Autotreni Pesa ATRIBO per le secondarie diesel
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Dai controlli eseguiti nelle scorse settimane il problema sarebbe stato individuato anche su carrelli di mezzi nuovi, quindi il problema sarebbe da ricercarsi in un difetto di progettazione e/o costruzione dei carrelli. Il problema potrebbe anche derivare da materiali non conformi alle specifiche o errore in fase di costruzione, quindi essere limitato ad alcuni lotti di produzione.
In ogni caso, per il prossimo periodo, i mezzi possono rimanere in esercizio, ma i carrelli saranno controllati attentamente e con maggiore frequenza. In questo modo il problema può essere individuato per tempo e il mezzo fermato qualora il danno possa compromettere il normale funzionamento del carrello.
https://www.ansf.it/documents/19/351827/2016_4171.pdf
I provvedimenti messi in atto finora dal produttore, per la risoluzione del problema, non sono stati ritenuti efficaci, per cui il produttore dovrà studiare un altro metodo per la soluzione del problema. Probabilmente il produttore ha proposto di risolvere il problema modificando il piano di manutenzione, ovvero riducendo il tempo/chilometraggio che intercorre fra due successivi interventi di manutenzione ed eventuale sostituzione delle parti rilevate guaste.
In ogni caso, per il prossimo periodo, i mezzi possono rimanere in esercizio, ma i carrelli saranno controllati attentamente e con maggiore frequenza. In questo modo il problema può essere individuato per tempo e il mezzo fermato qualora il danno possa compromettere il normale funzionamento del carrello.
https://www.ansf.it/documents/19/351827/2016_4171.pdf
I provvedimenti messi in atto finora dal produttore, per la risoluzione del problema, non sono stati ritenuti efficaci, per cui il produttore dovrà studiare un altro metodo per la soluzione del problema. Probabilmente il produttore ha proposto di risolvere il problema modificando il piano di manutenzione, ovvero riducendo il tempo/chilometraggio che intercorre fra due successivi interventi di manutenzione ed eventuale sostituzione delle parti rilevate guaste.
Fabrizio
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Molto bene, grazie degli aggiornamenti, speriamo che Pesa trovi la soluzione [:I]
Posso confermare che i Pesa sulla Lucca-Aulla sono in regolare servizio, ho notato che non hanno tutte le corse, alcune sono svolte con le sempreverdi Aln663/668, per un appassionato è anche meglio perché c'è un po' di variabilità di mezzi
Massimiliano
Posso confermare che i Pesa sulla Lucca-Aulla sono in regolare servizio, ho notato che non hanno tutte le corse, alcune sono svolte con le sempreverdi Aln663/668, per un appassionato è anche meglio perché c'è un po' di variabilità di mezzi

Massimiliano

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Il costruttore avrebbe proposto la soluzione del problema con una modifica al piano di manutenzione dei mezzi.
Ogni mezzo ferroviario è sottoposto ad intervalli di manutenzione regolari e alcuni interventi prevedono appunto la ricerca di cricche da fatica sulle parti soggette. Alcune componenti, come gli assili, vengono sostituite regolarmente.
Il costruttore avrebbe così previsto una riduzione dell'intervallo tra due interventi di manutenzione consecutivi nonché un aumento della frequenza nei controlli sulle parti soggette a fatica, carrelli compresi. Qualora durante i controlli sul carrello non vengano individuate cricche, lo stesso sarà giudicato conforme sino al successivo controllo. Qualora vengano individuate cricche, il carrello sarà sostituito se la cricca supera certe dimensioni, mentre sarà giudicato conforme se le dimensioni rientrano in certi limiti. In ogni caso il carrello sarà sostituito al superamento di un certo chilometraggio.
Ogni mezzo ferroviario è sottoposto ad intervalli di manutenzione regolari e alcuni interventi prevedono appunto la ricerca di cricche da fatica sulle parti soggette. Alcune componenti, come gli assili, vengono sostituite regolarmente.
Il costruttore avrebbe così previsto una riduzione dell'intervallo tra due interventi di manutenzione consecutivi nonché un aumento della frequenza nei controlli sulle parti soggette a fatica, carrelli compresi. Qualora durante i controlli sul carrello non vengano individuate cricche, lo stesso sarà giudicato conforme sino al successivo controllo. Qualora vengano individuate cricche, il carrello sarà sostituito se la cricca supera certe dimensioni, mentre sarà giudicato conforme se le dimensioni rientrano in certi limiti. In ogni caso il carrello sarà sostituito al superamento di un certo chilometraggio.
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Grazie per gli aggiornamenti, credo che abbiano adottato un buon compromesso, controlli più vicini e se si trova qualche cricca si va alla sostituzione su quel mezzo del particolare incriminato senza sostituirli tutti a priori su tutti i mezzi
Massimiliano


