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Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

Recensioni di viaggi in treno, esperienze relative ai treni, libri ed articoli tecnici riguardanti il mondo delle ferrovie reali.

Moderatore: Fabrizio

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Fabrizio
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Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#1 Messaggio da Fabrizio »

Vi riporto il resoconto di un viaggio che ha avuto lo scopo principale di percorrere a bordo del treno tutta la ferrovia Tirrenica Settentrionale, da Ventimiglia a Roma.

Tutto il racconto è abbastanza lungo, ricordate quindi il punto in cui siete arrivati se volete leggere in più volte.

Buona Lettura

Questo viaggio si svolgerà lungo un itinerario che toccherà le città di Torino, Milano, Ventimiglia, Genova, Roma e Venezia, nei giorni 2-3-4 Gennaio 2014. Il percorso da Ventimiglia a Roma avverrà lungo la linea ferroviaria “Tirrenica Settentrionale”, una ferrovia che costeggia il mare Tirreno dal confine di stato fino alle estreme propaggini meridionali della penisola italiana. Il totale dei chilometri percorsi sarà di 2023.

Il giorno 2 gennaio 2014 percorrerò l’itinerario da Torino a Ventimiglia, passando per Milano.

Per raggiungere Milano uso il treno Italo 9919 diretto a Roma Ostiense, in partenza dalla stazione di Torino Porta Susa alle 8:47. La stazione di Torino Porta Susa è stata costruita di recente nell’ambito della risistemazione del nodo ferroviario subalpino ed è ancora in fase di costruzione. La stazione è molto moderna, collegata direttamente alla metropolitana e agli altri servizi di trasporto pubblico della città.

Tutta la stazione è al coperto, comprese le banchine che si trovano in un tunnel sotterraneo. All’interno della stazione ci sono diversi esercizi commerciali, bar, biglietterie e servizi di assistenza clienti di alcune società ferroviarie che vi operano.
Non tutti gli esercizi commerciali e le parti della stazione sono terminati e attivi, anche se con la recente attivazione dei binari 1 e 2 della stazione il vecchio fabbricato viaggiatori è stato dismesso e tutte le attività risiedono ora nel nuovo fabbricato. Il sistema di segnaletica e diffusione sonora nella stazione è efficiente e permette di orientarsi al meglio all’interno della stessa.

Poco prima delle ore 8:47 il treno italo 9919 diretto a Roma Ostiense giunge in stazione e il personale di NTV provvede a fornire indicazioni per disporsi lungo la banchina, i monitor posti lungo la stessa indicano comunque in maniera esatta la posizione delle carrozze.
Il treno è l’ ETR 575 (AGV) n° 2. Prendo posto nella carrozza 3, che si presenta in ordine e pulita, come tutto il resto del convoglio. Il treno ha un aspetto moderno e gli interni sono luminosi, ma i sedili sono poco comodi.

Partiamo in orario alle 8:47 e ci dirigiamo verso la zona settentrionale della città, per immetterci poi sulla linea AV per Milano nei pressi di Settimo Torinese. Appena imboccata la linea ad alta velocità per Milano, in breve tempo il treno raggiunge i 300 km/h, mantenendo poi questa velocità per tutto il tragitto. La marcia è abbastanza stabile, il treno è silenzioso, anche se a tratti si avverte qualche vibrazione e scossone.
Vengono distribuiti i quotidiani e il drink di benvenuto, con snack dolci e salati di ottima qualità. Il tempo è nuvoloso e la pioggia insiste lungo tutto il tragitto, la temperatura esterna attorno ai 4°C.

Circa 30 minuti dopo esserci immessi sulla linea ad alta velocità siamo già a Milano, inizia la decelerazione e alle 9:30 giungiamo in orario a Milano Porta Garibaldi, dove scendo e mi dirigo verso la stazione della metropolitana. Il viaggio è stato molto rapido.

Raggiungo la stazione di Milano Centrale usando la linea verde della metropolitana, il tragitto richiede pochi minuti.

Per raggiungere Ventimiglia userò il treno Intercity 741, in partenza da Milano Centrale alle ore 11:10.

