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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Buongiorno!
io uso i fogli P'n'P con la stessa tecnica descritta nel link indicato da Marco per realizzare i circuiti stampati. Per questo scopo il processo è abbastanza valido e può essere utilizzato anche per accessori non particolarmente dettagliati. Sicuramente non per ottenere spessori sotto il millimetro.
Non ho mai usato questo sistema, ma penso sia proprio così, ho visto alcune cose fatte e quello che manca é la precisione. Lo stesso link non mi pare mostri risultati esaltanti.
Comunque voglio fare una prova e vedere cosa ne esce, magari in qualche occasione può servire.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">[red]Marco ha scritto: Buon giorno, vedo che non sono solo io il mattiniero!
Per gli infissi ti consiglio di dare un'occhiata a questo link: http://www.marmari.org/modellismo/foto/foto55.htm
Ciao
Marco
[/quote]
...infatti!!! .....grazie infinite Marco per il link, è proprio quello che mi serve!
Con questo sistema si fanno agevolmente anche le persiane, è vero che si possono usare le fascette stringicavo, ma a mio giudizio sono troppo spesse.....
Una volta ricavata la stampata, per poter rispiarmiare, si sopvrappongono più elementi fino allo spessore desiderato e senza sprechi si possono cheare gli stampi in gomma siliconica e clonare, in seguito, un numero infinito di infissi......
Per la corvee di stiro,....bhè mi ha già beccato.... .
Grazie Giuseppe per i consigli!
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
Ha sopportato per un breve periodo, poi è successa la stessa cosa, ma in cucina io ci sono sempre stato
Prima o poi posto anche io qualche ricetta.....
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
Marshall61 ha scritto:
...prima o poi posto anche io qualche ricetta.....
Davanti a un buon piatto non c'è fotoincisione che tenga!
Aspettiamo le tue ricette! Ti do appuntamento nella discussione "il mio cavallo di battaglia"
Marco
Io più che in cucina mi trovo molto a mio agio seduto con le gambe sotto il tavolo.. in compenso me la cavo bene a stirare le camicie..
Volevo fornirvi un esempio di risultato ottenuto da me qualche giorno fa con l'incisione casalinga di una scheda PCB con fogli blu, ferro da stiro, e bacinella di cloruro ferrico.
Lo spessore delle piste è di 1,5 mm.
Come si può vedere il risultato non è malvagio e va benone per il mio scopo, però osservando i bordi si nota una certa imprecisione, che per i particolari più fini dei modelli non mi sembra tolerabile.
Giudicate voi.
Tiziano ha scritto:
....in compenso me la cavo bene a stirare le camicie.....
Mia moglie ti vuole assumere!
Scherzi a parte devo ammettere che hai fatto un bel lavoro di fotoincisione.
Con i circuiti stampati la fotoincisione con fogli P'n'P da il meglio di se, soprattutto per l'esiguo spessore del metallo da asportare e perchè i disegni da riportare non sono eccessivamente fini.
Nell'immagine si vedono delle piste molto ben fatte, complimentoni!
Marco
Ti rignrazio Marco, hai ragione lo spessore dello strato di rame è molto esiguo (35 micron) e immagino che questo faciliti parecchio le cose.
Ho inviato la foto per consenitre a chi fosse interessato ad usare questa tecnica per scopi modellistici di valutare la differenza qualitativa ottenibile rispetto alla fotoicisione vera e propria.
Complimenti Tiziano!!!, si effettivamente non sarà tanto precisa, ma almeno si avvicina molto a quello per cui serve a me, ovviamente non essendo mantelli di loco o pezzi con tanti ribattini la cosa è più semplificata.....
Una domanda, dove si acquistano le "schede blu"?, il cloruro ferrico dovrei avercelo da qualche parte, altrimenti si acquista, credo, nei negozi di elettronica magari come le schede....
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
Tiziano ha scritto:...Volevo fornirvi un esempio di risultato ottenuto da me qualche giorno fa con l'incisione casalinga di una scheda PCB con fogli blu, ferro da stiro, e bacinella di cloruro ferrico.
Lo spessore delle piste è di 1,5 mm.
Come si può vedere il risultato non è malvagio e va benone per il mio scopo, però osservando i bordi si nota una certa imprecisione, che per i particolari più fini dei modelli non mi sembra tolerabile.
Giudicate voi.
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Molto interessante questa foto ingrandita.
Se si pensa che un corrimano é 3/10 di mm. penso proprio che questo sistema non faccia al caso nostro.
Infatti, come ho già detto, ho visto dei finestrini fatti con questo metodo che erano meno precisi che se li avessero fatti a mano.
Metto qui un collage dei serramenti che ho realizzato per il plastico di Ge-Rivarolo per fare vedere la differenza di precisione e qui parliamo di 2/10 di spessore.
La lastrina era alpacca 2/10 di mm, quindi ho potuto fare dei pezzi altrettanto sottili, anzi conoscendo la bravura di quelli della Chemical ho fatto le inferriate di alcuni serramenti spesse mm 0,15 e sono venute perfette. Immagine: 141,47 KB
Davvero un lavoro sopraffino Giuseppe.