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Chiaramente tutto cio' ha del paradossale!!!
Si fa di tutto per contenere le spese di manutenzione e poi si accetta una situazione dove e' richiesta una intensificazione dei cicli e tempi manutentivi!
Per ora potra' valere questa soluzione, ma dopo, quando il mezzo sara' piu' vetusto, quando di faranno sentire gli effetti dello sfiancamento dei metalli ( intermini molto semplici " legge del fil di ferro" ), quali sorprese emergeranno?!
E' possibile che alla PESA non esistano progettisti in grado di valutare gli effetti dei contraccolpi dell'asse, quando passa sui giunti e sugli scambi, o quanto meno realizzare dei carrelli idonei al mezzo?
Si fa di tutto per contenere le spese di manutenzione e poi si accetta una situazione dove e' richiesta una intensificazione dei cicli e tempi manutentivi!
Per ora potra' valere questa soluzione, ma dopo, quando il mezzo sara' piu' vetusto, quando di faranno sentire gli effetti dello sfiancamento dei metalli ( intermini molto semplici " legge del fil di ferro" ), quali sorprese emergeranno?!
E' possibile che alla PESA non esistano progettisti in grado di valutare gli effetti dei contraccolpi dell'asse, quando passa sui giunti e sugli scambi, o quanto meno realizzare dei carrelli idonei al mezzo?
Enzo
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Mi piacerebbe saperne di più sulla causa del problema.
Perché se è una cosa occasionale, ovvero un problema dovuto a un incidente occasionale in fase di costruzione e quindi un problema che affligge solo alcuni carrelli, allora il fatto di fare dei controlli e sostituire i difettosi può essere una buona soluzione.
Viceversa se il problema è congenito, ovvero c'è un difetto di progettazione o costruzione e tutti i carrelli ne sono afflitti, allora si sostituisce un carrello con uno uguale difettoso a sua volta.
E' vero che in diversi casi si progettano parti "a vita finita", cioè un componente è appositamente studiato per durare un tot. e poi essere sostituito. Tale strategia si usa sopratutto per parti ad elevate prestazioni (ad esempio nel settore aeronautico) e che devono arrivare ad elevati standard di sicurezza. Tuttavia dovrebbe essere una cosa prevista e non casuale.
In questo caso mi sembra un po' un ripiego. Il costruttore farà (o magari ha già) un po' di carrelli di ricambio, il pezzo sarà sostituito un po' di volte durante il servizio e poi il mezzo arriverà a fine vita utile. La soluzione non è ovviamente strutturale, mi sembra più una soluzione di convenienza. Probabilmente al costruttore conviene fornire qualche carrello di ricambio, accollarsi i costi del fermo e della manutenzione aggiuntiva piuttosto che impegnarsi nella progettazione e costruzione di un carrello modificato o un intervento di modifica.
Perché se è una cosa occasionale, ovvero un problema dovuto a un incidente occasionale in fase di costruzione e quindi un problema che affligge solo alcuni carrelli, allora il fatto di fare dei controlli e sostituire i difettosi può essere una buona soluzione.
Viceversa se il problema è congenito, ovvero c'è un difetto di progettazione o costruzione e tutti i carrelli ne sono afflitti, allora si sostituisce un carrello con uno uguale difettoso a sua volta.
E' vero che in diversi casi si progettano parti "a vita finita", cioè un componente è appositamente studiato per durare un tot. e poi essere sostituito. Tale strategia si usa sopratutto per parti ad elevate prestazioni (ad esempio nel settore aeronautico) e che devono arrivare ad elevati standard di sicurezza. Tuttavia dovrebbe essere una cosa prevista e non casuale.
In questo caso mi sembra un po' un ripiego. Il costruttore farà (o magari ha già) un po' di carrelli di ricambio, il pezzo sarà sostituito un po' di volte durante il servizio e poi il mezzo arriverà a fine vita utile. La soluzione non è ovviamente strutturale, mi sembra più una soluzione di convenienza. Probabilmente al costruttore conviene fornire qualche carrello di ricambio, accollarsi i costi del fermo e della manutenzione aggiuntiva piuttosto che impegnarsi nella progettazione e costruzione di un carrello modificato o un intervento di modifica.
Fabrizio
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Questa mattina mentre ero a bordo dell'aereo che da Pisa mi portava a Parigi, siamo entrati in una zona di turbolenza - credo si fosse sulle alpi perche' non si vedeva il suolo - per cui l'aeromobile scuoteva come se viaggiasse su di una strada di acciottolato.
In quei casi le ali flettono e chi non conosce questo effetto, di norma si impaurisce dando sforgo a tutti gli effetti collaterali del caso.
Questa mattina mi sono permesso di sdrammatizzare la paura del passeggero che avevo seduto accanto, dicendo che quel tipo di aereo, quando vola sbatte le ali dalla contentezza, e lo fa anche per fare le feste ai passeggeri, come i cani che scondinzolano.
@ Fabrizio - sembra che i crepti e le ckricche secondo voci sommesse ma diffuse, siano generalizzati sui vari carrelli, per cui sorge una riflessione " meno male che la Pesa non costruisce aerei"
In quei casi le ali flettono e chi non conosce questo effetto, di norma si impaurisce dando sforgo a tutti gli effetti collaterali del caso.
Questa mattina mi sono permesso di sdrammatizzare la paura del passeggero che avevo seduto accanto, dicendo che quel tipo di aereo, quando vola sbatte le ali dalla contentezza, e lo fa anche per fare le feste ai passeggeri, come i cani che scondinzolano.
@ Fabrizio - sembra che i crepti e le ckricche secondo voci sommesse ma diffuse, siano generalizzati sui vari carrelli, per cui sorge una riflessione " meno male che la Pesa non costruisce aerei"
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Sarebbe stato individuato in un difetto di progettazione il problema relativo alle cricche da fatica sui carrelli dei treni ATR 200 Pesa. L'azienda costruttrice dovrà porre rimedio rifacendo la saldatura interessata, interponendo placche di rinforzo.
http://www.ferrovie.it/portale/leggi.php?id=3708
Tutti gli ATR 220, a turno, rientrano quindi nella officina della SITAV di San Nicolò-Rottofreno, dove i carrelli vengono smontati per il successivo invio al costruttore in Polonia. I carrelli vengono quindi risanati e rispediti in Italia, per essere rimontati sul mezzo.
Tutti gli oneri sono a carico del costruttore.
http://www.ferrovie.it/portale/leggi.php?id=3708
Tutti gli ATR 220, a turno, rientrano quindi nella officina della SITAV di San Nicolò-Rottofreno, dove i carrelli vengono smontati per il successivo invio al costruttore in Polonia. I carrelli vengono quindi risanati e rispediti in Italia, per essere rimontati sul mezzo.
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Notizia molto interessante, speriamo che cosi si risolva questo fastidioso problema
Massimiliano


