Si Marco, fu un evento tragico che segnò il destino dei lavoratori e dell'impianto per sempre.
Ahimè ricordi indelebili della mia giovinezza...
L'impianto era servito da un ramo dell'Oleodotto Europa Centrale (OEC) - Genova-Ingolstadt e aveva due grandi serbatoi di stoccaggio del greggio posti a circa 8 km di distanza a loro volta collegati all'impianto.
La raffineria non era servita da raccordo ferroviario e il trasporto dei prodotti finiti (benzina, nafta e gasolio) avveniva con autocisterne Fiat 690 (brekina), Lancia Esagamma (Garage 87) in varie configurazioni e tutte rigorosamente prive di logo di qualsiasi produttore petrolifero dell'epoca.
La zona di carico delle autocisterne era lato lago, quindi si potrebbe riprodurre li un raccordo ferroviario.
Le autobotti attendevano il turno di carico in un parcheggio ad un chilometro di distanza (località Paré) per il motivo che la strada per Bellaggio, che attraversa l'impianto, era molto stretta in un punto particolare.
Qui si trovava anche un distributore carburanti (antesignano delle attuali pompe bianche) ed era presente anche il condominio (9 famiglie) dei dipendenti entrambi di proprietà dell'ILSEA.
Oggi l'area non è più agibile e raggiungibile e non rimane più traccia di quella realtà industriale... sul “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…”
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IpGio