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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
...infatti Giuseppe, quella che ho citato io non esiste per la TT, solo H0 ed N....forse anche per la 0....la tua dima è ottima ed è quello che ci vuole per avere una corretta posa senza sorprese!!!!
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">[red]giuseppe_risso ha scritto:
-18 alla pensione? -18 alla pensione?[:(!][:(!][:(!]
A vita devi lavorare
[/quote]
.....[:I]...dopo 7 mesi di convalescenza, sono in pensione da mercoledì 26 settembre u.s., decretato incondizionatamente non idoneo al servizio...34 anni effettivi e 5 cumulativi (39 contributivi)....calcolando l'età di 51 anni, il ferromodellismo potrebbe divenire da hobby a professione...hai voglia a modulari!!!!!
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
tornando a bomba, a proposito delle testate e della posizione del binario su di esse, posso dire che la soluzione "ufficiale" Fremo è sicuramente una delle migliori. Il posizionamento del binario deve essere fatto esattamente sulla mezzeria della carreggiata di testata (se si aguzza un po' la vista nella seguente immagine si intravede un piccolo scasso indicativo della mezzeria (il famoso "dentino" che noi abbiamo nelle testate tagliate al laser, per intenderci):
ed infine il fissaggio vero e proprio dei funghi di rotaia avviene saldando essa alla testa piatta di una coppia di vitine in ottone serrate parzialmente sulla testata stessa:
Con questo metodo è garantita la perfetta planarità della rotaia, la sua posizione rispetto ai fori di serraggio dei moduli e il tutto ha grande robustezza meccanica. Per esperienze vissute posso dire che una rogna tipica dello smontare e rimontare moduli nonchè della loro movimentazione è... lo strappo della rotaia di testata dalle caviglie. Con questo sistema è praticamente impossibile.
....grazie Mario, buono a sapersi!....comunque anche il Fremo mi attira molto.... ...come epoca ferroviaria a quale si può ispirare?...ad esempio esiste un Fremo epoca II/III?
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
periodo dal 1955 al 1970 circa. Volendo Fremo privilegiare l'esercizio ferroviario è quasi giocoforza sintonizzarsi su questa epoca che è la più ricca in termini di movimentazione ferroviaria (treni merci raccoglitori, trazione a vapore oppure termica, composizione e scomposizione di convogli).
Se ne vuoi sapere di più ti consiglio di leggerti il sito Fremo italiano:
Grazie per le foto, Mario, ho capito cosa intendevate per dentino.
Penso sia utile.
Mi convince un po' meno il discorso delle viti su cui saldare le rotaie, secondo me, una piastrina di vetronite garantisce maggiore precisione.
Siamo sicuri che tutti le avviteremmo con esattezza allo stesso livello?
Io uso viti nel legno quotidianamente e quasi mai mi vengono allineate perfettamente, figuriamoci se si parla di decimi di millimetro e se le viti le montano persone diverse.
Comunque, se voi dite che funziona egregiamente, si può tenerne conto.
Giuseppe, in realtà la posizione del binario non è data dalle viti in se... cerco di spiegarmi meglio descrivendoti la procedura installativa:
1) dopo aver realizzato la carreggiata di binario in legno e aver posato la massicciata in sughero (il cui lato superiore deve combaciare con il lato superiore della testata), infilerò nel legno della testata due vitine in ottone a testa piatta "approssimativamente" sotto alle due rotaie. In questa fase non è particolarmente importante una precisione assoluta.
2) posiziono il binario (come da figura sopra) facendo in modo che l'ultima traversina poggi sulla testata stessa e dispongo perfettamente la mezzeria del binario in perfetta corrispondenza con la mezzeria della sede sulla testata. A questo punto controllerò che la testa delle viti non sforzi sulla rotaia ma sia, invece, leggermente più bassa (eventualmente avvitando leggermente di più la vite).
3) a questo punto, quando tutto è a posto, posso finalmente bloccare il binario con i chiodini nella sua posizione definitiva (siccome le norme Fremo prevedono l'uso del solo binario flessibile ho ancora un po' di margine di correzione).