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Visto che nell'altra discussione si parlava di nuovi treni per il TPL di Trenitalia, senza andare ad inquinare quella discussione, e giustamente a parte il fattore estetico si guarda a quello funzionale e di confort voglio raccontare la mia esperienza di confort sugli swing, ora ho avuto la fortuna di utilizzare in qualche occasione il pesa di Trenitalia, purtroppo in ogni occasione devo costatare come sia rimasto deluso dal livello di confort del treno, il treno tra l'altro, personalmente mi piace, ma i sedili che hanno scelto sono veramente una scelta infelice, dopo poco che si è in viaggio non vedi l'ora di scendere da quanto ci stai male, (sono di una rigidità impressionante) ora per un piccolo confronto ho avuto occasione di prendere lo swing nel tratto da Pisa a Lucca nel mio viaggio di ritorno da Napoli, a Napoli ho viaggiato sul Pietrarsa Express, quindi con un convoglio d'epoca e sedili in legno, da Pisa a Lucca con lo swing, ora, e non scherzo, ma si sta meglio sulle centoporte
In conclusione per viaggi brevi può anche andare, tipo treno ad uso metropolitano, ma su tratte lunghe, da Lucca ad Aulla ci vogliono 2 ore(già Pisa-Lucca che dura 1/2ora si sente quanto è scomodo) sono completamente una scelta infelice, spero che possano rivedere e sostituire con sedili migliori, i sedili delle Aln668/663 sono molto più comodi e quante Aln668 ci sono accantonate, basterebbe recuperare i pezzi...[:I]
Massimiliano

