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Crollo ponte a Genova

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: Fabrizio, liftman

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NinoLamezia
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Re: Crollo ponte a Genova

#51 Messaggio da NinoLamezia »

...Anche il ponte di Catanzaro si trova nelle stesse condizione di degrado come era quello di Genova...del resto costruito dallo stesso ing. Morandi 5 anni prima di quello di Genova. Nella sequenza fotografica posto il video di come è stato costruito.


...questa la situazione a tutt'oggi
Ponte_Bisantis,_Catanzaro.jpg
cz1.jpeg
cz2.jpeg
cz3.jpeg
cz4.jpg
Nonostante il capo dipartimento Anas della Calabria ha rassicurato circa un anno fa il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo sulle “buone condizioni statiche” del ponte Morandi in grado di sopportare il carico viario, quei piloni spaventano. Alcuni automobilisti e cittadini evitano di passarci scegliendo percorsi alternativi, altri si affidano al cielo nel percorrerlo. “Il cemento è scoppiato e ha portato fuori i ferri – è evidente che necessita di manutenzione. Cadono di continuo i calcinacci. Dentro i piloni, si vede benissimo che c’è il vuoto”.


Antonio

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Giacomo
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Re: Crollo ponte a Genova

#52 Messaggio da Giacomo »

Mamma mia Antonio... e voi siete costretti a passare su un "coso" in quelle condizioni? Spero davvero per voi che qualcuno prenda provvedimenti, spronato dalla tragedia di Genova, che così almeno non sarà inutile.... anche se, detto tra noi, ho una gran paura che nessuno farà un bel niente.... tanto vuoi scommetere che i "caporioni" (di qualunque livello comunal-provincial-regional-statale) da lì non ci passano? Tanto in ogni caso la benzina per le auto blu non la pagano loro, che gli frega di fare qualche km in più?
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matteob
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Re: Crollo ponte a Genova

#53 Messaggio da matteob »

Non voglio avviare altre polemiche, ma mi sembra che la superficialità nella nostra penisola, abbia assunto livelli mai raggiunti. Non sono del mestiere... e spero di sbagliarmi...
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Giampypampy
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Re: Crollo ponte a Genova

#54 Messaggio da Giampypampy »

Ecco... non diamo colpa al progettista... lui ha costruito più di cinquanta anni fa, con regole e conoscenze che non sono quelle di oggi, e il calcestruzzo non è eterno! Col senno di poi... Ora stanno cercando tutti i ponti Morandi come se lui fosse un'appestato, ma il ponte si può chiamare anche Dalla o De Gregori (battuta) ma se non li teniamo in efficienza e non li manutentiamo come si deve è inutile. Diamo la colpa a chi dice di fare manutenzione e si intasca la bustarella... tanto regge... Oppure, mi dispiace dirlo, anche alle manovalanze che, alle volte, causa mancata istruzione sull'argomento, fanno di testa loro ed applicano materiali per il restauro in maniera errata vanificando l'intera opera, perché non sanno la differenza, non gli è stata mai specificata la differenza. Chi dovrebbe controllare poi sparisce quando si ri-manifestano i problemi con gravità maggiore. Le scuole edili sono deserte. Gli aggiornamenti normativi li devono fare sempre e solo chi progetta mai chi esegue il lavoro. Provate a chiedere a qualche "operaio specializzato" come si montano i ferri su di una soletta del terrazzo... se non leggono i disegni, ammesso che si sappiano leggere, alcuni di loro diranno che si mettono sotto, perché ragionano in modo spagliato! Il ferro deve lavorare in tensione ma non lo sanno. Oppure quando montano le guaine ardesiate... oppure quando passano un rasente a 30 gradi di temperatura ambiente sotto il sole e poi appena scatta l'ora della pausa si dimenticano di mantenerlo umido vanificando l'operazione. Ma poi i soldi li vogliono lo stesso... la quantità di copriferro, il tipo di calcestruzzo... sempre dicendo tanto che je fà... NON STO GENERALIZZANDO! CI SONO OTTIME MANOVALANZE IN GIRO, ma basta un caposquadra ignorante a rovinare tutto. Parlo per esperienze dirette. Se venite dalle mie parti a ristrutturare un edificio vi dico con quali imprese non dovete lavorare mai!
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EMIGRANTE
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Re: Crollo ponte a Genova

#55 Messaggio da EMIGRANTE »