Il treno IC 741 è composto da 8 vetture tipo Z, di cui due di prima classe e una BH, alla trazione la E 444 010. Prendo posto nella vettura 2, che è una tipo Z a scompartimenti. Appena sufficienti le condizioni interne di pulizia, mentre esteriormente il treno si presenta pulito.
La partenza avviene alle 11:15, con 5 minuti di ritardo e ci dirigiamo verso Milano Lambrate, quindi Rogoredo, dopo la quale ci immettiamo a destra sulla linea verso Pavia, dove giungiamo alle 11:33. Il treno è molto affollato, la disponibilità di posti è esaurita e diversi viaggiatori sono in piedi nei corridoi.

La ferrovia transita nella campagna pavese, fra tipiche cascine e in un ambiente poco urbanizzato e ben conservato.
Le infrastrutture, le costruzioni e le attività industriali non sono molte, mentre prevalgono terreni adibiti ad attività agricole, molti dei quali a riposo per la stagione invernale. Diverse, anche se in numero non troppo elevato, le attività di allevamento, diverse delle quali presentano ancora edifici tipici, affiancati da strutture più moderne.

La giornata continua ad essere grigia e piovosa. Oltre Pavia superiamo il ponte sul fiume Po e raggiungiamo quindi Voghera, sede di importanti officine dove vengono riparate carrozze ferroviarie. Rientriamo quindi in Piemonte e ci dirigiamo verso Arquata Scrivia, dove ci congiungiamo alla linea proveniente da Alessandria e inizia la tratta di valico dell’ Appennino Ligure.

La ferrovia scorre dapprima nella valle del fiume Scrivia, una valle che a tratti si fa impervia, dai quali versanti scorrono verso valle rivoli d’acqua e caratterizzata quest’oggi da un clima abbastanza freddo, dove ancora si vedono tetti e vegetazione ricoperta da brina, nonostante siamo nelle prime ore del pomeriggio.
Ci immettiamo poi nella galleria dei Giovi, che sbocca sulla valle del torrente Polcevera, attraversiamo Mignanego, Pontedecimo e Bolzaneto, per giungere quindi in orario a Genova Piazza Principe.

Anche qui in Liguria la giornata è caratterizzata dal cattivo tempo, continua a piovere e la temperatura è attorno agli 8°C.

Nella stazione di Genova Piazza Principe avviene l’inversione di marcia, in testa viene agganciata la E 444 086 e dopo circa 15 minuti il treno riparte, con 7 minuti di ritardo, verso Ventimiglia.

Attraversiamo il nodo genovese, attraverso le stazioni di Sampierdarena, Cornigliano, Sestri Ponente, Pegli, Prà, Volti e Vesima, per uscire dalla fitta e congestionata area metropolitana di Genova presso Arenzano.

Ferrovia nei pressi di Genova Prà
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Questa zona è caratterizzata di un fitto e caotico intreccio di infrastrutture ferroviarie, stradali e industriali fra le quali spiccano i grossi impianti dell’ Ilva (Cornigliano), il porto con i grandi cantieri navali di Fincantieri (presso Sestri Ponente) e le zone più moderne del porto (Voltri-Prà), accanto alle quali convivono abitazioni civili in maniera più o meno integrata.

Ponte sul torrente Polcevera, nei pressi di Genova Cornigliano
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Arenzano è il primo centro che si trova fuori dall’area metropolitana genovese, da qui la ferrovia prosegue costeggiando molto spesso il mare Ligure, siamo sulla riviera di ponente e alle 13:26 giungiamo a Savona, dove fermiamo.

La ferrovia prosegue a tratti a ridosso del mare e a tratti più internamente, attraversando tutti i centri disposti lungo il litorale, che in questa stagione si presentano poco popolati, l’impressione è ancor più accentuata dalla giornata grigia e piovosa. Il mare è agitato e si infrange lungo le scogliere e le spiagge su cui prevalgono sassi, rami e diverso materiale portato a riva dal mare. Giungiamo quindi a Finale Ligure, Albenga e Alassio, dove effettuiamo fermate tutte in orario.

