Fondazione FS
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Re: Fondazione FS
La macchina era operativa presso l'impianto di Milano Smistamento fino al 1991, quando fu accantonata e rimase in quell'impianto per oltre 10 anni. Nel 2003 ne fu deciso il trasferimento a Tirano, ma durante il viaggio subì un inconveniente ad un cuscinetto di un asse e rimase ferma a Lecco. Rimasta a Lecco fino ad oggi, la locomotiva è stata trasferita a Tirano dove la Associazione ALe 883 ne curerà il recupero. L'impiego operativo di queste locomotive da manovra è cessato del tutto entro il 2005.
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Re: Fondazione FS
In scala H0 è stato riprodotto, se la mente non mi tradisce, dalla Rivarossi di Como in entrambe le versioni.
Spero di rivedere in movimento questo rotabile che ha fatto la storia delle manovre nei grandi impianti ferroviari del nosto paese.
N/TT/H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
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Re: Fondazione FS
A livello di prestazioni, confrontando con macchine da manovra diesel di analoga potenza di quel periodo, le stesse sono inferiori dallo spunto fino alla velocità di circa 10 km/h, migliori a velocità comprese tra 10 e 30 km/h e peggiori a velocità maggiori di 30 km/h. I risultati furono dichiarati buoni in quanto adatti al tipo di servizio. Allo spunto, le prestazioni delle macchine diesel erano maggiori, ma spesso intervenivano prima i limiti di aderenza, dovuti allo scarso peso delle macchine da manovra e sia perché sui binari di stazione o di scalo, spesso in condizioni di manutenzione e di pulizia non ottimali, non si poteva contare su un valore elevato del coefficiente di aderenza. Per questo, furono poi studiati i carri motore, che accoppiati alla locomotiva, consentivano di ottenere buone prestazioni nella manovra di carichi pesanti che richiedevano elevati sforzi allo spunto.
Per le velocità maggiori di 35 km/h, si andava al di fuori del campo di azione delle locomotive da manovra.
A differenza delle locomotive Diesel, il cui motore termico non poteva essere sovraccaricato, la presenza di un motore primario a corrente continua permetteva di sfruttare la caratteristica tipica delle macchine elettriche di poter essere sovraccaricate. Il sistema di regolazione della macchina era regolato in modo che, nell'ultima posizione del combinatore di manovra, vi fosse un sovraccarico superiore di circa il 30% della potenza continuativa con una velocità dell'ordine del 40% di quella massima. Per evitare che sovraccarichi di lunga durata potessero determinare un eccessivo riscaldamento della generatrice principale, furono sistemate al suo interno delle sonde termiche che comandavano l'accensione di un'apposita lampada di segnalazione sul banco di manovra.
Non saprei perché poi non si siano più costruite macchine da manovra elettriche, probabilmente per la loro scarsa versatilità derivante dalla necessità di operare solo in scali elettrificati. Queste locomotive operarono negli scali di Bari, Foggia, Mestre, Milano, Palermo, Pisa, Roma, Trieste, Fortezza, Genova, Messina, Reggio Calabria, Savona, Udine, Bussoleno, Cuneo, Alessandria, Livorno, Verona.
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Gli interventi sono stati eseguiti presso l'impianto Trenitalia di Verona. Le macchine sono la E 632.030, costruita da Ansaldo nel 1986 e la E 632.048, costruita da TIBB nel 1985. Le E 632 erano utilizzate principalmente per la trazione di treni regionali e "interregionali", spesso con vetture tipo Medie Distanze, Doppio Piano e più raramente con le Piano Ribassato ed hanno operato prevalentemente al nord e centro Italia tra gli anni 1985 e 2012, anno del loro ritiro. L'azionamento è del tipo elettronico a chopper con motori in corrente continua.
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Foto: https://www.ferrovie.info/index.php/it/ ... s-italiane
Foto: http://www.fotoferrovie.info/displayimage.php?pid=6687
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Re: Fondazione FS
Foto: https://www.ferrovie.it/portale/articoli/15848 Le ALn 663 sono una evoluzione delle ALn 668 e sono state costruite tra il 1983 e il 1986 per il servizio locale su linee non elettrificate
- Fabrizio
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Re: Fondazione FS
Foto: https://www.ferrovie.it/portale/articoli/16385
Le differenze fra le due macchine riguardano in particolare il rapporto di trasmissione e la velocità massima, che sulle E 633 è più corto e adatto alla trazione di treni merci, limitando la velocità a 130 km/h rispetto ai 160 km/h raggiungibili dalle E 632 che sono invece destinate ai treni passeggeri. Su alcune E 633 erano installati dispositivi per il comando multiplo per il traino di treni merci pesanti.