"Il ponte della Grazia" - Luca -
Lombardia

Ciao
a tutti, mi chiamo Luca, vivo e lavoro a Cremona pur essendo calabrese di Tropea!!!
Per
anni, durante tutto il periodo della mia giovinezza fino al termine dei miei
studi liceali, ho percorso la strada provinciale che collega il paesino di
Parghelia con la cittadina di Tropea, nota località turistica situata lungo il
tratto di costa tirrenica della Calabria conosciuta con il nome caratteristico
di “Costa degli Dei”...
Nonostante la breve distanza che separa i due
centri abitati, appena tre chilometri, l’orografia del territorio è
caratterizzata da una serie di colline separate tra loro da piccole e strette
vallate piuttosto profonde, ognuna di esse caratterizzata da una successione di
ponti ferroviari realizzati tra gli anni 1885 e 1895, durante la costruzione
della linea ferroviaria Eccellente – Rosarno via Tropea.
Con l’esecuzione di questo diorama ho voluto
riprodurre il tratto di linea, a mio avviso, più caratteristico e più attraente
dal punto di vista paesaggistico; il ponte sul torrente La Grazia.
Il diorama è in scala HO, misura 125 cm x 120 cm e durante le fasi di
realizzazione è stato suddiviso in due moduli da 125 cm x 60 cm, permettendo
così una lavorazione più agevole nei punti più impervi da raggiungere con gli
utensili e una più razionale occupazione dello spazio nel garage di casa mia.
Sia il ponte ferroviario che quello stradale sono stati realizzati con dei
fogli di polistirolo ad alta densità, utilizzati come materiale da coibentazione
nell’edilizia, sagomati tramite un seghetto a filo caldo.

L’incisione delle pietre è stata eseguita con una normalissima penna a sfera
BIC.

L’impalcato dei ponti è stato ottenuto con dei listelli di legno di adeguata
misura su cui successivamente sono state incise le basole di pietra ed inserite
le ringhiere di ferro su quello ferroviario e in mattonato su quello stradale;
al termine di questi lavori ogni impalcato è stato incollato al rispettivo
ponte.
Prima di procedere alla verniciatura ho preferito assemblare i tre pilastri
centrali e le due spalle laterali del ponte ferroviario, in modo tale da poter
effettuare la stuccatura dei punti di giunzione e della parte inferiore degli
archi.

Per la scelta dei colori con cui imitare la pietra mi sono affidato alla sola
vista procedendo a tentativi; per la colorazione di base ho utilizzato un Grigio
Chiaro acrilico della Maimeri, opportunamente diluito e spruzzato ad aerografo a
bassa pressione, ad asciugatura avvenuta ho effettuato ripetuti lavaggi con del
Grigio Azzurro fino ad ottenere l’effetto voluto.
La
sporcatura di entrambi i ponti e le macchie di scolo dell’acqua piovana sono
state effettuate con diverse miscele di polveri sparse a pennello. Nelle due
foto successive, potete notare il particolare di uno dei piloni del ponte
stradale durante la realizzazione e, successivamente, lo stesso pilone alla fine
delle lavorazioni e della sporcatura.


La parte
di lavoro maggiormente complicata è stata la realizzazione dell’ambientazione e
della vegetazione. Ecco le prove
di posizionamento dei ponti sui moduli di base.

I rilevi
collinari e l’alveo del torrente sono stati riprodotti con il classico metodo
della cartapesta sorretta da una struttura realizzata con della zanzariera
appositamente modellata secondo la conformazione reale.

Ecco il diorama al
termine dei lavori di creazione della carta pesta.

Atteso che
il tutto s’indurisse, ho cosparso l’intera superficie con diversi passaggi di
erba fine color giallo scuro della Heki e in determinati punti, in base alla
collocazione reale, ho ricreato delle zone d’erba verde ed i campi coltivati,
tra l’altro in primo piano ho riprodotto anche un caratteristico campo coltivato
con la famosa cipolla rossa di Tropea, interamente realizzato con del caffè!
Qui vedete
il particolare di una pianta di fico d’india e di un’agave autocostruite durante
la creazione.