Dici che sono venute perfette... e come darti torto?
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
Davvero un lavoro sopraffino Giuseppe.
Dici che sono venute perfette... e come darti torto?
La Chemical lavora in modo sopraffino davvero, se non fosse per quel minimo di spesa imposto che é limitante, farei fare tutto a loro.
Bhe, vorrà dire che quando la richiesta di lastrine TT sarà altissima lavoreremo solo con loro.
Carlo, il materiale si acquista nei negozi di elettronica: fogli blu P'n'P (Press and Peel) e soluzione di cloruro ferrico già pronta all'uso.
Le schede ramate per circuiti stampati ovviamente non vanno bene invece, perchè il rame è fissato in un sottile strato (di solito 35 - 70 micron) al supporto di bachelite o di vetronite, quindi la lastrina andrebbe reperita da un altro tipo di fornitori.
Sì Giuseppe, effettivamente i 2 o 3/10 sono misure non raggiungibili con la tecnica dei fogli blu. Gli esempi delle foto che hai mandato sono eloquenti.
Tiziano ha scritto:
...effettivamente i 2 o 3/10 sono misure non raggiungibili con la tecnica dei fogli blu.
Sinceramente io sono riuscito a fare qualche cosa con i fogli blu, considerate che i dettagli più fini sono da 0,2mm.
Non vi dico che vita ho fatto Immagine: 75,59 KB
Marco, secondo me, hai fatto miracoli, ma tu stesso hai detto che ci sei un po' impazzito e poi, un conto é fare un rilievo di 2/10 in mezza incisione, un altro é fare una inferriata passante.
Come ho detto proverò a "toccare con mano", ma, secondo me, non c'é scampo, se la qualità deve essere da scala perfetta non é questa la strada.
Magari si può usare per qualche cosa che richieda una precisione non assoluta, o per emergenze (se manca un segnale stradale o qualcosa di semplice mica si può fare una lastrina appositamente) ma se c'é il tempo di programmare non vedo perché ci si debba accontentare.
Da buoni liguri facciamo anche due conti, se una lastra 30x40 costa (tra pellicole, spese di spedizione e fototranciatura) circa 30 euro e se in una lastra del genere ci stanno circa un centinaio di pezzi grandi come un serramento, il costo cad. si aggira su € 0,3.
Per la qualità che da penso sia sostenibile... anche da noi
Vorrei portare il mio contributo alla discussione....
Massimo rispetto per chi riesce a ottenre risultati in modo domestico...pero' certi risultati per ottenerli bisogna passare dai professionisti....
Per esempio: la teoria dice che lavorando su un foglio da 0.3 mm il foro passante minimo che si puo' ottenere è da 0,3 di diametro , come lo "stick" piu piccolo....
Ne consegue che l'incisione piu piccola possibile (teoricamente , ma non è cosi)su un lato sia da 0,15 mm di spessore.
Nel caso ci siano incisioni su entrambi i lati sotto questo valore il foro NON sara' passante ( sempre che la corrosione venga fatta a modo!)....questo cosa significa? che potremmo arrivare a fare una riga di indebolimento o piega anche su una parte che è stata incisa sull'altro lato.
Questo di norma viene fatta con una riga non piena ma TRATTEGGIATA , di valore inferione a 0,15 mm....
Per facilitare questa operazione , che presuppone una "taratura" tra il nostro disegno e il lavoro di corrosione, spesso viene fatta una INCISIONE DIFFERENZIATA.
In pratica : 2 lastre sensibilizzate vengono accoppiate con le facce uguali all'interno ( vengono propio scocciate tra loro ) e si esegue l'incisione invece che 50/50 in maniera differente ( 60/40 o 70 /30 ) ottendo una lavorazione che su un lato ,per esempio , simula la lavorazione che andrebbe fatta su un a lastra da 0,4 mm e quella che andrebbe fatta per una lastra da 0,1 mm ( sull'altro).
Questa lavorazione ci permette di ottenere , per esempio le parti di un tetto che , avendo delle parti in rilievo, come dei bulloni(quindi incisa tranne che nei bulloni), sull'esterno debbano tuttavia avere all'interno una riga di piega , che fatta in maniera classica diventerebbe un foro passante.
Inoltre il concetto della incisione minima non è cosi corretto: una pellicola professionale e una tranciatura fatta da professionisti mi permette di ottenere chiare e nitide incisioni da 0,07 mm su lastre da o,3 mm di spessore! ( come le venature del legno sulle assi)
Un'altro accorgimento sta' nel posizionamento dei nostri componenti all'interno della lastra.
Per capirne l'importanza bisogna capire come avviene la corrosione.
La lastra metallica sensibilizzata viene inserita in una macchina , su dei rulli, questa viene quindi bagnata da mille spruzzini con una soluzione acida portata alla giusta temperatura, in modo teoricamente uniforme.
Questa operazione dura circa un minuto per una lastra da 0,3 mm....