Diciamo che ci sono una serie di concause...Il discorso che fa @Giampypampi può essere giusto se si parla di opere private...Lì son problemi della singola persona affidarsi a ditte più o meno competenti con maestranze specializzate...
Nelle opere pubbliche ci dovrebbe essere un collaudo prima di aprire o riaprire un tratto di strada...Credo...
Avendo effettuato soccorso a l'Aquila ed in altre parti terremotate e avendo visto strutture pubbliche fatte con la sabbia,credo che più che le maestranze bisognerebbe chiederci quali siano gli ingegneri o gli architetti pagati dallo Stato che hanno datto tutti i nulla aosta per agibilità e caxxi vari.
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Giacomo
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Re: Crollo ponte a Genova

#56 Messaggio da Giacomo »

La colpa la stanno dando all'ingegnere perchè tanto comunque a qualcuno va data... lui oltretutto è mancato (mi pare nell'86) e quindi non può difendersi... pare comunque che in effetti (almeno stando alle voci anche autorevoli che si sentono pontificare in questi giorni) ci fossero delle pecche sia nei calcoli, che a quei tempi non potevano essere fatti che a mano, che nelle metodiche di costruzione... ma allora dico io, sono stati riscontrati dei seri problemi (il piano viario a saliscendi ecc ecc)? Perchè allora chi doveva intervenire non lo ha fatto, o se lo ha fatto sono state solo "pezze"? L'ingegnere avrà avuto la sua parte di colpa, ma ancora di più la colpa ce l'ha chi poteva (e doveva) intervenire e non lo ha fatto, almeno nei tempi e nei modi giusti.... mi viene da pensare a un film di Sordi, del quale purtroppo non ricordo il titolo, nel quale è un piccolo ingegnere che al rientro in Italia si ritrova in carcere, senza sapere perchè, in quanto il suo nome era uno di quelli che compariva in un documento su un'opera che era crollata causando dei morti... ovviamente lui era l'ultimissima ruota del carro... quelli più grossi nessuno li aveva manco guardati....
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Giampypampy
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Re: Crollo ponte a Genova

#57 Messaggio da Giampypampy »

@ Emigrante:
la ditta affidataria se non è onesta, di solito tende a risparmiare... se lo fa, una parte, la più grande, è per lei... l'altra purtroppo a chi "collauda" e si lascia corrompere: laboratori analisi, tecnici... ma le maestranze sono complici. Se non era per delle maestranze pentite non avremmo saputo dei minori spessori di calcestruzzo utilizzati per le nuove gallerie della Superstrada (quadrilatero) 77 che da Civitanova va a Foligno... ora aperta... risolti i problemi? Ora è sicura? Alle volte presentano documenti falsi, Provini falsi, sondaggi fatti in punti strategici... e chi più ne ha più ne metta. Non si finirà mai di dare la colpa a qualcuno... alla fine tutti assolti per reato prescritto.
@ Giacomo
Il Morandi si è suicidato... forse sapeva? Il problema è che lui era considerato un dio, e non era concepibile si sbagliasse... tutto doveva andare bene... non hanno avuto coraggio a dirgli che ciò che aveva brevettato non era il massimo e che c'era qualcosa che non andava... se non fosse crollato non saremmo a discutere o meno del suo progetto. Non ce ne saremmo ricordati. Lo hanno fatto per 51 anni ma non si è mai palesato il problema... ha fatto comodo a tutti: a chi governava Genova perché ha avuto la soluzione che permetteva di risparmiare superfici per case, industrie, per il parco ferroviario e, incredibile, per il torrente! (poi... chi lo ha visto in costruzione... le case sotto già c'erano?) a chi fa manutenzioni perché così avevano lavoro in continuo, a chi lo ha tenuto in piedi... aivoglia... sembra abbiano trovato il capro espiatorio: Morandi un pessimo ingegnere. Bho...
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Re: Crollo ponte a Genova

#58 Messaggio da EMIGRANTE »

