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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Ciao Dany. Più su ti avevo messo il link ad una mia discussione ove spiegavo la costruzione di un alimentatore da laboratorio modellistico. I circuiti sono tutti spiegati in quella discussione. Ovviamente sul plastico non serve avere amperometri e voltmetri.
nel caso dell'alimentatore di Roy, il lavoro "sporco" lo fa il transistor BD244. In pratica il regolatore LM317 viene utilizzato per polarizzare correttamente il transistor nel quale "transita" la corrente erogata dal sistema. In tal modo non è necessario utilizzare il 317 al limite della potenza (e quindi del calore dissipato) che, in ogni caso, non riuscirebbe a gestire 5 A. Lavoro che viene invece demandato al transistor. (questo perchè è più facile reperire transistor di potenza invece che regolatori di potenza).
Esatto Mario. Il problema nasce prorio perché i regolatori possono al massimo pilotare 1 ampere. Quindi si demanda la potenza ad un transistor che faccia il lavoro "sporco", ovvero eroghi tutta la potenza disponibile in linea (in uscita dal trasformatore), pilotando, come valvola di sicurezza, l'eccesso in tensione sul regolatore. In questo caso un LM317, oppure LM337. Ma anche ad uscita fissa (non regolabile) come gli L7809; L7812; 78L09 oppure 78L12.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)
buona domenica, gli schemi che ha postato roy non posso vederli, ma se ho capito bene, in questo caso il 317 serve a pilotare un transistor di potenza, visto che non puo erogare correnti superiori ad 1 o 1,5 ampere. in pratica è come se pilotassi il transistor di potenza con un potenziometro?
Serve solamente il ponte diodi ed un paio di condensatori elettrolitici da 4700 mF. da collegare fra l'uscita del trasformatore e l'ingresso del circuito che hai postato.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)
Ciao Dany. Più su ti avevo messo il link ad una mia discussione ove spiegavo la costruzione di un alimentatore da laboratorio modellistico. I circuiti sono tutti spiegati in quella discussione. Ovviamente sul plastico non serve avere amperometri e voltmetri.
Ennesima domanda: se ho un trasformatore diciamo da 8-10A, all'uscita del circuito A, cioè nei punti 3-4-5-6-7-8, ci posso attaccare 3 basette del circuito B? Grazie!
li metterai tra i condensatori elettrolitici del raddrizzatore e l'ingresso dei regolatori, prima della coppia led/resistenza in maniera tale che se salta un fusibile si spegne anche il led.
li metterai tra i condensatori elettrolitici del raddrizzatore e l'ingresso dei regolatori, prima della coppia led/resistenza in maniera tale che se salta un fusibile si spegne anche il led.
si è possibile sostituirlo (l'avevo anche già scritto in qualche post prima). Bisogna però anche aumentare il dissipatore per sicurezza. Ovviamente il discorso vale per i regolatori senza transistor di potenza. Nel caso dell'alimentatore di Roy invece non ha senso sostituire il regolatore in quanto la corrente circola nel transistor.
si è possibile sostituirlo (l'avevo anche già scritto in qualche post prima). Bisogna però anche aumentare il dissipatore per sicurezza. Ovviamente il discorso vale per i regolatori senza transistor di potenza. Nel caso dell'alimentatore di Roy invece non ha senso sostituire il regolatore in quanto la corrente circola nel transistor.