La prima fermata della provincia di Imperia è quella di Diano Marina, mentre raggiungiamo Imperia Porto Maurizio alle 14.30 circa. Ripartiamo verso Ventimiglia, dove giungiamo alle 15:10, con 6 minuti di ritardo dopo le fermate di San Remo e Bordighera. In stazione a Ventimiglia si possono trovare treni delle ferrovie francesi per servizi locali (TER), espletati con composizioni di elettromotrici a due piani serie Z 26500.

In questa stazione attendo il treno regionale 11315 per Genova Brignole, che userò per arrivare a San Remo, località nella quale farò la sosta per la notte. Il treno è composto da E 464 e vetture piano ribassato ristrutturate con semipilota, tutto il materiale si presenta in ordine e pulito. Il treno giunge in orario a San Remo, a bordo annunci sonori avvisano a riguardo della prossima fermata e dell’itinerario percorso.


L’intera tratta da Milano a Ventimiglia richiede circa 5 ore per 290 km. Su questa relazione il treno Intercity che ho usato è quello più rapido e di migliore qualità, tuttavia rimane una soluzione non del tutto al passo con i tempi. I tempi di percorrenza sono lunghi, il materiale utilizzato è di tipo obsoleto.

Sulla tratta sono in corso importanti interventi di ammodernamento, che consentiranno la velocizzazione del tracciato. Alcuni lotti del raddoppio sono già terminati e in esercizio, mentre su altri sono ancora in corso i lavori oppure si è ancora a livello di progettazione.


Il giorno 3 gennaio 2014 percorrerò l’itinerario da San Remo a Roma, usando un treno intercity da San Remo a Genova e un treno Frecciabianca da Genova a Roma, il totale dei chilometri da percorrere è di 640.

Per raggiungere Genova uso il treno Intercity 663 Ventimiglia - Milano Centrale, previsto alle 9:15 a San Remo. La stazione di San Remo si trova sulla variante a doppio binario aperta nel Settembre 2001, una delle tratte recentemente aperte con i lavori del raddoppio.

La stazione si trova in galleria e sono presenti i due soli binari di corsa. Il fabbricato viaggiatori si trova presso Piazza Don Orione, mentre i binari si trovano circa 500 metri più distante all’interno della montagna e sono raggiungibili tramite un tunnel dotato di tappeti mobili. Questa particolarità deve essere tenuta presente perché per percorrere l’intero tunnel servono circa 5 minuti, occorre quindi partire in tempo dall’ingresso della stazione per evitare di perdere il treno.

Mentre attendo il treno in stazione fermano diversi convogli Regionali, molti espletati con le ultime ALe 801/940, un tempo molto diffuse sulla riviera ligure.

Alle ore 9:15 il treno per Milano giunge puntuale al binario 2. Il treno è composto da 8 carrozze tipo Z ed è trainato dalla E 444 043.

Prendo posto nella vettura 1, una vettura tipo Z a scompartimenti che si presenta in condizioni di pulizia solo sufficienti, come tutto il convoglio. La frequentazione è buona, i passeggeri continuano ad affluire anche nelle stazioni successive.

Partiti da Sanremo attraversiamo la stazione di Taggia-Arma, anch’essa sul nuovo tratto a doppio binario aperto nel 2001, che termina poi nei pressi di Imperia, dove giungiamo alle 9:30.

Ripartiti da Imperia si prosegue sulla vecchia linea a singolo binario, che qui corre a ridosso del Mar Ligure attraversando gli abitati di Diano Marina, San Bartolomeo, Cervo, Andora e Laigueglia, per poi arrivare ad Alassio. Lungo questa storica tratta si può osservare un panorama molto bello, con il mare che si infrange sugli scogli a pochi metri dalla ferrovia, che talvolta scorre a strapiombo sul mare stesso o all’interno dei paesi che attraversa.

Il tempo anche oggi è brutto, piove e il cielo è di un colore grigio plumbeo, il sole non filtra la spessa coltre di nubi e il mare è agitato. Tutte le strutture ricettive, le spiagge e gli stabilimenti balneari sono chiusi in attesa del ritorno della bella stagione.