Giampypampy ha scritto: venerdì 17 agosto 2018, 11:43 @ Emigrante:
la ditta affidataria se non è onesta, di solito tende a risparmiare... se lo fa, una parte, la più grande, è per lei... l'altra purtroppo a chi "collauda" e si lascia corrompere: laboratori analisi, tecnici... ma le maestranze sono complici. Se non era per delle maestranze pentite non avremmo saputo dei minori spessori di calcestruzzo utilizzati per le nuove gallerie della Superstrada (quadrilatero) 77 che da Civitanova va a Foligno... ora aperta... risolti i problemi? Ora è sicura? Alle volte presentano documenti falsi, Provini falsi, sondaggi fatti in punti strategici... e chi più ne ha più ne metta. Non si finirà mai di dare la colpa a qualcuno... alla fine tutti assolti per reato prescritto.
@ Giacomo
Il Morandi si è suicidato... forse sapeva? Il problema è che lui era considerato un dio, e non era concepibile si sbagliasse... tutto doveva andare bene... non hanno avuto coraggio a dirgli che ciò che aveva brevettato non era il massimo e che c'era qualcosa che non andava... se non fosse crollato non saremmo a discutere o meno del suo progetto. Non ce ne saremmo ricordati. Lo hanno fatto per 51 anni ma non si è mai palesato il problema... ha fatto comodo a tutti: a chi governava Genova perché ha avuto la soluzione che permetteva di risparmiare superfici per case, industrie, per il parco ferroviario e, incredibile, per il torrente! (poi... chi lo ha visto in costruzione... le case sotto già c'erano?) a chi fa manutenzioni perché così avevano lavoro in continuo, a chi lo ha tenuto in piedi... aivoglia... sembra abbiano trovato il capro espiatorio: Morandi un pessimo ingegnere. Bho...
Ottima e lucida analisi la tua come quelle che ti hanno precedute...
Restano i morti...Gli errori fatti da non dover ricommettere e l'amarezza di essere governati,da sempre,da perso e che non hanno così tanto al cuore il paese ed i suoi cittadini.
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Criss Amon
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Re: Crollo ponte a Genova

#59 Messaggio da Criss Amon »

Faccio un discorso di natura generica di comportamento.
Ho l'impressione che le realizzazioni di grandi opere hanno degli errori di origine, ma questo mi sembra fisiologico.
Il primo, ma più giovane errore perché lo si fa adesso, è non guardare avanti; ovvero cosa sarà fra cento anni. In passato si faceva, magari di una proiezione di un paio di decenni.
Il secondo è non accettare eventi e limiti: può accadere che durante la costruzioni, si presentino problemi gravi e di grande pericolosità, che dovrebbero consigliare di fermarsi, e di studiare con attenzione il caso; non si fa, non si è mai fatto! Eppure nel modellismo lo facciamo (sebbene non esistano rischi reali). Quest'aspetto non lo capirò mai: si accetta un rischio elevatissimo pur di guadagnare nel breve periodo; quando si potrebbe guadagnare molto di più nel lungo periodo e in situazioni di maggior sicurezza. Ci deve essere qualcosa, dal punto di vista economico che a me sfugge!
Il terzo errore è non accettare che più complessa e delicata è l'opera e maggiore manutenzione ha di bisogno. Quando si fa un progetto di un'opera, non ci si deve fermare all'opera in se: si deve pianificare la nascita dell'opera, la vita e la sua manutenzione quotidiana, e la sua fine, perché tutto finisce. Questo non l'ho visto fare (un pochino e male per le centrali nucleari): un'opera si crea e resta là fino a quando qualcuno non segnali qualche anomalia. Ci si affida al caso!
Il quarto errore è dare poca rilevanza agli eventi straordinari: questo porta ad errori di sottostima e sottodimensionamento.
Probabilmente, se tutte le opere fossero monitorate e si intervenisse sempre al minimo problema, gli eventi come il crollo di un ponte sarebbero quasi del tutto scongiurati, in qualunque tipologia di opera!
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liftman
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Re: Crollo ponte a Genova

#60 Messaggio da liftman »

Ragionare ora su quello che si sarebbe potuto fare 50 anni fa, considerando le tecnologie attuali e le maggiori conoscenze, lascia un po' il tempo che trova. Semmai al momento che si è visto che il traffico era triplicato rispetto ai primi tempi, e pure il peso dei mezzi e la veloctià è aumentato di parecchio, si sarebbe dovuto intervenire, non con monitoraggi e manutenzione, ma con un completo rifacimento.

