Ferrovia del Gottardo De Agostini scala N
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- sal727
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E' una soluzione valida, aumenti di poco la misura del piano ed ottieni un ulteriore binario di stazione dove poter fare anche manovre isolandolo dal resto del circuuito, prevedi se usi i binari della DeA che probabilmente dovrai raccordare con qualche spezzone di binario diritto per via delle misure che si creano
Ciao, Salvatore
- v200
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Si riesci ad ampliare il piazzale stazione permettendo più incroci e soste tra i convogli.
E' una alternativa facilmente proponibile con i binar/deviatoi Peco che sono compatibili volendo mantenere le stesse geometrie.
Benvenuto Antonio in questa rubrica
E' una alternativa facilmente proponibile con i binar/deviatoi Peco che sono compatibili volendo mantenere le stesse geometrie.
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Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
- FraPis
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aleps ha scritto:
Salve a tutti, con l ultima uscita sono arrivate le scarpette con i fili elettrici. Ricordo un post passato in cui veniva spiegato il cablaggio della ferrovia. Ora per un neofita, per quanto riguarda la parte elettrica, è sufficiente seguire il metodo proposto dalla Dea o è comunque preferibile adottare quello spiegato nel post passato?? (per chi magari come me che non sa nulla di saldature, mammut e cose varie)
Grazie a tutti
Premetto che sono possessore di stazione saldante e per il mio lavoro la uso frequentemente, volevo dare il mio modesto parere esclusivamente "elettrico" sull'utilizzo delle "scarpette di alimentazione"
Concordo su fatto che occorra alimentare il tracciato in più punti in modo da limitare al minimo l'impedenza creata dalle connessioni di accoppiamento binari (scarpette) e dallo stesso circuito, ma che sia meglio saldare i fili direttamente ai binari invece che nelle scarpette nutro qualche perplessità, mi spiego meglio, saldando i fili al binario elimino il problema solo ed esclusivamente nel tratto esatto della lunghezza dell'elemento stesso ma essendo collegato all'elemento precedente/successivo tramite "scarpette" ho solo rimandato il problema di qualche centimetro, cioè collegando i conduttori direttamente al binario non ho fatto altro che creare una "scarpetta" lunga quanto lo stesso elemento binario.
Il concetto è un po contorto, spero di essermi spiegato bene
*Francesco* - Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
- Excalibur
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FraPis ha scritto:
Concordo su fatto che occorra alimentare il tracciato in più punti in modo da limitare al minimo l'impedenza creata dalle connessioni di accoppiamento binari (scarpette) e dallo stesso circuito, ma che sia meglio saldare i fili direttamente ai binari invece che nelle scarpette nutro qualche perplessità, mi spiego meglio, saldando i fili al binario elimino il problema solo ed esclusivamente nel tratto esatto della lunghezza dell'elemento stesso ma essendo collegato all'elemento precedente/successivo tramite "scarpette" ho solo rimandato il problema di qualche centimetro, cioè collegando i conduttori direttamente al binario non ho fatto altro che creare una "scarpetta" lunga quanto lo stesso elemento binario.
Il concetto è un po contorto, spero di essermi spiegato bene
Ti sei spiegato benissimo, almeno per quanto riguarda me.
Bisogna però dire che inserendo la scarpetta fra due elementi di binario, aumenti i contatti fra i due elementi, che diventerebbero due per ogni rotaia, destra e sinistra, anzichè uno solo.
A questo punto non so se mi sono spiegato anch'io.
Alceo - Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde)
- v200
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Ti sei espresso bene Francesco,
Un tratto di linea A------------------B è composta da X tratti di binario con 4 connessioni tramite scarpette per ogni spezzone.
Per esperienza raramente piu di un tratto di spezzone rimane isolato causa colle/ossido, solitamente le scarpette clampano bene non lasciando fessure ma può capitare che
una scarpetta lasca permetta l' infiltrazione di colla o formarsi di ossido. Se hai fatto più punti di alimentazione molte volte la mancanza di continuità non si nota.
Nei plastici complessi si utilizzano binari flessibili quindi creiamo il punto di alimentazione al centro di essi grazie alla lunghezza i punti sono ridotti.