Panorama nei pressi di Alassio, con sullo sfondo l'isola Gallinara
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La velocità con cui viene percorsa la tratta è modesta. La tratta sarà a breve sostituita da una nuova variante a doppio binario, come già avvenuto nella tratta fra Bordighera e San Lorenzo, cosa che consentirà un miglioramento nei tempi di percorrenza.

Dopo Alassio fermiamo ad Albenga, per poi attraversare Loano e Pietra Ligure e quindi raggiungere Finale Ligure, da dove ci immettiamo su un nuovo tratto raddoppiato che ci conduce a Savona, dove arriviamo alle 10:30. Da Savona si procede poi verso Genova, attraversando una vasta zona ricca di impianti industriali, infrastrutture viarie e impianti portuali tra Arenzano e Sampierdarena.


Transito nella stazione di Cogoleto
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Il nodo di Genova è interessato da importanti lavori di potenziamento, di cui si vedono i lavori lungo tutta l’area metropolitana. Giungiamo in orario, alle 11:06, a Genova Piazza Principe.


Ferrovia nei pressi di Arenzano
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La stazione di Genova Piazza Principe è in fase di ristrutturazione e al momento risulta obsoleta e poco funzionale.

Per raggiungere Roma userò il treno Frecciabianca 9773 per Roma Termini, previsto in partenza alle 12:12.

Il treno è l’ETR 463 n° 21, ancora nella livrea di origine rossa e bianca. Prendo posto nella vettura 2, che si presenta in ordine e pulita, come tutto il resto del convoglio. Gli interni, a differenza della livrea esterna, sono stati rinnovati e presentano le stesse caratteristiche dei convogli ETR 485 in uso per i servizi Frecciargento. Sono disponibili prese elettriche a ogni posto e ampi tavolini, sul treno è effettuato il servizio di bar in carrozza dedicata. I sedili sono ampi e comodi. La frequentazione non è molto elevata e rimangono disponibili molti posti liberi.


ETR 463 21 alla stazione di Genova Piazza Principe
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Partiamo in orario alle 12:12 e ci dirigiamo verso La Spezia.

La ferrovia scorre a ridosso del mare e si possono osservare paesaggi molto belli e pittoreschi, attraversiamo Bogliasco, Sori e Recco per poi giungere a Rapallo e Chiavari, che attraversiamo tutti senza effettuare fermate.

Il paesaggio è più caratteristico di quello che si può osservare sulla riviera del ponente ligure, con meno spiagge e stabilimenti balneari e più borghi storici dall’aspetto molto ben conservato.
Anche le caratteristiche dell’ambiente presentano un aspetto più accidentato, i rilievi scendono rapidamente verso il mare, lasciando pochissimi spazi aperti.

Superata Sestri Levante attraversiamo la zona delle Cinque Terre, per poi giungere a La Spezia Centrale, prima fermata prevista.
Il tempo si mantiene sempre pessimo, con pioggia insistente e mare agitato.

Ripartiti da La Spezia ci dirigiamo verso la Versilia, Massa e Pisa, ove giungiamo alle 13.55. L’arrivo a Livorno è preannunciato dalla presenza di alcuni grossi complessi industriali e dal passaggio sul canale scolmatore del fiume Arno. Dopo Livorno ci dirigiamo verso Castiglioncello, Cecina e Piombino, anche qui si possono osservare, specie nei pressi di Castiglioncello, paesaggi marini molto suggestivi.

Ci dirigiamo quindi verso Grosseto e la Maremma, in un paesaggio dominato dalla natura e dalla presenza assai modesta di infrastrutture e costruzioni.

Il treno marcia a velocità abbastanza sostenuta ed è dotato di assetto variabile, cosa che rende possibile affrontare ad alta velocità anche le curve che su questa tratta non mancano, specie nei tratti della riviera ligure e in Maremma.