Ovvio che si parla di un paese normale, dove le ditte lavorano onestamente, i cantieri durano il tempo necessario e i politici rubano in maniera frugale...
Ciao!
Rolando

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Criss Amon
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Re: Crollo ponte a Genova

#61 Messaggio da Criss Amon »

E' un problema di cultura! Non abbiamo la cultura alla prevenzione! Non l'abbiamo mai avuta! E non c'è mai stata nemmeno nelle alte sfere! E non vedo strutture per costruirla! E il discorso si complica!
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Re: Crollo ponte a Genova

#62 Messaggio da Giampypampy »

Il problema per "Il Morandi" forse è un altro. Un ponte strallato era l'unica soluzione che potesse funzionare realmente, che garantiva grandi luci per superare case (perché dalle foto storiche ho visto erano già presenti durante della costruzione) per superare lo smistamento ferroviario, strade e il torrente con minore impatto possibile. L'imprudenza non è tanto la tipologia di ponte, è il fatto di aver costruito sopra qualcosa'altro senza tenere conto il normale deperimento della struttura, quindi la tecnologia di costruzione, e senza prevedere le opere necessarie per il suo smantellamento. Oggi questo è necessario e si trova nel "libretto di uso e manutenzione" della struttura, un documento che deve essere allegato al momento del deposito strutturale stesso. All'epoca il calcestruzzo "moderno" (perché esiste anche quello "romano") non era ancora ben conosciuto, si sperimentava, non si avevano metodologie di calco agli stati limite (ancora in fase di definizione) ma si lavorava con coefficienti di sicurezza. Ma la cosa più sbagliata possibile è che, essendo un nuovo materiale si pensava esso essere eterno... semplicemente con il presupposto della regola dell'arte. Ricordiamoci che la diga del Vajont è ancora lì. Stessa epoca di costruzione. Erano chiari anche gli effetti delle frequenze di risonanza dei ponti strallati, gli esempi americani ci insegnano
Ricordiamoci della Casa Kaufmann, o casa sulla cascata, dell'architetto Frank Lloyd Wright: nel '39, agli albori del calcestruzzo, l manovalanza si rifiutò di disarmare le strutture a grande sbalzo perché avevano paura crollassero. Però "funzionò"... fino a quando furono necessari molti interventi per sopperire alla viscosità del calcestruzzo, conosciuta come "fluange"... il calcestruzzo anche se armato si deforma nel corso degli anni... probabilmente non si è riusciti a tenere conto delle deformazioni del ponte perché risultava già deformato pochi mesi dopo l'entrata in esercizio e quindi anche le opere necessarie per il rafforzamento non erano sufficientemente accurate. Ma oltre ai soldi spesi, per rimuoverlo si sarebbero dovute demolire le case, interrompere il traffico merci ferroviario... una spesa insostenibile e si preferì vedere positivo, cioè "non sarebbe crollato". Quello che purtroppo è necessario fare oggi. Col senno di poi è facile congetturare sul passato e puntare il dito. Quanti di noi avrebbero detto all'epoca chi ha ragione e chi sta sbagliando? Quanti di noi commettono errori e poi si rendono conto dov'è che hanno sbagliato per porvi rimedio? Tu, Francesco, ingegnere, avresti mai messo in dubbio il ponte? No, perché era ancora lì. Ora però ci sono i morti e questo non è tollerabile per una "società civile", che deve avere il suo capro per espiare le colpe. Sperando che veramente no ci sia dolo. Poi siamo sempre lì a dire che chi doveva fare qualcosa non lo ha fatto, i soldi dove son finiti, si poteva prevedere, si poteva evitare. Tutto si può evitare. Saremmo rimasti al medioevo col pensiero il "nuovo è il male". e potrei continuare all'infinito, ma ora vado a giocare con le lego con mia figlia! [100]
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Re: Crollo ponte a Genova

#63 Messaggio da Giacomo »

Infatti il problema grosso non è tanto il ponte, il suo progetto in sè, la struttura o la costruzione... probabilmente all'epoca anzi risultò essere un'opera strabiliante... però a quello che ho capito si riscontrarono immediatamente dei problemi veramente seri, e allora perchè chi ne aveva il potere non intervenne subito in maniera drastica ? E' questo il succo del discorso... però hai ragione... del senno di poi son piene le fosse... purtroppo!!!!
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Re: Crollo ponte a Genova

#64 Messaggio da lorelay49 »

Stamani hanno ritrovato sotto le macerie un auto con dentro 3 persone, purtroppo non cera più nulla da fare....... padre, madre e figlioletta R.I.P. [211] [211]
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Re: Crollo ponte a Genova

#65 Messaggio da Giampypampy »