Quindi la lastra viene ripulita dall'acido tramite un lavaggio a spruzzo di acqua e aria che lo elimina dall superfice della lastra....E QUI' CASCA L'ASINO! Nel senso che l'acido verra' spazzato via verso i bordi esterni della lastra che quindi subira' una maggiore ( seppur lieve) incisione nelle parti piu' perimetrali.
Quindi dovremo posizionare i pezzi piu piccoli NELLA PARTE CENTRALE DELLA LASTRA, di modo che non subiscano questa ulteriore corrosione , che come rischio a quello di sciogliere i testimoni dei pezzi e di farli cadere nel bagno acido, perdendoli, oppure i nostri pezzi , se son vicini al limite tecnico, verranno corrosi completamente.
A questo punto vien da se che il testimone minimo realizzabile è anch'esso con larghezza pari allo spessore della lastra e , dovendo reggere il pezzo, questo va ingrandito o ne van fatti in quantita' tale da reggere fisicamente il pezzo , causa la sua perdita.
Questa è unoperazione che va fatta ad occhio ed è meglio abbondare nel numero di testimoni piuttosto che perdere dei componenti( cosa pessima per chi ci fara' la lstra in quanto l'acido che viene rimosso dopo l'incisione viene riutilizzato , passando attraverso dei filtri che ne puliscono le impurita' dovute al metallo corroso ma che possono essere danneggiati dai piccoli pezzi che andremo a perdere: in questo caso devono smontare la macchina per ripulire questi filtri....comprensibilmente un lavoraccio!)
Sembra una tecnica complicata ma non lo è, basta seguire le poche regole....vi basti pensare che in paesi come la Germania o la Danimarca non è cosi raro che all'interno dei laboratori scolastici delle SCUOLE MEDIE gli alunni facciano la fotoincisione....corel, una pellicola , un'incisione esterna alla scuola e i "mocciosi" si saldano l'aereoplanino di alpacca da regalare a natale al babbo....se penso che qui' le maestre fan fare agli alunni i posaceneri di das per i papa'....
Diffidate di chi usa espressioni tipo "gioielliere" per i modellisti, non sanno di cosa parlano ( come del resto molti gioiellieri!)
E dicevi che esageravo con gli elogi.
Una lezione magistrale.
Purtroppo non tutte le ditte fanno un lavoro che metta in evidenza simili preziosismi, pensa che nel mio carro Hg non si riescono quasi a vedere dei bulloni spessore 0,15 su lastra 0,3.
Certo Voi a Milano siete agevolati, magari andate sul posto, parlate e controllate, noi, comuni mortali, dobbiamo spedire e sperare bene.
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Dopo questa interessante spiegazione mi sa che vado in pellegrinaggio per meditare
Allora aspettami Edgardo che ti seguo a ruota!
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
Giuseppe hai ragione: non tutti sono cosi precisi da mostrare i limiti della fotoincisione...a tal proposito spezzo una lancia in favore di Chemical: sono il top in Italia! Parlando col Ferrari e girando per i laboratori ho visto le lastre di TUTTI I TOP ITALIANI, da Lineamodel a Bigtrains.....da Gucci a Fendi....
...ed è anche vero che essendo li' fisicamente si ha l'opportunita' di sapere qualcosa in piu, parlando con chi realizza le lastre...poi hanno un tavolo luminoso dove osservare le pellicole con un "occhio" che legge le linee e ti da i valori in millesimi....tanta roba!!!
Nonostante questo non vogli spaventare nessuno , ne distoglierlo dai propi tentativi casalinghi.....
Il lato "negativo" di Chemical è che , essendo cambiato il capoproduzione, costui non capisce come sia possibile dar retta a modellisti che chiedono una sola lastra....a me la fanno ancora...ma all'ultimo giro ho aspettato DUE MESI! manco me la ricordavo piu' la lastra quando me la ha ridata!!!!
Riguardo i materiali:
il trend "vecchia scuola" è per l'ottone, come caratteristiche ha la MORBIDEZZA, molto adatto per costruzioni che vanno flesse per formare curve o bombature ma non un granchè se andiamo a fare , per esempio, dei corrimani con sezione 0,3 mm , questi risulteranno un po morbidi e la cosa peggiorera' se scalderemo molto l'ottone, "cuocendolo".
A livello di "look" diciamo che ha un discreto fascino ma , ossidandosi, diventa una schifezza e molto difficile da saldare.
Un'altro materiale , che adoro , è l'ALPACCA , una lega color acciaio, leggermente piu pesante dell'ottone ma , soprattutto , molto piu' rigida e con una "memoria" migliore ( per memoria intendo la capacita' di tornare alla forma originale senza troppi problemi).
La sua qualita' migliore la si scopre poi saldandola: serve meno calore e si diffonde molto velocemente localmente.MOLTO PIU FACILE!
Inoltre a vedersi è stupenda, a mio parere molto piu bella dell'ottone.
Ci sono poi altri materiali , ma son piu ' costosi e , penso , non siano migliori di questi per i nostri scopi....