Prima classe sui treni Regionali

[Fabrizio]

Molte regioni italiane sarebbero interessate ad eliminare il servizio di prima classe dai treni regionali di loro competenza.

Pare che in futuro ci si voglia orientare verso un unico livello di servizio, senza alcuna denominazione, per i treni del servizio di trasporto pubblico locale.

Ad oggi il servizio di prima classe è disponibile su alcuni treni regionali circolanti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lazio.

Il provvedimento sarebbe attuato per recuperare alcuni posti a sedere, ma soprattutto per eliminare le pratiche collegate alla gestione del servizio differenziato, rendendo più snella la programmazione dei servizi e riducendo quindi i costi.

[Andreacaimano656]

Grazie per l'informazione Fabrizio
Ciao
Andrea

[Fabrizio]

Su alcuni treni Rock circolanti in Piemonte è stato allestito un comparto di prima classe. L'introduzione del servizio non comporta una modifica degli allestimenti, che rimangono uguali alla seconda classe. Il servizio di prima classe è introdotto per dare la possibilità a chi lo vuole di avere una maggiore probabilità di viaggiare in minori condizioni di affollamento, poiché almeno in teoria l'accesso al comparto sarebbe riservato ai possessori di un biglietto di prima classe.

[IpGio]

Grazie Fabrizio.
Ho un'esperienza negativa sulla prima classe nei regionali vissuta pagando regolare biglietto per poi ritrovarmi su un convoglio regionale tra Lombardia e Liguria privo di vettura di prima classe, un viaggio "allucinante" tra cambi assurdi, rallentanenti per lavori, condizionanento non funzionante e ritirate da terzo mondo.
Spero che questo sia l'inizio di una nuova fase anche per altre regioni.

IpGio

[Fabrizio]

Secondo me ha poco senso la prima classe sui treni regionali. Personalmente non uso mai questo servizio, dove è ancora disponibile. Sarebbe più opportuno eliminare del tutto il sistema e non prevedere alcuna classe, semplificando il sistema sia dal lato gestionale che pratico. Il sistema del trasporto regionale soffre particolarmente dei picchi di carico, che si registrano o negli orari di punta nei giorni feriali oppure in occasione di eventi specifici e periodi dell'anno come i ponti, le ferie, i fine settimana estivi ed eventi similari. Purtroppo la cosa non è di facile gestione, perché all'aumento della capacità (mettere più treni o terni più capienti) per soddisfare i picchi, corrisponde una extra-capacità negli orari non di punta o periodi meno frequentati. Questo purtroppo è decisamente controproducente, perché i mezzi rimarrebbero fermi in quegli orari e la cosa non è economicamente sostenibile. Negli ultimi periodi, la introduzione di nuovi treni, ha portato anche ad una certa riduzione del numero di posti disponibili, purtroppo dovuta proprio a questo problema e per cercare di avvicinare il gap tra le due fasce. Non essendo io un manager del settore trasporti, non saprei come risolvere la cosa, ma forse qualcuno che fa quello di mestiere, potrebbe avere delle idee. A me viene da pensare che, per alcuni periodi ed eventi, come per esempio i fine settimana, si potrebbero usare i treni che nei giorni feriali non sono impegnati nel trasporto dei pendolari verso le aree urbane. Tempo fa, in alcune regioni, come per esempio in Veneto, erano state introdotte delle tariffe diversificate con biglietti meno cari nelle ore non di punta. Tuttavia pare che la cosa non abbia avuto molto successo, essendo che, in ogni caso, le necessità derivanti dall'uso dei mezzi, non sono così flessibili.