Giungiamo quindi a Civitavecchia, dove la presenza di infrastrutture e edifici si fa più massiccia, preannunciando l’arrivo a Roma. Dopo lunghi chilometri percorsi sotto la pioggia e un cielo grigio, il sole comincia a farsi vedere e in tutto il tratto fra la bassa Toscana e il Lazio, le nuvole lasciano ampi spazi di sereno.


Entriamo nel nodo di Roma attraverso le stazioni di Roma Aurelia, Roma San Pietro e Roma Tuscolana.

Giungiamo in orario a Roma Termini, alle 16.33, dove siamo ricevuti sul binario 25. Abbiamo effettuato fermate a La Spezia Centrale, Massa Centro, Pisa Centrale, Livorno Centrale, Grosseto, Civitavecchia per un totale di 485 km percorsi in 4 ore e 20 minuti circa. Buona la scelta di usare un treno ad assetto variabile su questa tratta, consentendo l’aumento delle velocità e la diminuzione dei tempi di percorrenza.


La stazione di Roma Termini è interessata da importanti lavori e alcuni binari sono posti molto distanti dall’ingresso principale, è proprio questo il caso del binario 25, che si trova oltre 500 metri distante dall’uscita principale di Piazza Dei Cinquecento.

In questa situazione non è sempre facile districarsi nel cercare il proprio treno ed è meglio prepararsi per tempo e mantenere tempi di coincidenza sufficientemente ampi. Il tempo a Roma è migliore, non piove e la temperatura è attorno ai 15°C.




Il giorno 4 gennaio 2014 percorrerò l’itinerario da Roma a Venezia, rientrerò poi a Torino. Il totale dei chilometri da percorrere è di 934.
Per raggiungere Venezia uso il treno Frecciargento 9408, in partenza dalla stazione Termini alle 8:35. Il treno è l’ETR 600 n° 11, nella livrea “Frecciargento 2”. Prendo posto nella carrozza 2, che si presenta in buone condizioni di ordine e pulizia. Al posto sono disponibili prese elettriche e tavolini, a bordo è disponibile il servizio di bar.

Le prese elettriche non sono funzionanti, è disponibile a bordo
una rete wireless gratuita, i sedili sono comodi e rivestiti in pelle.

La disponibilità posti è esaurita, ma non ci sono viaggiatori in piedi.

Partiamo in orario alle ore 8:35 ed effettuiamo pochi minuti dopo la fermata a Roma Tiburtina, per poi immetterci sulla linea Direttissima per Firenze. Il convoglio è abbastanza stabile e silenzioso ed è dotato di assetto variabile, tuttavia non se ne sente nessun effetto in quanto stiamo marciando su una linea appositamente costruita per l’alta velocità, quindi con raggi di curvatura abbastanza ampi.

Viaggiamo lungo tutta la tratta tra Roma e Firenze a velocità comprese tra 235 e 245 km/h. Il tempo è nuvoloso e a tratti piove, mentre la ferrovia transita fra montagne e colline in un ambiente tipicamente invernale, comunque contornato da spazi più verdeggianti.

Infrastrutture e costruzioni non sono molto numerose, mentre a tratti viaggiamo affiancati alla linea storica Firenze – Roma e l’autostrada A1 “Autostrada del Sole”.

Giungiamo a Firenze Santa Maria Novella alle 10:07, dove avviene il cambio di banco e si riparte dopo circa 10 minuti in direzione Bologna. La tratta fra Firenze e Bologna viene percorsa quasi del tutto in galleria, fino a che giungiamo a Bivio Emilia, per immetterci sull’interconnessione che ci porterà al piazzale esterno della stazione di Bologna Centrale, dove giungiamo alle 10:53.

I treni della direttrice Roma – Venezia fermano ancora in superficie e Bologna Centrale, non essendo ancora completi i lavori per la connessione della ferrovia Bologna – Padova con l’ingresso alla stazione sotterranea di Bologna.