La
classica roccia sedimentaria che caratterizza gran parte dei rilievi della zona,
ove visibile, è stata riprodotta utilizzando la corteccia d’albero che si usa in
giardinaggio, opportunamente dimensionata e colorata.
Gli
arbusti sono in gran parte di provenienza commerciale, Woodland Scenic, Noch ed
Heki, per gli ulivi ho utilizzato quelli prodotti da Krea, invece tutta la
vegetazione con cui ho imitato la classica macchia mediterranea è stata
autocostruita utilizzando in gran parte materiale vegetale; mi riferisco alle
centinaia di piante di fico d’india o di agave che ho dovuto realizzare con un
lavoro certosino, oppure ai numerosi cespugli ricreati con del filtro per cappe
pitturato e cosparso di granella d’origano finemente tritata, trucco appreso dal
mio amico Davide, anch’esso valente modellista ferroviario.
Ecco un
primo piano dei cespugli di macchia mediterranea realizzati con il filtro per
cappe e l'origano finemente tritato.

La
palificazione di tipo M è di Il Treno – Modellismo d’Autore, invece la catenaria
è stata realizzata da me in quanto le campate sono state posizionate come quelle
vere pertanto senza alcun riscontro o paragone in campo modellistico.

Il binario
è un flessibile della Tillig già predisposto per l’alimentazione, in previsione
di connetterlo al plastico della "Stazione di Tropea" realizzato dal Gruppo
Fermodellistico Tropeano.
Nella foto
seguente, vista d’effetto per il 428 Rivarossi al traino di un convoglio
regionale ambientabile negli anni ’80.

I veicoli presenti nel diorama sono tutti
dell’assortimento Busch invece i personaggi e gli animali sono della Preiser,
Mertens e Noch, così come il grande albero di tiglio presente, come al vero,
vicino al pilastro centrale del ponte.
Ed ecco due scene bucoliche,
riprese ad altezza occhi. Si noti la raffinata opera d’invecchiamento ed il
ricercato effetto di degrado sull’arco dovuto alla centenaria esposizione agli
agenti atmosferici...


Nei due scatti successivi, vediamo
i primi piani dell’incrocio dove la strada diretta al mare si divide da quella
diretta in paese.

I cartelli sono stati posizionati
come quelli veri, così come i lampioni. Per riprodurre i cartelli ho effettuato
delle fotografie di quelli veri e successivamente, con il mio PC, li ho
ridimensionati in scala e stampati ottenendo un risultato più che soddisfacente.

Per imitare l’acqua del torrente
ho utilizzato del silicone trasparente modellato con un guanto imbevuto di
alcool.

Questi sono i punti salienti della
realizzazione di quest’opera che mi ha impegnato circa per due anni e mezzo, di
cui quasi sei mesi solo per le rilevazioni sul posto e per le centinaia di
fotografie, effettuate in diverse occasioni, che mi hanno permesso di riprodurre
fedelmente la vegetazione e le giuste proporzioni rispetto al vero. Il tutto aggravato dalla
lontananza perché, per esigenze lavorative, da 15 anni risiedo al Nord Italia.
In realtà ciò che maggiormente ha influito sulla mia decisione d’intraprendere
questa realizzazione è stato il riscoprire una vecchia fotografia del grande
fotografo ferroviario Hansjurg Rohrer scattata nel
1985 al "fatidico ponte" e pubblicata da Mondo Ferroviario sul N° 106-95 nei
fascicoli "Binari d’Italia", dalle cui pagine si possono ammirare degli scorci
fantastici del nostro Paese e delle nostre amate ferrovie.
A sinistra la foto del Ponte della Grazia
ripreso da Hansjurg Rohrer a Parghelia il 14/07/1985. Sulla destra la foto del Diorama ripreso con
la stessa angolazione di quella reale.
A sinistra E483.002 RT in transito sul ponte,
ripresa a Parghelia il 28/02/2009 - foto L. Berardocco. A destra stessa ambientazione per il diorama
su cui fa bella mostra di se la E483 di ACME al traino di un merci
intermodale composto da pianali Rivarossi e OsKar.
Desidero ringraziare il mio carissimo amico Emiliano Maldini per la pazienza
con cui mi ha assistito durante le riprese fotografiche, dimostrando qualità
acrobatiche eccelse; inoltre mio fratello Francesco Berardocco per i
fotomontaggi realizzati con il diorama e lo sfondo della vera Tropea ripresa dal
vero ponte ferroviario, così come la vedrebbe un viaggiatore che vi giunge in
treno!!!
E626 ROCO al traino di un merci raccoglitore
diretto verso Parghelia.

Alcuni scatti di una gloriosa
740...
740 Rivarossi al traino di un merci
raccoglitore.

740 Rivarossi impegnata con un treno materiali
del Servizio Lavori.

Effetto Bianco e Nero per la 740 Rivarossi al
traino di una composizione di "Terrazzini"
ACME,
ambientabile fino a metà anni ’60.

Lo scatto
finale (foto D. Godano) è riservato all’autore del
diorama, Luca Berardocco, al termine dei lavori.
 |