[109] [119]
che tristezza... che strazio. Poveri parenti... povere anime...
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Re: Crollo ponte a Genova

#66 Messaggio da Criss Amon »

No, non l'avrei messo in dubbio! Anche perché la struttura architettonica è geniale. Ma anche qui si tratta di mentalità. Secondo una vecchissima scuola di pensiero, preferisco muovermi a piccoli passi, affidarmi a qualcosa di noto e collaudato, inserendo alcuni miglioramenti se c'è da migliorare. Anche nell'innovazione, mi muovo su cose note: lo notate nel modellismo, con i miei trenini plurimotorizzati, con i motori ai carrelli in comune, ma tutto basato sulla tecnologia esistente (purtroppo ormai non più) LIMA G collaudata; non ho mai fatto un modellino con tecnologia cardanica; non mi piace il digitale! Un'altra cosa: quando c'è solo l'avvisaglia di un'emergenza ho l'abitudine ad attivarmi subito, e sto meglio quando mi sento dire "nulla di grave" e si interviene, ma mi arrabbio quando mi sento dire "lei è un visionario". Se vedo e sento qualcosa di strano, di anomalo ci deve essere un'anomalia. E qua mi fermo perché mi sentirei a disagio. Il ponte Morandi è stata un'errata diagnosi e di conseguenza un errato intervento. Cosi come nel 1963 il Vajont (2000 vittime) fu un'errata diagnosi e un intervento errato. Centra poco il senno del poi con le errate diagnosi.
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Re: Crollo ponte a Genova

#67 Messaggio da Giampypampy »

il pensiero del Prof. Cosenza, assolutamente da leggere per capire meglio il crollo del Ponte Morandi.

“POST TECNICO E PURE LUNGO.

Ho subito deciso di non partecipare al dibattito mediatico e mi avevano cercato persino BBC e TV tedesca. E soprattutto ho deciso di non avere ruoli nelle varie Commissioni. Sono un Componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il massimo organismo tecnico del MIT - e quindi dello Stato - e ritengo giusto non avere ruoli di parte.

Affido solo alla mia modesta pagina Facebook qualche considerazione, senza filtri.

Ed allora vorrei dire anche io qualcosa sul crollo.

Non c'è dubbio che la crisi di uno strallo porta rapidamente al collasso dell'intero cavalletto e delle campate adiacenti. Il sistema nasce per essere fortemente compresso dagli stralli, una elevatissima compressione quasi centrata che fa lavorare in condizioni ottimali il calcestruzzo. Le piccole eccentricità che nascono per non simmetrie di carico o di altro, non credo che portino in trazione il calcestruzzo, nelle condizioni di progetto. Ovviamente la soletta da ponte invece è inflessa e perciò è stata precompressa.

Con questo comportamento, praticamente pendolare, il collasso di uno o più stralli porta ad una rottura complessiva rapidissima. Nessun elemento è in grado di portare le enormi flessioni ed a catena, in frazioni temporali rapidissime, cede tutto. Con termini più mderni si direbbe che è una delle tante strutture "fragili" esistenti al Mondo, o con terminologia ancora più recente, "Poco Robusta".
Ma questi ultimi sono requisiti che anche alle strutture moderne vengono chiesti da pochi anni con le nuove Norme Tecniche. E che non si possono chiedere a certi tipi di strutture anche usatissime oggi; su questo punto non mi posso soffermare.

Dunque il cedimento di uno strallo equivale ad un arresto cardiaco.

Ma il ponte è deceduto per arresto cardiaco? Con questa dizione medica che noi riteniamo un poco banale che alla fine non chiarisce? È chiaro che se c'è arresto cardiaco il paziente muore, ma perché c'è stato l'arresto?

Cioè tornando ai termini ingegneristici, perché ha ceduto uno o più stralli? E il cedimento è una causa o un effetto?

E quí viene la parte che merita silenzio. Perché può esserci stata corrosione degli stralli non prevista e non vista; oppure tensioni negli stralli da fatica ciclica troppo elevata; oppure cedimento improvviso del vincolo fra strallo e soletta; oppure vibrazioni da vento e pioggia (addirittura qualcuno ha parlato di fulmine) che hanno portato a sollecitazioni negli stralli assolutamente anomale; oppure ci sono stati cedimenti improvvise delle campate appoggiate sulle selle che hanno portato ad azioni flessionali dinamiche inaccettabili sul sistema strallato; oppure una combinazione delle cose che ho enunciato; oppure tanto altro ancora che adesso non mi viene in mente ...