4)una volta che tutto è a posto provvederò a saldare a stagno la testa della vite con il fungo della rotaia (mi raccomando, solo sotto e all'esterno, la saldatura!) e otterrò quindi di aver bloccato le due rotaie perfettamente in posizione.
a compendio di ciò, il sistema con la vetroresina è altrettanto buono e forse è anche più gestibile nel caso di linea a doppio binario ma anche questo sistema non è esente, purtroppo, da tolleranze di assemblaggio. Per minimizzare queste sarebbe necessaria la dima metallica vista sopra ma meglio ancora se sulla stessa dima sono posizionati entrambi i binari.
marioscd ha scritto:
Per minimizzare queste sarebbe necessaria la dima metallica vista sopra ma meglio ancora se sulla stessa dima sono posizionati entrambi i binari.
ciao
Ma in effetti la dima li posiziona entrambi su un lato e uno solo sull'altro.
Il discorso delle viti, ora, mi convince di più.
sorry, non avevo visto bene la dima, chissà perchè pensavo a quella FIMF per lo scartamento! la tua è perfetta. Secondo mela dima, accoppiata al sistema delle viti, può diventare il sistema più semplice e preciso di fissaggio dei binari sulle testate...
ciao a tutti,
riprendiamo il modulare.
Con Novegro si è avuta la possibilità di sentire tante opinioni tra cui è prevalsa quella (come consiglio....) di stare su una normativa già esistente tipo FREMO. A suo tempo avevamo visto i disegni delle testate FREMO:
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singolo binario
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doppio binario
queste hanno il tracciato posizionato esattamente nella parte centrale (modulo di profondità 500mm.)
Noi invece siamo arrivati alla definizione di un tracciato a doppio binario su un modulare di 550mm di profondità e con l'asse centrale dei binari spostato verso l'osservatore a 200mm. dal bordo, lasciando sul retro 350mm. di paesaggio.
Più o meno eravamo a questo punto
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l'eventuale accoppiamento con il resto del mondo potrebbe tranquillamente essere un modulo di raccordo con un lato testata gasTT e l'altro lato testata normativa ricevente....
Più tardi vedo di postare qualcosa (uno schizzo) su un'eventuale testata con estrema facilità (per chi realizza il modulo) di posizionare nella perfetta posizione le 4 rotaie.... al massimo butto in cantina anche questa,.... (per la gioia di Giuseppe )
ragazzi, una sola precisazione... la normativa Fremo prevede, come vincolante, solo la testata. Il resto del modulo può essere costruito a piacere. Questo significa che il modulo può essere largo quanto si vuole e può essere anche totalmente asimmetrico (guardatevi il mio e capirete cosa voglio dire). L'avere i binari in posizione simmetrica è un vantaggio notevolissimo perchè permette di assemblare il plastico con un'infinità di composizioni. Immagino che la vostra scelta per una testata asimmetrica fosse soprattutto dettata dalla voglia di avere un maggior spazio destinato alla scenografia rispetto ai binari... ebbene ciò è possibile anche con una testata simmetrica! Basta allargarsi dove serve... Dirò di più... se vi dotate di un po' di minimoduli (diciamo spicchi con lunghezza massima, sul lato lungo, di una quarantina di cm in H0, probabilmente di 30 o meno in TT) con binario curvo montato potrete avere un'infinità di curvette da 30° per poter comporre il plastico come si vuole! noi abbiamo adottato questo sistema (anche il modulare Fremo del GFB lo utilizza) e devo dire che è stata una genialata!
Il plastico di tipo asimmetrico è molto più vincolante, tenetene debitamente conto nella scelta.
Se non ricordo male, si era giunti alla testata asimmetrica in quanto si voleva applicare il fondale per i moduli di parata; per i moduli tecnici la cosa cambia e ci si poteva allargare sul davanti mantenendo le misure standar del dietro del modulo....
Quoto l'affermazione di Riccardo a riguardo del modulo di transizione....
