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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
La E 656.607 è stata inviata oggi da Bologna San Donato a Milano Smistamento, dove verrà fatto un controllo e un preventivo spesa per la riparazione. A seconda dell'esito e in base anche ad altri fattori (disponibilità di altre macchine o carenza), si deciderà se ripararla o accantonarla. Il principio d'incendio ha riguardato i collettori dei motori del 6°asse.
In caso di accantonamento è pur sempre possibile una successiva riparazione, come successo per la E 656.570 , in quanto la macchina ha ancora chilometri disponibili prima della scadenza revisione. La macchina era stata sottoposta a Revisione Ordinaria nel 2007 ed è la penultima macchina consegnata, nonché il più giovane caimano in circolazione, essendo stato demolito il 656.608, ultimo della serie. La E 656.607 è entrata in servizio nel 1989.
Grazie per la notizia Fabrizio
In verità l'ultimo Caimano consegnato alle FS è stato l'E656 594 (ora accantonato),del 1990, il 608 è stato l'ultimo per numero ma è del 1989
Ciao
Andrea
La locomotiva è stata accantonata presso lo scalo di Marcianise Smistamento a causa della scadenza chilometraggio revisione.
La macchina è una unità di terza serie, con motoalternatori. E' stata costruita (come E 656) da TIBB nel 1979 e trasformata in E 655 nel 2005.
Mi dispiace moltissimo per la 298, l'ultima volta che la vidi era la sera del 12 agosto scorso a San Benedetto del Tronto con un treno di carri chiusi diretta a nord... avrei immaginato che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista
Ciao
Andrea
Le evoluzioni degli ultimi periodi vedono uscire di scena la E 656.516 e rientrare in servizio la E 656.481, precedentemente accantonata per guasto e che aveva ancora chilometri disponibili prima della scadenza revisione.
La E 656.516, scaduta di revisione, ha fornito parti di ricambio per riparare la E 656.481, che è stata rimessa in ordine di marcia nell'impianto di Foligno, dopo avere subito un principio di incendio nel 2013. La macchina è poi stata inviata da Foligno a Roma per scorta ricambi e destinata alla demolizione.
In foto il trasferimento della E 402.133 ed E 656.516 da Foligno a Roma. La E 402.133 è stata riparata a Foligno, così come la E 656.481 che ha trainato il treno. Le vetture sono per fare massa frenata. La E 656.481 è uscita incompleta, poiché le lavorazioni termineranno presso l'impianto di assegnazione. La E 656.516 è destinata alla demolizione.
Il tetto della locomotiva, diversamente dalle altre, è verniciato in grigio anche sui ricaschi del tetto. La locomotiva era in livrea originale, che si presentava molto degradata.
La locomotiva, avendo ancora chilometri disponibili prima della scadenza revisione, ha ricevuto una nuova pellicolatura ed interventi conservativi alla cassa. La macchina è utilizzata per trasferimento di materiali e soccorso in linea.
Grazie per la condivisione Fabrizio
Vedere la E 655 298 in servizio l'anno scorso e rivederla senza pantografi in questa foto è davvero straziante
Ciao
Andrea
La E 656.059 di Mercitalia Rail, ha subito un guasto ad un motoalternatore nei pressi di Genova Voltri Mare. La macchina circolava già con un motoalternatore escluso, quindi si trova attualmente fuori servizio.
Tutte le locomotive E 655/656 di seconda serie risultano ritirate dai servizi ordinari. Le locomotive di seconda serie (E.656/655.201-251) si riconoscono principalmente per la presenza dell'unico convertitore statico per alimentazione servizi ausiliari in luogo dei tradizionali due motoalternatori. Le macchine di questa serie, all'inizio della loro carriera, hanno avuto alcuni problemi di affidabilità dovuti proprio alla scarsa affidabilità dell'unico gruppo statico. La cosa ha poi sempre rappresentato un limite, poiché in caso di guasto dell'unico apparato la macchina doveva essere messa fuori servizio. L'inconveniente è stato risolto, per le serie successive, dapprima con il ritorno ai tradizionali motoalternatori, poi definitivamente con i due gruppi statici ridondanti "ARSA".