Rieccomi a bomba: Ho acquistato un toroidale con tre fili in uscita, uno nero e due azzurri, che mi danno 16, 16 o 32. Per avere la massima potenza posso collegare i due fili dello stesso colore insieme tipo il disegno sotto?
scusami Roberto, mi ero dimenticato di risponderti... ma vedo che hai già trovato la soluzione! Si il circuito proposto è corretto, la corrente totale sarà pari alla somma delle correnti erogate dai due avvolgimenti. Unica cosa ricorda di dimensionare bene i diodi perchè in questo circuito sono sottoposti ad una tensione inversa pari a due volte la tensione in ingresso. Controlla i datasheet dei diodi e scegli quelli giusti!
scusami Roberto, mi ero dimenticato di risponderti... ma vedo che hai già trovato la soluzione! Si il circuito proposto è corretto, la corrente totale sarà pari alla somma delle correnti erogate dai due avvolgimenti. Unica cosa ricorda di dimensionare bene i diodi perchè in questo circuito sono sottoposti ad una tensione inversa pari a due volte la tensione in ingresso. Controlla i datasheet dei diodi e scegli quelli giusti!
ciao
Mario non ti preoccupare, non era urgente. Io lì ci attaccherò i 4 circuitini di cui abbiamo parlato sopra e essendo 100VA li dovrebbe reggere bene. Grazie Mario!!!
PS: Ma i diodi li devo mettere prima o dopo di aver unito i fili? Altrimenti attaccherò due circuiti su un filo e 2 sull'altro!
al + e - del tuo schema puoi collegare, in parallelo, i 4 circuiti di regolazione.
ciao
Ciao, no, le dovrò collegare direttamente al trafo perché i diodi sono già sulla scheda e la scheda è questa che mi avevi consigliato. Poi mi dovrai insegnare a montare il potenziometro, visto che quello sulla scheda andrà tolto. Grazie per la pazienza.....
mmmm... il problema è come è il secondario del trasformatore. Se esso è realizzato con una coppia di avvolgimenti separati non ci sono problemi a metterli in parallelo rispettando la fase (ma dovresti avere 4 fili sul secondario e non 3). Questi schemi mostrano il principio d'uso del doppio secondario, in particolare quello che interessa a te è il primo:
Se però il secondario è realizzato con un'unico avvolgimento con una presa comune a metà delle spire allora il parallelo non è fattibile. In questo secondo caso lo schema corretto è proprio quello a due diodi:
Se il tuo trasformatore è del secondo tipo dovrai eliminare il ponte di diodi dei 4 circuiti Conrad sostituendoli con una sola coppia di diodi e l'uscita raddrizzata la utilizzerai in comune (parallelo) per i 4 circuiti.
Spero di essermi spiegato...
mmmm... il problema è come è il secondario del trasformatore. Se esso è realizzato con una coppia di avvolgimenti separati non ci sono problemi a metterli in parallelo rispettando la fase (ma dovresti avere 4 fili sul secondario e non 3). Questi schemi mostrano il principio d'uso del doppio secondario, in particolare quello che interessa a te è il primo:
Se però il secondario è realizzato con un'unico avvolgimento con una presa comune a metà delle spire allora il parallelo non è fattibile. In questo secondo caso lo schema corretto è proprio quello a due diodi:
Se il tuo trasformatore è del secondo tipo dovrai eliminare il ponte di diodi dei 4 circuiti Conrad sostituendoli con una sola coppia di diodi e l'uscita raddrizzata la utilizzerai in comune (parallelo) per i 4 circuiti.
Spero di essermi spiegato...
ciao
Allora il problema si fa serio. Ho capito come dici. Dovrei entrare sul circuito dopo il ponte raddrizzatore con i fili che escono dal trafo, dopo aver messo 2 diodi (quali?) e una resistenza (da quanto?). A questo punto su una basetta millefori metto i diodi e la resistenza (nell'altro circuitini che avevo postato io c'era un condensatore, cosa ci vuole esattamente?) e poi da lì esco con 4 diciamo positivi e 4 negativi e vado con ogni coppia sulla basetta, sperando di non bruciare tutto. Mamma mia che ignoranza in elettronica.....
Aspetta!!! La resistenza dello schema simula un carico! Il circuito esatto è il tuo, quello con il condensatore! I diodi devono essere da 10A 100V per essere tranquilli. Per il resto è esatto, esci con 4 fili sul positivo e 4sul negativo e li porti a coppie sui 4 regolatori by-passando i ponti.