Driiiiiiiiiiin!
Ricrazione finita. Torniamo in classe.
Visto che se n'è accennato, ma non se n'è parlato.
Considerato che potrebbe essere importante, ai fini di capire meglio l'emissione luminosa dei led. Parliamo un po' del..
Sistema colori RGB - InfraRed - U.V.A
Il sistema colori RGB è un sistema di emissione luminosa colorata basata su 3 colori fondamentali.
Ma partiamo dall'inizio.
Sappiamo che l'occhio umano percepisce i colori (se non è daltonico) all'interno dello spettro elettromagnetico fra il viola ed il rosso.
Ovvero, partendo dalla lunghezza d'onda di 380 nanometri per il viola, ai 750 nm circa del rosso.
La scala, con il variare progressivo della frequenza, <font color="red">dovuta alla differente lunghezza d'onda</font id="red">, cambia colore, passando dal viola, blu, verde, giallo, arancio, rosso.
Al di fuori della scala dei colori visibili, abbiamo le cosiddette frequenze invisibili, quindi, prima del viola, abbiamo i raggi ultravioletti, mentre oltre il rosso abbiamo gli infrarossi.
Per ottenere la scala di colori su carta stampata abbiamo necessità di tre colori base quali il giallo, il blu ed il rosso (giallo, ciano, magenta - colori base delle comuni stampati), miscelandoli, otteniamo le altre tonalità, in quanto sono colori di tipo "sottrattivo", cioè, un colore, miscelandosi all'altro, oltre che a donare la sua tonalità, ne toglie all'altro.
I colori emessi da radiazione fotonica (luce dei led) sono invece di tipo "additivo", cioè si sommano soltanto. I colori base sono Rosso, Verde, Blu, .
Da questi colori è stato definito l'acronimo RGB, dall'inglese Red-Green-Blue.
Questi colori sono la base di colore di tutti i led, calcolata la frequenza che il semiconduttore deve emettere, il costrutttore ha il led del colore voluto.
I primi led erano solo rossi e verdi, colori base dell'RGB, sommando il rosso ed il verde si ottiene il giallo.
Infatti i led gialli hanno semiconduttori che emanano entrambe le frequenze. Lo si può verificare da un led bicolore, che emana luce rossa o verde, ma se alimentiamo entrambi gli anodi, otteniamo luce gialla.
I led blu sono comparsi molto più tardi, perchè chi li inventò e produsse tenne per se il brevetto esclusivo. Dagli anni '70 (circa) entrarono in commercio solo dopo la scadenza del brevetto.
Con l'entrata in commercio del led blu si potè ottenere finalmente l'intera gamma di colori da un solo led.
Miscelando quindi i tre colori, in proporzioni diverse otteniamo tutta la scala, dal viola al rosso.
Ma direte... Il led bianco?
La luce bianca la si ottiene miscelando tutti i tre colori contemporaneamente.
Il sistema RGB è utilizzato come scala di taratura colori dei monitor, televisori, etc.
Come mai il vostro TV a led emette tutti i colori?
Perché il monitor è costituito da centinaia di migliaia di micro led RGB, che hanno la possibilità, ognuno, di emettre tutti i colori percepibili dall'occhio umano.
Ma.....
Se abbassiamo la<font color="red"> lunghezza d'onda</font id="red"> dell'emissione fotonica del semiconduttore, usciamo dal campo della luce percepita, la frequenza è talmente <font color="red">alta</font id="red"> da essere invisibile all'occhio umano. Ma non significa che non ci sia. Una luce tanto scura da chiamarsi "ultravioletto". ovvero, oltre la luce viola.
Se invece <font color="red">allunghiamo la lunghezza d'onda</font id="red">, oltre il rosso?
Otteniamo una luce di frequenza talmente <font color="red">bassa</font id="red"> da uscire dalla nostra capacità percettiva. L'infrarosso.