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Il ritorno del tram a Firenze

Ferrovie in esercizio e dismesse, stazioni, impianti, segnalamento e infrastrutture.

Moderatori: MrMassy86, Fabrizio

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carlo mercuri
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Il ritorno del tram a Firenze

#1 Messaggio da carlo mercuri »

Inauguriamo questa sezione, ancora vuota, con l'articolo apparso sul bollettino FIMF riguardante la nuova Tramvia Scandicci-Firenze.
In fondo troverete alcune foto scattate durante l'evento.

Buona lettura!

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<font color="red">Il mio T-Day</font id="red">

Questa è sicuramente una data che passerà alla storia.
Il 14 febbraio 2010, festa degli innamorati, il tram ritorna in scena a Firenze.
Dico ritorna, poiché il tram a Firenze e dintorni, in passato, è stato protagonista per quasi tre quarti di secolo nei trasporti cittadini ,anche se pochi lo sanno.
La fine di questa estesa rete tramviaria cessò nel 1958. Nei fiorentini comunque il tram è rimasto sempre ben impresso nella memoria, tanto da trovarne traccia anche nelle espressioni di uso quotidiano: si usava, e si usa ancora, dire per esempio, riferendosi all’autobus, “...vò a prendere i’ tranvai!...” oppure “...alla fermata d’ì tranvai...”.
Ho citato la festa di San Valentino non a caso, visto che per me, innamorato di qualunque cosa si muova su rotaie, l’avvenimento ha una doppia valenza.
E così sono qui, penna alla mano, davanti al Comune di Scandicci (comune dove risiedo), su una bella panchina, a scrivere dell’evento che sto vivendo.
Dicevamo del passato: correva l’anno 1880 quando il tram fece la sua apparizione a Firenze.
Inizialmente le vetture erano trainate da cavalli, poi, gradualmente, si passò alla trazione elettrica. A quei tempi c’era una unica linea che andava da P.za San Marco fin sulle colline di Fiesole.
Il 19 settembre dell’anno in questione, il tram regalò il primato italiano a Firenze quale città all’avanguardia nel trasporto pubblico.
Già nel 1865, comunque, si ebbe la prima corsa di un omnibus, mentre Firenze si accingeva a diventare capitale d’Italia.
La breve linea partiva da P.za Signoria e si diramava poi per le vie del centro.
Si trattava di vetture con trazione animale, e il servizio cessava alle ore 22.
Il prezzo della corsa era di 10 centesimi!
Mentre scrivo ecco un tram che arriva da Firenze; è stracolmo di gente, così come tutti quelli che mi sono passati davanti,da quando sono seduto qui.
Abito vicino (200 m) alla centralissima fermata “Resistenza-Pantin”, quella di lato al Palazzo comunale di Scandicci.
Oggi, proprio qui, di lato alla piattaforma della fermata ci sarà un nutrito programma di festeggiamenti, e il palco delle autorità servirà anche per le esibizioni di alcuni gruppi musicali.
Il primo viaggio ufficiale è partito stamattina da “Villa Costanza”, dove, poco distante, è stato realizzato il deposito.
Alle 6,30 il sindaco di Scandicci, Simone Gheri, è stato il primo a salire sul “Sirio” per la prima corsa del tram, e per offrire ai viaggiatori più mattinieri pasticcini e caffè.
L’inaugurazione vera e propria avverrà invece alle 13, dove i due sindaci (quello di Scandicci e quello di Firenze) si incontreranno a metà percorso, in P.za Batoni.
Saranno presenti, tra l’altro, gli ex-sindaci dei due comuni, che in qualche modo, in passato, durante il loro mandato, hanno contribuito a gettare le basi di questo progetto.
Sono occorsi più di cinque anni per il termine dei lavori della Linea 1, in luogo dei due previsti, e i problemi alla viabilità, già congestionata, di una città come Firenze, sono stati il cruccio giornaliero per migliaia e migliaia di cittadini e pendolari, che sono letteralmente diventati matti nel caos del traffico.
Ma oggi questi problemi appaiono superati e tutto sembra appianato.
Dico sembra, perché i problemi continueranno sicuramente anche per la linea 2 e 3. Il costo dell’opera per la sola Linea 1 è stato di 261 milioni di euro.


A bordo del Sirio.

