"Forte di Monte Ercole" - Romano - Friuli Venezia Giulia
Nelle vicinanze di Gemona del Friuli si trova
il Forte di Monte Ercole, una fortificazione di inizio 1900 usata dalle
truppe italiane durante la prima guerra mondiale e poi abbandonata. Il
comune di Gemona sta attualmente valorizzando i resti di questa
fortificazione che si può anche visitare.
Un paio di foto scattate dal sottoscritto durante una visita al Forte.
Per chi ha avuto modo di vedere altri miei lavori, mi piace molto realizzare diorami militari ed ho così deciso di farne uno nuovo ispirandomi proprio al Forte di Monte Ercole.
In questa Fotostoria illustrerò le fasi della lavorazione.
Il diorama è totalmente autocostruito usando il polistirolo estruso ed
il forex.
Ho riprodotto solo una parte del Forte, in verità non esattamente in scala 1/87, ma credo che possa rendere bene l'idea dell'opera.
Questo diorama è stato realizzato in una settimana, nelle ore di tempo libero. Dalle foto sembra molto difficoltoso da realizzare, invece è più semplice di quanto si pensi! Una adeguata colorazione rende il tutto più realistico!
La prima idea era di ricostruire in miniatura una parte del Forte di Monte Ercole ed ambientare il diorama durante la prima guerra mondiale, come nella realtà del periodo storico in cui il manufatto era usato. Considerando la difficoltà nel reperire le immagini del tempo, i mezzi, e soprattutto un treno di quel periodo ho deciso di ambientare il diorama ai giorni nostri con i resti del Forte come appaiono tutt'ora. Siccome nel diorama ci sono alcuni mezzi della prima guerra mondiale, ho voluto immaginare che sul Forte ci sia una mostra in ricordo della "Grande Guerra", iniziativa che spero prima o poi il Comune di Gemona realizzi veramente. Come treno, ho scelto l'Eurocity OBB in livrea Nightjet che transita tutte le sere a Gemona in direzione Vienna proveniente da Venezia.
Una veduta aerea ed alcuni particolari del diorama.
E per finire non poteva mancare il famoso SPAD S. XIII del mitico Maggiore Francesco Baracca, 91a squadriglia anno 1918.
La Fotostoria si conclude con qualche scatto notturno. Un saluto a tutti gli appassionati e... alla prossima!
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