E perciò il silenzio. Solo analisi approfondite e complessive su: progetto eseguito, filmati disponibili, parti strutturali rimaste, materiali nello stato di vecchiaia attuale, condizioni di pioggia e di vento prima del crollo, magari prove su modelli, ecc ecc potranno far arrivare alle necessarie conclusioni. Che dovranno essere affidabili e che non dovranno lasciare dubbi. Nessuno, dico nessuno, ha il diritto di avanzare ipotesi senza questi studi.

Nel rispetto delle povere vittime incolpevoli ed inconsapevoli e dei loro familiari di questa grande tragedia nazionale.

A chi ha avuto la pazienza di arrivare fino in fondo di questo post di lunghezza eccessiva rispetto agli standard di Facebook ed al tempo di attenzione dei lettori, chiedo un ulteriore sforzo: Non mi chiedete altro. IO NON SO COSA SIA SUCCESSO e se me lo chiedete vuol dire che non avete compreso, certamente per mia poca chiarezza, quello che è scritto in questo post.

Grazie”
Giampaolo - H0 analogico, FS ep. III-IV - Pista prove in pre-esercizio - O.G.R. Appignano operativa

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roy67
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Re: Crollo ponte a Genova

#68 Messaggio da roy67 »

Ragazzi.... Non entro nel merito delle colpe. Qualcuno ha già assunto le prove e trarrà i fatti!!!!!!

In un serio forum di modellismo ferroviario vorrei che... Almeno qualcuno... si fosse accorto (per favore) di cosa c'era "la sotto".

Il vecchio e storico "bivio di Polcevera", aperto il 18 dicembre del 1853.

Ora, però, la mente corre altrove. Il dramma ricopre ogni altra cosa.

Vi prometto che... Quando sarà fatta giustizia agli innocenti deceduti... Racconterò la storia di tale linea ferroviaria...
Se vi interessa... Denunciate coloro che abusarono del loro potere, traendone fantistiliardi economici a "vostre spese"!!!!
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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Criss Amon
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Re: Crollo ponte a Genova

#69 Messaggio da Criss Amon »

C'era la gente, la vita comune di tutti i giorni: un ponte geniale e invadente che ha convissuto con la quotidianità della gente, è caduto in modo ancora più invasivo. La diagnosi di "morte" dell'ingegnere è corretta, ma cosa ha provocato il disastro non si sa. Però al malato, quando era ancora in vita, si è fatta la giusta diagnosi e si è data la giusta cura? Non si sa! Forse è meglio chiudere qui!
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Fabrizio
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Re: Crollo ponte a Genova

#70 Messaggio da Fabrizio »

Il crollo del Viadotto Polcevera, ha grossi impatti anche sulla circolazione ferroviaria. Sotto quel ponte, infatti, transitano le linee Genova-Torino/Milano storica (Linea dei Giovi) e Genova-Acqui Terme (linea del Passo del Turchino), nonché si trova l'ex scalo merci Campasso e lo scalo di Sampierdarena Smistamento, oggi entrambi in disuso. Interrotta anche la connessione con il deposito locomotive di Genova Rivarolo, comunque chiuso anche quello. E' altresì interrotto l'importante collegamento merci tra la stazione di Genova Marittima Bacino (porto di Genova) e il nodo ferroviario di Genova stesso. Risultano quindi interrotte la linea storica Genova-Torino/Milano, la Genova-Acqui Terme ed è impossibile l'accesso a una buona parte del porto storico di Genova. Non sono invece interessate le linee verso Savona, la Succursale dei Giovi verso Torino/Milano e, in parte, collegamenti verso il terminal del nuovo porto di Voltri, che hanno accesso diretto alla linea verso Ovada/Acqui Terme, ma vedono interrotto l'importante collegamento, tramite la "Curva Molini", verso le due principali linee per Torino e Milano.

