Ho cercato si sentire un po' di opinioni sui vari forum a carattere ferroviario.
Di opinioni c'è ne sono diverse, ma pare che in prevalenza alla popolazione locale e agli enti locali interessi poco della ferrovia, sia nuova che vecchia. Se ne deduce che, se per la nuova ferrovia non ci sono particolari malumori per lo spostamento delle stazioni in sedi più decentrate, sono invece in diversi a vedere di buon occhio la soppressione di quella vecchia dai centri abitati. Si dice che gli immobili vicino alla ferrovia subiranno una rivalutazione, l'eliminazione dei passaggi a livello, che non sono nemmeno tantissimi ma gestiti in maniera pessima, snellirà la circolazione, nei piazzali delle stazioni potranno sorgere parcheggi, mentre la sede ferroviaria non sarebbe atta ad accogliere nulla di diverso da piste ciclabili o pedonali, poiché già ora molto stretta. Purtroppo pare che così la vedano.
Ho fatto un giro su google maps per individuare la sede delle nuove stazioni
Imperia
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Si trova a circa 1,5 km dal mare e 1 km dal centro del nucleo di Oneglia. E' dotata di parcheggi ed è raggiungibile a piedi.
Diano
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Si trova in località Diano Castello a 2,2 km dal mare e non è raggiungibile a piedi, nel senso che non sono previsti percorsi pedonali. Sono previsti parcheggi.
Andora
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Si trova a circa 1,5 km dal mare ed è raggiungibile a piedi.
Se per Imperia il fatto di percorrere 1-1,5 km potrebbe non essere un problema per il turista occasionale, Diano, che invece sarebbe quella che serve di più ai turisti, è proprio inaccessibile. Per i pendolari rimane inaccettabile percorrere comunque quelle distanze a piedi. Ma qui il problema è per coloro che vivevano vicino la stazione vecchia. Per quelli che usavano comunque un mezzo, la situazione potrebbe rimanere uguale o migliorare (più parcheggi). Per Andora e Imperia le stazioni si trovano vicino al centro abitato, quindi ad alcuni ora la stazione sarà accessibile, ad altri non più. Diano, invece, scontenta tutti (tranne coloro che hanno comunque sempre usato un mezzo).
Un po' di numeri sui passeggeri (al giorno) delle vecchie stazioni
Imperia Oneglia 636
Imperia Porto Maurizio 388
Diano Marina 403
Cervo-San Bartolomeo 50 (verrà soppressa)
Andora 240
Ora quel che credo io è che, così come è quella linea difficilmente poteva rimanere. Del resto, a parte i collegamenti locali, serve anche relazioni a più lungo raggio. Ma soprattutto credo che ci sarebbe stato da capire quanto sarebbe costata la gestione, in sicurezza, della vecchia linea. Perché purtroppo ormai il contesto era diventato quello e sempre contro i costi che ci si deve scontrare.
Forse la cosa opportuna da fare sarebbe stata quella di avere la nuova variante per treni a lunga percorrenza e anche regionali veloci e la vecchia mantenerla attiva per il traffico verso i centri ora attraversati. Un esempio è la linea Palermo-Messina, dove è stata attivata una variante tra Patti e Terme Vigliatore, mantenendo però in esercizio la vecchia linea che tocca centri sulla costa (che tra l'altro sono molto più piccoli di Diano, Andora e San Bartolomeo). Ma si ritorna sopra.... i costi
Una altra proposta valida sarebbe stata quella delle istituzione di una tramvia sulla sede della ferrovia dismessa. Magari anche con più fermate all'interno dei vari centri urbani. Una proposta senz'altro valida.
Qualcuno sopra chiedeva se qualcuno ha usato quella linea. Da Torino più volte mi sono recato in Liguria tramite ferrovia, specie nei mesi estivi. I tempi di percorrenza sono davvero lunghi, tanto che solitamente, soprattutto dalla provincia, per andare in riviera si usano i bus di agenzia. Comunque, recarsi in riviera in estate, è sempre una cosa stressante. Il treno ci mette tanto, ma almeno (per ora) ti porta "sul mare" senza problemi aggiuntivi. In auto ci sono code e traffico a non finire e i parcheggi non si trovano quasi mai (ovviamente sono tutti a pagamento), quindi alla fine ci si mette tanto comunque. Il bus non ci mette meno del treno, ma ha orari più comodi specie per chi è in provincia.
La nuova stazione (che funzionalmente è una fermata) di Sanremo, se dal punto di vista paesaggistico è un vero obbrobrio, dal punto di vista funzionale non è così male. Si percorre un corridoio (con tapis roulant) di 500 m che collega i binari all'ingresso della stazione e poi ci si ritrova in città. Certo, non è la vecchia San Remo in riva al mare e davanti al Casinò, ma non è poi nulla di inaccettabile.
Da quel che ho potuto capire da questa breve indagine, il problema dei tempi di percorrenza nasce dal fatto che, con l'introduzione dei sistemi di sicurezza, certe procedure ora sono più rigide e non è più possibile agire direttamente in certi contesti. Questo, aggiunto al fatto che in molti casi la rete è stata "snellita", eliminando molti scambi, binari di incrocio ed enti di gestione locale, fa si che laddove ci siano già margini di manovra risicati la situazioni peggiori drammaticamente. Purtroppo su questa linea a binario unico sono stati eliminati nel tempo molti binari di incrocio, enti locali e attivate al contempo procedure di sicurezza che richiedono procedure molto più rigide, questo in presenza di ritardi e problemi, amplifica gli effetti negativi. Inoltre questo ha anche fatto si che i margini di manovra, già di per se limitati, lo fossero ancora di più. Queste opere di ridimensionamento della rete, pare, siano state messe in atto anche al fine di potere installare ed utilizzare le procedure di sicurezza senza incidere troppo pesantemente sui costi, che giocoforza devono essere considerati.
Ne consegue dunque che, con l'attivazione di una variante a doppio binario più moderna e che di per se risulta meno complicata, si possono far convivere tra loro le esigenze di sicurezza, economia e regolarità della circolazione. I tempi di percorrenza potranno essere ridotti quando tutte le varianti saranno operative, poiché presa ciascuna come singola, queste non incidono più di tanto sui tempi di percorrenza totali.
Questo è quello che mi è sembrato di capire leggendo un po' di forum, poi la mia opinione è quella che sarebbe stato bene mantenere entrambe le linee o forse meglio ancora, l'istituzione di una tramvia sul sedime della vecchia linea.
Vorrei fare una gita la prossima estate, per vedere come funziona l'attuale sistema e poi ripetere l'esperienza all'attivazione della variante. Questo per stabilire come un turista che voglia andare al mare possa usare il servizio (anche se la tipologia di utente non è l'unica, ma vedrò di capire come potrebbe fare un pendolare). Proverò anche ad allontanarmi, per valutare l'impatto della variante sui collegamenti tra l'estremo ponente, Genova e Torino/Milano. Certo, non sarà esaustivo un solo viaggio, occorrerebbe usare per un po' i servizi.