Purtroppo c'è anche chi non c'è più come ad esempio il mitico Obi-Wan Kenobi (Alec Guinnes), morto nel 2000.
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Nelle lettere agli amici, Guinness descrisse il film come "una favola da spazzatura", ma esso venne generalmente molto apprezzato e anzi gli venne raddoppiato lo stipendio per spingerlo a scritturarsi anche in seguito.
Malgrado la sua poca propensione per la trama, Guinness capì che il film sarebbe presto divenuto uno dei titoli che avrebbero sbancato il botteghino e per questo contrattò col regista George Lucas l'anticipazione di una somma per la produzione in cambio del 2% dei profitti del film (Lucas aveva da contratto 1/5 dei profitti dell'intero film). Questo fatto lo rese un attore molto ricco nell'ultima parte della sua vita, al punto che acconsentì nuovamente a ricoprire il ruolo di Kenobi a condizione che non avrebbe contribuito ad alcuna pubblicità per promuovere il film. Dopo aver visionato il film terminato, Guinness scrisse nel suo diario "È un bel film a livello di spettacolo e brillante nelle tecniche. Eccitante, si, ma anche noioso e poco sentimentale. Le scene di battaglia finali sono di circa cinque minuti o poco più e sono troppo lunghe, per quanto mi riguarda, e alcuni dialoghi si dilungano troppo, ma rimane una vivida esperienza."
Guinness presto si scocciò di venire identificato col suo ruolo in Star Wars, rimanendo soprattutto deluso per il fatto che alla fine il suo personaggio viene ucciso. In un intervista del 1999 Guinness ha però ritrattato questa sua considerazione, dicendo che invece egli fosse stato particolarmente contento di veder finire il proprio personaggio, così da convincere Lucas ad affidargli un ruolo di maggiore rilievo.[
Anche se Guinness ebbe sempre una considerazione non ottimale del film, Lucas e gli altri membri del cast come Mark Hamill, Harrison Ford, Anthony Daniels e Carrie Fisher ebbero sempre parole di alto riguardo per la cortesia e la professionalità dell'anziano attore britannico, sia sul set che fuori.
Nell'ultimo volume de A Positively Final Appearance (1997), Guinness racconta come egli una volta abbia concesso un autografo ad un fan che pretendeva di aver visto Star Wars più di 100 volte, a condizione però che il ragazzo smettesse di rivedere il film, perché Guinnes gli disse "questo potrebbe avere effetti nocivi sulla tua vita".
fonte Wikipedia