In conclusione per viaggi brevi può anche andare, tipo treno ad uso metropolitano, ma su tratte lunghe, da Lucca ad Aulla ci vogliono 2 ore(già Pisa-Lucca che dura 1/2ora si sente quanto è scomodo) sono completamente una scelta infelice, spero che possano rivedere e sostituire con sedili migliori, i sedili delle Aln668/663 sono molto più comodi e quante Aln668 ci sono accantonate, basterebbe recuperare i pezzi...[:I]
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In ottica scelta dei materiali, anche il vandalismo viene considerato. Poi ci sono tanti altri parametri, alcuni molto importanti e normati, quali il comportamento al fuoco e la ridotta emissione di gas tossici ed opachi (mantenere la visibilità) in caso d'incendio. Poi si considera l'igiene e la praticità di pulizia. Penso si faccia riferimento anche agli aspetti ergonomici, sicuramente normati nel caso dei sedili per il personale viaggiante. Il tutto, ovviamente, deve fare i conti con i costi, che sopratutto in ambito trasporto pubblico locale costituiscono un parametro importante.
Avere un prodotto economico è sicuramente importante anche in ottica vandalismo, poiché se si considera sin dal principio che inevitabilmente alcuni pezzi andranno sostituiti nel tempo per i danneggiamenti subiti, avere un prodotto economico ha impatto positivo sui costi di manutenzione.
Mi viene da pensare che, talvolta, i criteri di ergonomicità non corrispondano al confort percepito, almeno....talvolta a me pare così Oppure, un altra cosa che penso, è che questi ATR 220 (ma anche molti altri mezzi) siano mezzi abbastanza economici, con tutti i pro e contro del caso. Da qui che, probabilmente, anche sui sedili non si è scelto certo il top della gamma
Ciao
Fabrizio
Avere un prodotto economico è sicuramente importante anche in ottica vandalismo, poiché se si considera sin dal principio che inevitabilmente alcuni pezzi andranno sostituiti nel tempo per i danneggiamenti subiti, avere un prodotto economico ha impatto positivo sui costi di manutenzione.
Mi viene da pensare che, talvolta, i criteri di ergonomicità non corrispondano al confort percepito, almeno....talvolta a me pare così Oppure, un altra cosa che penso, è che questi ATR 220 (ma anche molti altri mezzi) siano mezzi abbastanza economici, con tutti i pro e contro del caso. Da qui che, probabilmente, anche sui sedili non si è scelto certo il top della gamma
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Giustissime le varie osservazioni, però secondo me bisognerebbe anche considerare dove deve essere impegnato il mezzo, se lo si impegna in una tratta metropolitana, quindi con tante fermate e ricambio veloce dell'utenza allora può sicuramente andare, tanto il viaggio e breve, ma in una tratta secondaria come ad esempio la Lucca-Aulla, ma ce ne sono tante simili, e il viaggio può durare un bel po' di tempo bisognerebbe considerarlo e aumentare il confort del viaggiatore, gli interni delle ALN668/663 - MDVC/MDVE che sono state revampizzate non hanno più i sedili originali ma nuovi moderni, i soliti dei vivalto mi sembra, ecco questi sono comodi, era difficile usarli anche sui pesa, tanto erano convogli adibiti al solito servizio alla fine ![xx [8]](./images/smilies/8.GIF)
Massimiliano
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Una bella immagine di un ATR 220 impegnato ad espletare un Regionale Sibari-Catanzaro Lido, lungo la costa ionica calabrese

Foto:https://www.flickr.com/photos/104120199 ... /lightbox/
Il treno è uno dei due ATR 220 assegnati alla Divisione Passeggeri Regionale della Calabria ed è qui ripreso nei pressi di Punta Alice, poco prima dell'ingresso a Cirò Marina, nel tratto di linea compreso fra Cirò Marina e Cariati.

125,74 KB
Il mezzo, capace di 155 posti a sedere, può sostituire una coppia di ALn 668 da 136 posti.