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)
beh, se parliamo di fondale allora sono d'accordo. in Italia si stenta un po' a lavorare sui fondali, trovo che sia un grosso limite dei modulari... da che ne so io, i modulari che si vedono in giro, provvisti di fondali e di illuminazione, sono giusto il nostro FIMF del CMP, quello di Marklinfan e parzialmente i moduli di Bonalumi sul plastico E656 (quelli, bellissimi, del deposito vaporiere e automotrici, per intenderci). Il Fremo non nasce per avere fondale, se la scelta è quello di metterlo allora la testata asimmetrica è quasi d'obbligo!
marioscd ha scritto:
Il Fremo non nasce per avere fondale, se la scelta è quello di metterlo allora la testata asimmetrica è quasi d'obbligo!
Per quale motivo Mario?
Mi aiuti a capire?
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
allora... fremo nasce soprattutto per l'esercizio ferroviario. La filosofia Fremo è quella della simulazione realistica della ferrovia e questo significa che per renderlo adatto a ciò bisogna poter operare, nei Fremo-meeting, avendo piena visibilità ed accesso ad entrambe le fiancate dei moduli. Nelle sessioni Fremo viene utilizzato il personale disponibile suddiviso per mansioni operative (dirigente locale di stazione, macchinista, in alcuni casi dirigente unico) e ognuno deve operare le proprie mansioni, quindi disimpegni e manovre in stazione, condotta dei treni etc sulla base di un orario grafico e di un orologio accelerato. Si gioca veramente, insomma! In Italia abbiamo "ibridizzato" questa concezione, molto teutonica, e abbiamo un po' convertito questa filosofia alle esigenze espositive (ricordo che i Fremo-meeting sono solitamente aperti ai soli operatori e NON al pubblico) abbassando così il piano del ferro da 1,3 m a 1 m, dotandoci di cappi di ritorno (Alex stai buono, non ci uccidere!!!! ehehehe!!!) e usando un orario... all'amatriciana, come è nostra consuetudine! Comunque sia, il modulo simmetrico non può avere una scenografia, oltre che per i motivi suddetti, anche perchè se no si perderebbe proprio il vantaggio della simmetria.
I moduli "tipo FIMF" (come il vostro) nascono principalmente per creare plastici passerella dove l'esercizio è ridotto al solo cambio convogli (a meno che non si "giochi" con la linea secondaria in digitale, cosa che fanno i Piombinesi e il gruppo E656) e quindi si presterebbe molto ad averlo finito con fondale ed illuminazione... ma nessuno lo fa! (tranne le eccezioni che ti ho detto) eppure sfido tutti quelli che lo hanno visto a Novegro... il vero valore aggiunto al plastico lo aveva solo l'impianto Marklinfan perchè era l'unico con modulo ed illuminazione come si deve. L'impianto è di ottima fattura ma perderebbe molto del suo fascino senza fondali e luci... così come, invece, acquista molto il gruppo di moduli del deposito locomotive del E656, l'unico gruppo di moduli con fondale!
marioscd ha scritto:
... il vero valore aggiunto al plastico lo aveva solo l'impianto Marklinfan perchè era l'unico con modulo ed illuminazione come si deve. L'impianto è di ottima fattura ma perderebbe molto del suo fascino senza fondali e luci...
Grazie Mario.
Pensa che ne parlavo proprio a Novegro con Riccardo.
Quel plastico è quello che mi è piaciuto di più in assoluto.
Abbiamo disquisito anche sull'altezza che lo rende ancora più attraente ma che però penalizza i bambini.
Io sono per il fondale "tutta la vita", anche qualcosa di semplice (un normalissimo azzurro) ma non può mancare.
Chiaramente questo è il mio punto di vista.
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
vai a fare un giro nel nostro reportage di Eurospoor 2011... guarda i plastici olandesi e tedeschi che erano presenti... quasi tutti con fondali e illuminazione e quasi tutti eccezionali alla vista! e anche il nostro "impiantino" con fondali faceva, in fondo, la sua "porca" figura!
sono d'accordo... o gioco "fremo" o fondale tutta la vita!!!
Semplicemente fantastico... è proprio ciò che avrei in mente...
Toglimi una curiosità.
Nel reportage si parla di "valle incantata"... è quella davanti al salame?
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata