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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Rail Cargo Austria, una azienda austriaca che si occupa di trasporto merci, richiama in officina 1095 carri merci revisionati da una ditta slovacca che si era occupata della revisione anche del carro cisterna sviato a Viareggio. Sui carri revisionati da questa ditta sarebbero apparsi problemi di cedimento per fatica degli assili, causa dell'incidente di Viareggio e dell'incidente di Bressanone del Giugno 2012. Il carro sviato a Viareggio non era di proprietà di RCA, ma era stato revisionato dalla medesima ditta slovacca.
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Sui carri revisionati da questa ditta sarebbero apparsi problemi di cedimento per fatica degli assili, causa dell'incidente di Viareggio e dell'incidente di Bressanone del Giugno 2012.[/quote]
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Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
Già Andrea, proprio così. Il fenomeno della rottura per fatica degli assili ferroviari è noto fin da quando l'uso intensivo della ferrovia ha avuto il suo inizio. Il tedesco Wohler studiò il fenomeno, e oggi ogni parte meccanica sottoposta a fatica viene progettata a vita infinita o per svolgere un determinato numero di cicli. Progettando a vita infinita il componente, assile nel caso, dovrebbe durare per il numero previsto di anni senza cedimenti. Tuttavia l'effettivo carico che l'assile è chiamato a sopportare durante l'esercizio e le condizioni di esercizio possono essere diversi da quelli previsti in fase di progetto. Diffetti del materiale influiscono negativamente sul numero di cicli che l'assile può sopportare. E' previsto quindi che l'assile sia controllato (ad esempio tramite ultrasuoni) ogni tot. chilometri, o ogni tot anni. Carenze di manutenzione, controlli eseguiti senza i necessari accorgimenti e mancate sostituzioni degli assili a fine ciclo vita possono portare alla rottura dell'assile con conseguenze nefaste. Praticamente l'assile viene sollecitato dal peso del carico sul carro e si flette (in modo non percettibile a occhio nudo), ruotando poi la sollecitazione diviene ciclica. E' un po' come prendere un pezzo di fil di ferro e piegarlo ripetutamente nello stesso punto. Prima o poi cede, cosi come l'assile se non sostituito prima o poi cede.
E' sufficiente che vi sia un difetto di tornitura sulla zona sollecitata per far innescare una rottura a fatica. Una volta che la frattura si è innescata questa inizia a propagarsi sulla sezione fino a quando la sezione minima resistente sarà insufficiente a reggere il carico, portando a rottura l'organo (in questo caso l'assile).
E' un genere di rottua che definisco subdola perchè non da il minimo segno di vibrazione.
In questo articolo, è visibile chiaramente la rottura dell'assile che ha provocato il deragliamento di Viareggio: la parte liscia (quella più estesa) è quella che si è rotta per fatica, mentre quella più irregolare e piccola è la parte che ha ceduto di schianto.
Generalmente le cause possono riassumersi in una errata progettazione della zona (raggi/smussi piccoli od inesistenti che portano ad una concentrazione delle tensioni in esercizio) o più verosimilmente in una errata lavorazione.
Esatto Roberto. E' anche per questo che il controllo con ultrasuoni ad intervalli regolari è indispensabile. In questo modo inizi di rotture, e cricche vengono messi in luce in modo da permettere la sostituzione dell'assile. Perchè proprio come dici, la rottura non da alcun tipo di segno premonitore.