Beh, arriva anche il momento di provare il nuovo Sirio e mi avvicino alla piattaforma dove sta per sopraggiungere il tram per Firenze. Il Sirio è lungo 32 metri, alto 3,4 m. e largo 2,4 m. Insomma un bel mezzo dall’aria molto accattivante e dalle linee areodinamiche.
Entro (non posso usare salgo poiché non c’è nessun dislivello).
A occhio e croce stimo che la capienza di 272 persone trasportabili è ampiamente superata!
Una gradevole constatazione è data dall’estrema silenziosità di tutto l’insieme.
Nessuna vibrazione sulla piattaforma di attesa, nessun rumore dal tram che arriva; niente di niente.
Non sento neanche stridere i freni. Che spettacolo! Questo Sirio è proprio bello!! E che differenza rispetto a quei puzzolentissimo autobus snodati dell’Ataf!
Si aprono le porte, sempre in modo silenzioso, e noto subito che il piano del tram è perfettamente allineato alla banchina della fermata, senza nessuno scalino.
Inoltre, lungo il bordo della piattaforma, per tutta la lunghezza della fermata, è collocata una spessa striscia di gomma nera fra quest’ultima e il tram, per evitare probabilmente che i piccoli piedi dei bambini possano incastrarsi in fase di salita o di discesa; un accorgimento molto utile per evitare incidenti.
L’interno, appena salito e nonostante l’affollamento, mi appare luminosissimo; la giornata è grigia e fredda, ma dentro il Sirio c’è indubbiamente molta luce e un riscaldamento efficiente, ma non soffocante.
Un’altra piacevole sorpresa è lo scoprire che tutti i sostegni sono piacevolmente riscaldati, e le mie mani, semicongelate, ringraziano!!
Noto che il tram ha una bella e gradevole accelerazione, senza strappi.
Mi avvicino al conducente ed osservo la strumentazione, sicuramente all’avanguardia.
Non si sente neanche il rumore del rotolamento sulle rotaie.
Davvero un bel comfort!
Faccio mentalmente un veloce paragone con un mio recente viaggio su un autobus snodato dell’Ataf, dove ad ogni dislivello, buca o irregolarità dell’asfalto, venivo scaraventato in aria, perdendo contatto con la base dell’autobus, e rimanendo appeso come un salame ai sostegni.
Sul Sirio, niente di tutto questo, per fortuna...
Un piccolo “neo” in tutta questa perfezione lo trovo, proprio nei sostegni un po’ troppo alti. Io sono alto 1,78m e per arrivarci devo stare col braccio teso; spero che vengano presi provvedimenti, magari accorciando le distanze con i classici cappi di cuoio, come negli autobus.
Il viaggio prosegue, e il fatto che le vetture siano ampiamente vetrate si fa apprezzare da subito, e in special modo quando ci si avvicina a Firenze, dove i bei palazzi, le strade e lo sfondo cittadino con il cupolone sono ben godibili dal tram.
Aspetto sicuramente non trascurabile e con ricadute senz’altro positive, vista la vocazione turistica della città.
Arriviamo al nuovo ponte sull’Arno, costruito espressamente per il tram; uno sguardo sul fiume, e ci ritroviamo immersi nel verde delle Cascine.
Subito dopo affrontiamo una curva a gomito, quella prima di P.za V. Veneto, dove noto che, come anche nelle tre curve di raggio ridotto precedenti, il rumore dei carrelli sotto sforzo si fa sentire, tanto che alcuni pensano che sia una qualche anomalia.
Eccoci ora alla fermata “Porta al Prato-Leopolda”, dove per un attimo mi si intristiscono i pensieri, al ricordo di quello che era il Museo dell’N e i suoi annessi, ora rasi al suolo.
Da questa fermata è possibile attraversare il viale per recarsi alla vicina nuova stazione ferroviaria di testa Porta al Prato, che collega Firenze a Empoli, Pisa e Livorno; questo nuovo collegamento definito metropolitano è stato sottratto alla stazione centrale di Santa Maria Novella.
L’ultima fermata è proprio davanti alla Stazione di Santa Maria Novella lato scalette, dove una piccola folla attende impaziente di salire e provare questo nuovo mezzo che, per tutta la prima settimana, un po’ per ripagare i cittadini dei disagi subiti e un po’ per promozione, sarà gratuito. In seguito il costo sarà di 1,20€, identico quindi a quello dell’autobus.
Guardo l’orologio e con piacere vero constato che da Scandicci alla stazione di Firenze abbiamo impiegato 21 minuti esatti,per percorrere 7,5 km con 14 fermate un vero record considerando che con le nuove norme ministeriali il tram in città è abbastanza limitato nella velocità. I tempi di frequenza sono di un tram ogni 8 minuti durante il primo mese e di soli 3,40 subito dopo.
Mi godo un po’ dell’allegro caos generato dall’arrivo del tram, scatto qualche foto e infine riesco a salire sul Sirio per la corsa inversa.
Il viaggio di ritorno scorre liscio come l’olio e il tempo di percorrenze è identico all’andata.
Corro a casa, ormai è ora di pranzo; voglio mangiare alla svelta perché oggi pomeriggio qui a Scandicci sarà festa grande, con concerti, sfilate in maschera, ed uno spettacolo di luci e laser. A Firenze un po’ meno, visto che in controtendenza, il Comune non ha organizzato nessun festeggiamento.

