dall'alto e il loro scarico tramite ribaltamento laterale del vagone stesso. Viene utilizzato per il trasporto di materie prime come ad esempio il carbone, i minerali o il pietrisco. Ecco il nostro carro originale. Si tratta di un modellino in scala 1:160 (scala N) che ha all'incirca una quarantina d'anni. Bello ma sicuramente poco realistico, occorre intervenire drasticamente...
Dividiamo le due parti per poter lavorare meglio e con un maggior livello di dettaglio.
Tramite una vernice acrilica spray "nebulizziamo" le due componenti separatamente e ad una distanza di circa 30-40 cm.
Utilizziamo una "scaglia" di polistirolo ad alta densità (ma va bene anche del normale polistirolo), e ritagliamolo della misura adeguata a riempire il carro.
Una volta incollato il polistirolo, "carichiamo" il nostro carro con il materiale che ci piace di più (in questo caso del pietrisco ricavata da del comune ballast).
Incolliamo quindi il pietrisco con una miscela di acqua e vinavil al 50%. L'effetto visivo della colla scomparirà ad asciugatura ultimata.
Ed ecco l'effetto finale. Il carro tramoggia trova ospitalità in una sede opportuna... una vecchia miniera di carbone!
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