Foto:https://www.flickr.com/photos/104120199 ... /lightbox/
Il treno è uno dei due ATR 220 assegnati alla Divisione Passeggeri Regionale della Calabria ed è qui ripreso nei pressi di Punta Alice, poco prima dell'ingresso a Cirò Marina, nel tratto di linea compreso fra Cirò Marina e Cariati.
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Invio ATR 220 n° 26 della Divisione Passeggeri Regionale Calabria da Reggio Calabria a Piacenza. Il mezzo è inviato presso l'officina di SITAV di Rottofreno, per smontaggio carrelli e invio al costruttore (Pesa) per interventi di risanamento.

Foto:http://www.fotoferrovie.info/displayimage.php?pid=14866
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In queste foto di Giampaolo (Giampypampy) potete vedere i dettagli di un carrello dei un ATR 220 sottoposto a revisione per risolvere il problema della formazione di cricche topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=12433&REPLY_ID=208881
Quasi tutti gli ATR 220 dovrebbero ormai avere ricevuto la revisione, che prevede lo smontaggio dei carrelli nello stabilimento SITAV di Rottofreno, l'invio del carrello al costruttore in Polonia (Pesa) e il rimontaggio del carrello revisionato, eseguito sempre nello stabilimento SITAV.
Situazione pre-intervento


Situazione post-intervento


A me sembra cambiato solo il fermo installato al di sopra dell'asse, ma temo che abbia poco a che fare con il problema delle cricche.
Se qualcuno di voi nota qualcosa, ben vengano eventuali spiegazioni
Quasi tutti gli ATR 220 dovrebbero ormai avere ricevuto la revisione, che prevede lo smontaggio dei carrelli nello stabilimento SITAV di Rottofreno, l'invio del carrello al costruttore in Polonia (Pesa) e il rimontaggio del carrello revisionato, eseguito sempre nello stabilimento SITAV.
Situazione pre-intervento

Situazione post-intervento


A me sembra cambiato solo il fermo installato al di sopra dell'asse, ma temo che abbia poco a che fare con il problema delle cricche.
Se qualcuno di voi nota qualcosa, ben vengano eventuali spiegazioni

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Sono stati consegnati a Trenitalia, che li ha assegnati all'impianto di Treviso, gli autotreni ATR 220 n° 41 e 42°. Ciò significa che, Trenitalia, ha esercitato il quinto d'opera previsto dal contratto di fornitura. Saranno quindi 48, in totale, i treni Pesa Atribo ATR 220 in forza al parco Trenitalia.
Ciascun autotreno ATR 220 ha un costo di circa 3,5 milioni di euro. Ogni mezzo dispone di 161 posti a sedere, per un totale di 21.700 euro/posto.
Ciascun autotreno ATR 220 ha un costo di circa 3,5 milioni di euro. Ogni mezzo dispone di 161 posti a sedere, per un totale di 21.700 euro/posto.
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Molto interessante, grazie Fabrizio
Massimiliano


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Re: Autotreni Pesa ATRIBO per le secondarie diesel
Trenitalia ha siglato con Pesa un accordo per la fornitura di ulteriori 14 autotreni ATR 220. La fornitura si rende possibile grazie alla presenza della clausola per la fornitura di 20 convogli opzionali, prevista nel contratto stipulato tra Trenitalia e Pesa nel 2013. In totale potranno salire fino a 60 gli ATR 220 nel parco Trenitalia. I treni saranno consegnati a partire dall'autunno 2019 ed entreranno in servizio nelle regioni che hanno di recente stipulato i contratti di servizio con Trenitalia.
I treni, che sostituiranno materiali più obsoleti come ALe 668 e Ale 663, dovrebbero raggiungere in prevalenza la Sicilia, regione che ha recentemente rinnovato il contratto di servizio e finora non li ha ancora avuti in dotazione.
I treni, che sostituiranno materiali più obsoleti come ALe 668 e Ale 663, dovrebbero raggiungere in prevalenza la Sicilia, regione che ha recentemente rinnovato il contratto di servizio e finora non li ha ancora avuti in dotazione.
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Re: Autotreni Pesa ATRIBO per le secondarie diesel
Grazie per gli aggiornamenti, la possibilità di aver usufruito di questa ulteriore fornitura prevista nel contratto ha dimostrato che tutto sommato questi ATR sono stati un buon acquisto da parte di FS
Massimiliano![xx [253]](./images/smilies/253.GIF)

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