Questi erano gli appunti del mio T-Day (il giorno del tram). Nei giorni successivi il gradimento del pubblico si è ancon più manifestato, con punte di affluenze da capogiro; i giornali titolavano che nel giorno di domenica 14 febbraio c’era stato un vero e proprio “assalto al tram” con più di 40000 persone che viaggiavano allegramente su e giù da Scandicci a Firenze e viceversa.

Concludendo,finalmente Firenze ha scelto di allinearsi alle grandi capitali europee per quel che riguarda il trasporto pubblico.Finalmente un mezzo davvero ecologico e all’avanguardia che sicuramente incontrerà il favore degli utenti, e che nonostante qualche polemica “fisiologica” sarà ulteriormente potenziato con la realizzazione delle linee 2 e 3, a completamento dell’opera.
_______________________________________________________

Eccovi di seguito qualche foto a completamento dell'articolo.

Alcuni dati dei costi per la realizzazione della Linea 1.
Immagine

Il Sirio al capolinea della stazione S.M. Novella a Firenze.
Immagine

Il Sirio all'altezza della fermata delle Cascine.
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Il capolinea di Villa Costanza a Scandicci.
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Il giorno dei festeggiamenti a Scandicci.
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Alcune maschere del Carnevale che hanno preso parte all'evento.
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Re: Il ritorno del tram a Firenze

#2 Messaggio da Andrea »

Molto interessante Carlo.
Davvero un bell'articolo.
Leggendo della tranvia, stavo pensando che più avanti si potrà pubblicare qualcosa di interessante sulla metropolitana milanese.
Ciò grazie alla presenza dell'amico Edgardo...
Vedrete che scoop. :wink:
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Re: Il ritorno del tram a Firenze

#3 Messaggio da carlo mercuri »

Andrea ha scritto:

Molto interessante Carlo.
Davvero un bell'articolo.
Leggendo della tranvia, stavo pensando che più avanti si potrà pubblicare qualcosa di interessante sulla metropolitana milanese.
Ciò grazie alla presenza dell'amico Edgardo...
Vedrete che scoop. :wink:

Sarebbe splendido!!!!
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Re: Il ritorno del tram a Firenze

#4 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Per una metrotranvia che nasce, una ne muore. O forse le metroranvie sono buddiste e si reincarnano... chissà!
Lo dico perchè mentre apprendo che a Firenze ne rinasce una, in quel della Brianza (Desio e Limbiate) ne muore una storica.

Complimenti per il bellissimo articolo Carlo :grin:

...
ED

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Re: Il ritorno del tram a Firenze

#5 Messaggio da Andrea »

Edgardo_Rosatti ha scritto:
...in quel della Brianza (Desio e Limbiate) ne muore una storica.

Ne avevamo parlato di persona... in effetti è un vero peccato.
Magari teniamola in vita nel forum con qualche foto. :wink:
Ora abbiamo una sezione ad hoc, approfittiamone! :grin:
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Re: Il ritorno del tram a Firenze

#6 Messaggio da carlo mercuri »

Grazie Edgardo e grazie Andrea!
Più che di un articolo, si trattava delle mie impressioni di viaggio; era molto più bello quello di Fabrizio Baroni (che seguiva il mio), con molte note storiche di quella che era stata la vecchia Tramvia.
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