Andrea ha già messo un po' di ordine, cerco di dire ancora qualcosa su ogni argomento
<font color="red">- posizione dei binari di piena linea, a binario singolo e a doppio binario;</font id="red">
Starei sul doppio binario come base, un terzo binario singolo staccato lo sconsiglierei, dovrebbe essere su tutti i moduli, altrimenti rischieremmo di avere dei moduli con il terzo binario che muore improvvisamente.
Farlo in tutti riempirebbe troppo i moduli lasciando poco spazio allo scenario. Se poi uno vuole fare una deviazione dovrebbe prevederne anche la fine.
<font color="red">- altezza del piano del ferro costante;</font id="red">
E' inderogabile, senza questo allineamento non si fa nulla.
<font color="red">- sistema di giunzioni dei moduli standardizzato;</font id="red">
anche questo inderogabile, ma bisogna ragionare molto bene sul sistema da adottare (solo accostamento o scarpette?)
<font color="red">- collegamenti elettrici standardizzati;</font id="red">
Come sopra, ma qui abbiamo fior di esperti che risolveranno il problema
<font color="red">- coerenza di base nella realizzazione dei paesaggi con logica “degradante” (eviterei il mare vicino alle alpi…). Giusto che nei punti di giuntura dei moduli ci sia una logica con i moduli contigui;
moduli a “tema” (stazione – piena linea – scalo – piccola fermata – viadotto etc);</font id="red">
Questo non sarà facilissimo da ottenere, ricordiamoci che i moduli resteranno di proprietà e nella disponibilità dei realizzatori.
Saranno i montatori, in occasione di mostre, a cercare di dare una continuità credibile.
<font color="red">- ambientazione ed epoca (non saprei);</font id="red">
Questo é un problema. L'ambientazione mi piacerebbe fosse italiana, ma abbiamo rotabili praticamente solo stranieri. D’altronde siamo la TT italiana e quindi... Forse un'ambientazione di confine potrebbe essere più credibile, ma i nostri confini sono soprattutto montuosi mentre sarebbe più facile fare moduli di pianura.
Bisognerà pensarci bene.
L'epoca non la vedo un grosso problema, la farei vicina all'attuale in modo che possano circolare treni moderni e "treni storici" (come avviene realmente)
<font color="red">- analogico che è “per tutti”;</font id="red">
Benissimo
<font color="red">- non standardizzazione dei moduli a livello di lunghezza (lato più lungo), ma darei uno standard per la profondità (lato più corto);</font id="red">
Concordo.
<font color="red">- linea da punto a punto con cappio di ritorno alle due estremità o eventualmente falso doppio binario;</font id="red">
Qui, personalmente, non avrei dubbi, falso doppio binario.
Anche il mio modulare in N della Stazione di Rivarolo é un falso doppio binario e lo considero la soluzione migliore.
<font color="red">- doppi livelli: non mi convince in quanto rende più complesso l’aggancio dei moduli (eventualmente in un secondo momento);</font id="red">
Anche io non lo farei, troppo complicato.
<font color="red">- altezza dei moduli libera (pensiamo al bagagliaio delle nostre auto…) ed altezza a cui devono stare i moduli intorno agli 80cm-100cm</font id="red">
Non ho capito bene a quale altezza ti riferisci.
Se allo sviluppo del paesaggio in altezza va bene, ma se come altezza intendi quella dal suolo non possono assolutamente essere liberi.
Dobbiamo stabilire quale sia la giusta (per Andrea, forse, un metro e mezzo

).
Il mio ha 110 cm. perché sono basso e secondo me é migliore lo spettacolo visto non troppo dall'alto.
Su questo argomento sarebbe interessante vedere cosa fanno gli altri, é molto, molto, molto prematuro ma dobbiamo considerare l'ipotesi di collegamenti con moduli non italiani

.
Per le giunzioni delle testate dovremo studiare un sistema pratico ed efficace.
L'ASN ha fatto delle mascherine che consentono di fare una serie di fori sempre coincidenti e collegano i moduli con viti e dadi.
Altra decisione da prendere é linea aerea si o no?
Secondo me veder circolare locomotive elettriche su tratte senza linea aerea lo trovo peggio che veder circolare locomotive in epoche sbagliate.
Si possono mettere solo i pali senza catenaria o fare una linea aerea completa.
Quest'ultima soluzione é quella che preferirei, l'impiccio della catenaria su un impianto con sole due linee di corsa non dovrebbe essere un problema, casomai lo sarebbe l'uniformità delle palificazioni (e sarebbe un altro problema da risolvere).
Quando avremo affinato tutti i dettagli passeremo a stendere delle regole precise, ma sarà bene parlarne a lungo e decidere solo quando saremo sicuri su tutto.