Ulteriori problemi nascono dal fatto che in questo periodo sono in corso lavori programmati, per cui molte linee dei dintorni di Genova sono inservibili. E' chiusa per lavori, fino al 9 Settembre, la Succursale dei Giovi, principale collegamento tra Genova e Torino/Milano. Essendo indisponibile la Succursale, il traffico era deviato sulle ferrovia storica dei Giovi, che però adesso è interrotta per il crollo del viadotto. L'unico collegamento tra le stazioni di Genova Piazza Principe e Brignole con Torino e Milano è rappresentato da un raccordo a binario unico tra Genova Piazza Principe e Bivio Rivarolo. Attualmente, quindi, tutti i treni verso Torino e Milano percorrono un raccordo a binario unico, per poi dirigersi sulla linea storica dei giovi verso Milano e Torino. Le relazioni verso Acqui Terme, invece, sono sostituite da bus, che però incontrano notevole traffico stradale.

Dal 9 Settembre, con la riapertura della linea Succursale dei Giovi, le ripercussioni sui collegamenti verso Torino e Milano dovrebbero diventare minime, in quanto questa ferrovia non transita sotto il viadotto crollato. I treni in servizio sulla linea storica, invece, salteranno la fermata di Genova Sampierdarena (molto usata per i collegamenti metropolitani) e giungeranno sulla linea storica attraverso il raccordo a binario unico che utilizzano oggi. Molto critica invece la situazione del porto storico, isolato e per cui non si vedono possibili soluzioni. Isolata anche la linea verso Acqui, molto usata dai pendolari e che potrebbe essere raggiunta solo con un regresso nella stazione di Genova Voltri, con un notevole allungo dei tempi di percorrenza. Rimarrebbero isolate le stazioni di Genova Borzoli e Genova Rivarolo, nonché sarebbe impossibile collegare a Genova Sampierdarena i centri che attualmente usufruiscono dei treni in transito sulla ferrovia storica dei Giovi e quelli da Ovada. Sono tutte stazioni abbastanza utilizzate sopratutto dai pendolari, in una città dove la mobilità è già normalmente sotto stress. Possibili problemi anche per il porto nuovo, ovvero i terminal di Voltri e Prà, che non possono più inviare i treni verso Torino e Milano, ma possono inviarli solo sul passo del Turchino, da dove poi possono raggiungere comunque il nord Italia. Già ora, comunque, molti dei treni con destinazione il porto di Voltri, percorrono la linea del Passo del Turchino verso Ovada e Alessandria. Non sono invece interessati i collegamenti est/ovest, ovvero da Ventimiglia/Savona/porto di Voltri verso Genova e La Spezia, la cui ferrovia non è interessata dal crollo.

In pratica, anche dal punto di vista ferroviario, sarà un bel caos. Sono stati istituiti collegamenti ferroviari supplementari tra Genova Voltri e Genova Brignole, lungo la direttrice che dalla periferia occidentale della città conduce al centro, al fine di aiutare la situazione.
Fabrizio

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Re: Crollo ponte a Genova

#71 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

In questi giorni drammatici non potevano mancare le sparate complottiste dei soli noti. Due personaggi in particolare, noti nel modo de complottisti e di cui non farò il nome, stanno postando video e commenti su FB. Ponte minato precedentemente, distruzione controllata ed amenità varie.
Per cortesia, non dategli click gratuiti, non condividete (anche per sdegno) per non dare visibilità a questo vomito di pensiero.

Grazie e buone cose a tutti.
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Re: Crollo ponte a Genova

#72 Messaggio da EMIGRANTE »

Edgardo_Rosatti ha scritto: lunedì 20 agosto 2018, 22:30 In questi giorni drammatici non potevano mancare le sparate complottiste dei soli noti. Due personaggi in particolare, noti nel modo de complottisti e di cui non farò il nome, stanno postando video e commenti su FB. Ponte minato precedentemente, distruzione controllata ed amenità varie.
Per cortesia, non dategli click gratuiti, non condividete (anche per sdegno) per non dare visibilità a questo vomito di pensiero.

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Re: Crollo ponte a Genova

#73 Messaggio da Giacomo »

Questa è una delle varie ragioni per cui anche io non riesco a orientarmi su FB, troppa spazzatura... ed è un mezzo col quale gente inqualificabile riesce ad ottenere la visibilità di cui invece non dovrebbe godere...
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Re: Crollo ponte a Genova

#74 Messaggio da lorelay49 »

Vero Giacomo condivido pienamente il tuo pensiero
Giuliano

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Re: Crollo ponte a Genova

#75 Messaggio da roy67 »

Esaatto. Anch'io non ho un account FB.
E ne sono estremamente felice!!!!!

La gente di mxxda dimostra altrove le proprie potenzialità....
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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