Al suono del jukebox
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Al suono del jukebox
Oggi i nostri ragazzi lo conoscono per nome e molto spesso non l'anno neanche visto, se non nelle vecchie trasmissioni in tv, ma un tempo era addirittura un mezzo potente usato dalla nascente cultura giovanile: un amico di gioventù mi raccontava che quando c'era il jukebox al bar della stazione ferroviaria, lui e i suoi amici mettevano insieme gli spiccioli per acquistare i gettoni così da sentire i dischi di Elvis e degli altri musicisti rock per non farli rimuovere dall'incaricato, in quanto il jukebox aveva un sistema che computava il numero di ascolti di un disco. A dirlo oggi sembra cosa da poco, ma per la prima volta i giovani avevano a disposizione un'arma che oggi chiameremmo 'controculturale', per imporre - seppur con tutti i limiti del caso - la loro musica anche ai più anziani: il primo vero 'roker' italiano, il buon Adriano Celentano, registrò subito infatti una canzone dedicata al fenomeno,'I ragazzi del jukebox', ahinoi alquanto bruttina, ma che diede il titolo al film del 1959 firmato da Lucio Fulci con la collaborazione di Piero Vivarelli - entrambi politicamente impegnati a sinistra, si badi bene - il quale film invece è strepitoso e ancora oggi freschissimo, capace di catturare il senso di quella ribellione forse ingenua, ma dagli effetti duraturi, non nascondendo nemmeno i rischi di imborghesimento in essa contenuti, copione guarda caso ripresentatosi molto spesso nella storia.
Forse fu quello il primo momento nel quale un mezzo fornito dalla società dei consumi si trosforma, per un curioso capovolgimento dei fini, in uno strumento usato contro di essa: senza dilungarci troppo, pensiamo ad Internet e ai suoi effetti sulla musica, con l'usanza di scaricare i brani dalla rete, usanza che l'industria discografica ignorò o minimizzò troppo fino a trovarsi in ginocchio in termine di vendite dei CD, per non parlare del cinema o della TV che si sono trovati nella stessa situazione; chissà i nostri padri intenti a comprare i gettoni per l'ascolto della loro musica preferita sono stati, senza saperlo e comunque senza volerlo, i promotori di una rivoluzione non gridata ma sottile, fatta non di manifestazioni in piazza ma di ascolti al bar, e comunque non meno efficace nei suoi risultati. Un altro grande artista della nostra canzone, Fred Buscaglione, registrò un brano dal titolo'Jukebox' in cui citava 'il gettone che dava la felicità': a quanto pare ha dato anche qualcos'altro !
Marione
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Re: Al suono del jukebox
'il gettone che dava la felicità': a quanto pare ha dato anche qualcos'altro !
[/quote]
inffatti, ha dato molto di più. Creava aggregazione tra i ragazzi (e le ragazze


Rolando