Ripartiamo in orario da Bologna e ci dirigiamo verso Padova, viaggiando questa volta su linea tradizionale a velocità comprese tra 170 e 180 km/h. Data la conformazione della linea, per lo più rettilinea, l’assetto variabile non si fa comunque quasi sentire. Dopo avere attraversato il ponte sul fiume Po, presso Pontelagoscuro, entriamo nella Regione Veneto. Piove insistentemente e la giornata e buia e nuvolosa, mentre transitiamo in un ambiente caratterizzato coltivazioni agricole intensive, allevamenti di bestiame e un reticolo d’infrastrutture e costruzioni non troppo esteso.


Presso la stazione di Battaglia Terme inizia un rallentamento, per il transito all’interno della breve e unica galleria sotto i Colli Euganei, posta tra Battaglia Terme e Terme Euganee. Giungiamo a Padova, dove fermiamo e riprendiamo poi la marcia verso Mestre, sulla linea veloce.

Ripartiti da Mestre il treno si immette sul Ponte Della Libertà, per giungere in orario alle 12:20 alla stazione di Venezia Santa Lucia. Abbiamo effettuato le fermate di Roma Tiburtina, Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale, Padova e Venezia Mestre, per un totale di 531 km e circa 3 ore e 45 minuti di viaggio.


L’uso di treni ETR 600 su questa relazione non è ottimale, vista la loro disponibilità di posti limitata in relazione alla richiesta. Sono disponibili comunque numerosi treni sulla tratta e nelle ore di punta è disponibile un treno ogni 30 minuti.
L’assetto variabile consente modesti guadagni in termini di tempo, considerando che tra Roma e Bologna e tra Padova e Mestre si viaggia su linee ad alta velocità, mentre la tratta tra Bologna e Padova è abbastanza rettilinea, rendendo poco utile l’assetto variabile. Con l’entrata in servizio dei nuovi treni “Frecciarossa 1000” sarebbe auspicabile un ritorno degli ETR 500 a Venezia. Ad oggi, tra Venezia e Roma viaggiano anche i treni Italo di NTV, con tempi uguali a quelli dei Frecciargento di Trenitalia.

La stazione di Venezia Santa Lucia è stata interessata recentemente da lavori di ristrutturazione, che l’hanno resa più funzionale. Sono disponibili locali per attività commerciali, alcuni dei quali devono ancora entrare in attività, mentre alcune aree del terminal richiedono ancora dei lavori di riqualificazione.


Alla stazione di Venezia Santa Lucia attendo il treno Frecciabianca 9728, previsto in partenza per Torino Porta Nuova alle 14:20.

Il treno è una composizione bloccata di carrozze tipo Gran Confort e Z ristrutturate con in testa e coda locomotive E 414.
Entrambe le locomotive sono attive, una in trazione e una in spinta, durante la marcia. Prendo posto nella vettura 2, che si presenta in ottime condizioni di ordine e pulizia. Rispetto agli ETR 463, ETR 600 e le vetture tipo Z a compartimenti che ho utilizzato in precedenza, questa carrozza si presenta molto più ampia e luminosa. I sedili sono comodi e lo spazio libero attorno molto ampio, i finestrini sono di grandi dimensioni e sono disponibili tavolini con presa elettrica ad ogni posto.


Partiamo in orario dalla stazione di Venezia Santa Lucia e imbocchiamo il Ponte della Libertà, costeggiando gli stabilimenti del petrolchimico di Marghera sulla sinistra, giungiamo quindi a Mestre, dove effettuiamo la prima fermata.

La frequentazione è buona, anche se rimangono posti liberi.

Ripartiamo verso Padova e Vicenza, transitando sempre in un ambiente fortemente urbanizzato con molte infrastrutture e costruzioni, fra le quali spiccano molti fabbricati industriali e diversi stabilimenti siderurgici. Giungiamo quindi a Verona Porta Nuova, superata la quale si trova il grande scalo intermodale di Verona Quadrante d’Europa. Nel tragitto compreso tra Roncadelle, Travagliato e Chiari sono presenti i cantieri per la realizzazione della ferrovia ad alta velocità Milano-Verona, mentre tra Treviglio e Milano il treno percorre la già attiva linea veloce (DD Venezia), affiancata a quella storica.

