Ciao, gli schemi di Gianfranco sono corretti. Quello migliore è con il deviatore a tre contatti. Quello da sei (il doppio deviatore) è più laborioso,
ma va bene lo stesso

Tuttavia esistono molti tipi di led bicolore; solitamente hanno 3 contatti ma ne esistono anche a due.
Quelli a tre contatti hanno quasi sempre il catodo comune. Il catodo di un diodo va sempre collegato al polo negativo.
Quindi è come avere due diodi singoli con il catodo collegato tra loro.
L'anodo va sempre collegato al positivo di alimentazione.
Visto che siamo in tema, come dicevo sopra esistono led bicolore con soli due contatti; in questo caso i diodi sono collegati in una configurazione chiamata
antiparallelo, cioè il catodo di un led (per es verde) è collegato all'anodo dell'altro (rosso) e così anche per gli altri poli. Quindi per accenderli entrambi è
necessario un doppio deviatore in configurazione di invertitore di polarità. Cioè invertendo i poli si accende o il led rosso o quello verde.
In qualsiasi caso, con tutti i tipi di led bicolore, è possibile ottenere un terzo colore che è la somma dei due colori di base. Applicando una corrente alternata
o ad impulsi, con un led bicolore rosso/verde si può ottenere il colore ambra.
Per la resistenza di limitazione viene usata la legge di OHM tenendo conto della caduta di tensione del diodo, la quale può essere rilevata dal datasheet del
componente. Se si conosce la sigla industriale del led, basta scriverla su Google per avere subito il documento tecnico in pdf con tutte le sue caratteristiche.
Non posto schemi pratici per non creare confusione, ma se interessa, possiamo farlo per analizzare meglio il problema così da vedere un po' le varie configurazioni
e calcoli (semplici) da fare.
Ciao