Lungo la ferrovia sono presenti numerosi scali e raccordi ferroviari, in alcuni dei quali si possono vedere diversi treni merci composti da carri Eanos carichi di rottami diretti alle fonderie della zona.

Sono circa le 17 quando giungiamo nei pressi di Milano, che è preannunciata dall’immenso scalo di Milano Smistamento, visibile ormai nella penombra alla sinistra. Giungiamo a Milano Centrale alle 16:55, dove l’inversione di marcia richiede qualche minuto di sosta.


Ripartiti da Milano il treno si immette sulla linea storica per Torino, attraversando le stazioni di Rho e Magenta, per giungere quindi a Novara e Vercelli, dove giungiamo con 7 minuti di anticipo e attendiamo di ripartire in orario. Torino e Milano sono collegate da due ferrovie, quella ad alta velocità, che ha un percorso parallelo alla autostrada A4 e quella storica, che invece tocca i centri di Vercelli e Novara, passando più a sud. Giungiamo a Torino Porta Susa e quindi Torino Porta Nuova, dove termina la corsa del treno alle 18:50.


Fabrizio

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Re: Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#2 Messaggio da marione »

Bellissimo resoconto sia di ciò che hai fatto che di ciò che hai visto !
Ti chiedo solo chiarimenti sul sistema di ristorazione che hai trattato solo genericamente :
ad esempio sul Milano- Ventimiglia ed il San Remo - Genova era presente ed a che livello ?
Grazie mille e ... alla prossima !!!

Marione
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Re: Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#3 Messaggio da Fabrizio »

Ciao Mario, sul Milano - Ventimiglia e sul San Remo - Genova (treno Ventimiglia - Milano) non è svolto alcun servizio di ristorazione di nessun tipo. Questi treni sono Intercity, su quella relazione esistono solo questi e non è previsto nessun servizio di ristorazione, nemmeno il carrellino bar. Per l'andata (Milano-Ventimiglia) ho comprato panino e acqua alla stazione di Milano Centrale prima della partenza, mentre nella tratta San Remo - Genova, l'arrivo a Genova alle 11:10 mi ha permesso di mangiare, seppur un po' presto, un ottima focaccia nei pressi della stazione di Genova Piazza Principe, prima di partire per Roma.

Ad ogni modo il servizio di ristorazione esiste sui treni Frecciarossa e consiste nella vendita di piatti caldi (lasagne, altri tipi di pasta) o freddi (salumi, insalate, formaggi) da consumare presso i posti disponibili in carrozza ristorante. I posti disponibili in carrozza ristorante possono essere veri e propri tavoli (soluzione che sarà presto eliminata) oppure si consumano sui normali tavolini dei posti a sedere (soluzione che sarà adottata d'ora in avanti).

Sui treni Frecciargento e Frecciabianca esiste un servizio di bar con vendita di panini o alcuni piatti freddi preconfezionati (salumi, formaggi, insalate).

Tuttavia, mi sembra di capire che a te invece interessi un vero e proprio servizio ristorante "da intenditori" :wink: , come quello che esisteva sui TEE. Questo non esiste più su nessun treno, purtroppo. Tutto ciò che è servizio ristorazione sui treni è un qualcosa simile a ciò che si può trovare in un bar o self service, per un pasto minimo giusto per non rimanere senza mangiare.

Ciao

Fabrizio
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Re: Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#4 Messaggio da marione »

Grazie Fabrizio !
Era proprio ciò che volevo sapere !
SalutoNi

Marione
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Marshall61
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Re: Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#5 Messaggio da Marshall61 »

Bellissima relazione Fabrizio, interessante e ricca di particolari, grazie per la condivisione!!! :cool: :wink:

Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)

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Re: Lungo la ferrovia Tirrenica Settentrionale

#6 Messaggio da IlGrandePuffone »

Davvero un bel racconto da cui traspare un grande amore per la ferrovia. Dispiace solo che ormai per avere un minimo di pulizia e comfort bisogna spendere di più e prendere almeno una freccia.
Grazie Fabrizio, molto interessante e puntuale.
ciao
andrea
Andrea Spigarelli

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