Ma nel nostro plastico piccolo dove facilmente raggiungiamo ogni punto non occorre saldare ogni spezzone basta un X di cm per aumentare la certezza di continuità elettrica. Se poi capitasse una interruzione basta un colpo di stagno e ripristiniamo il contatto tra rotaie ( lavoro da fare sulla faccia esterna della rotaia mai su quella interna altrimenti ostacoliamo il rotolamento delle ruote).
Anche con i deviatoi possiamo avere problemi di continuità, basta per esempio che in quelli dotati di mollette ( pensanti )se ne stacci una per non avere alimentato il ramo deviato o corretto), a volte il cablaggio interno può danneggiarsi e non alimentarne un tratto a monte di esso. Avendo predisposto un punto supplementare permette quasi sempre di non perdere continuità.
Un tratto di linea A------------------B è composta da X tratti di binario con 4 connessioni tramite scarpette per ogni spezzone.
Per esperienza raramente piu di un tratto di spezzone rimane isolato causa colle/ossido, solitamente le scarpette clampano bene non lasciando fessure ma può capitare che

Nei plastici complessi si utilizzano binari flessibili quindi creiamo il punto di alimentazione al centro di essi grazie alla lunghezza i punti sono ridotti.
Ma nel nostro plastico piccolo dove facilmente raggiungiamo ogni punto non occorre saldare ogni spezzone basta un X di cm per aumentare la certezza di continuità elettrica. Se poi capitasse una interruzione basta un colpo di stagno e ripristiniamo il contatto tra rotaie ( lavoro da fare sulla faccia esterna della rotaia mai su quella interna altrimenti ostacoliamo il rotolamento delle ruote).
Anche con i deviatoi possiamo avere problemi di continuità, basta per esempio che in quelli dotati di mollette ( pensanti )se ne stacci una per non avere alimentato il ramo deviato o corretto), a volte il cablaggio interno può danneggiarsi e non alimentarne un tratto a monte di esso. Avendo predisposto un punto supplementare permette quasi sempre di non perdere continuità.
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- Sergio Trucco
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Vedi Excalibur io per principio non compero su web mi piace vedere quello che compero, anche da chi vende on line preferisco andare da loro e trattare direttamente, per me il contatto umano vale di più del prezzo, e poi su Ebay ho visto prezzi fino a 245€ ed erano usate, e poi ci sono le spese di spedizione.
Sergio
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Sergio Trucco ha scritto:
Vedi Excalibur io per principio non compero su web mi piace vedere quello che compero, anche da chi vende on line preferisco andare da loro e trattare direttamente, per me il contatto umano vale di più del prezzo, e poi su Ebay ho visto prezzi fino a 245€ ed erano usate, e poi ci sono le spese di spedizione.
Forse mi hai frainteso Sergio, il mio intervento non era mirato a mostrarti che io sono stato più bravo , o più fortunato di te, voleva essere un semplice confronto e direi che abbiamo fatto entrambi un affare.
Sapessi quanto mi piacerebbe entrare in un negozio di modellismo e passarci l'intera giornata, purtroppo qui non ne trovo uno nel raggio di 200 Km., sicchè giocoforza sono costretto ad acquistare su eBay, o negozi online.
Anche per poter visitare una Fiera specializzata mi toccherebbe sobbarcarmi chilometri di tragitto e spese con le quali acquisterei tre "cocco".
Fino a qualche anno fa c'era a Pescara un negozio di modellismo fornito di tutto, auto, moto, aerei, navi, trenini, insomma proprio tutto, poi quel negozio è stato rilevato dal figlio, ha smantellato tutto ed ora tratta soltanto Droni, questo anche per dimostrare quanto interesse abbiano i giovani d'oggi per il modellismo.
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Ok grazie.
Comunque quando qualcuno arriverà alla fase delle saldature e cablaggi chiedo per favore se potete postare delle foto nelle apposite sezioni così darò un occhiatina
Graziee
Comunque quando qualcuno arriverà alla fase delle saldature e cablaggi chiedo per favore se potete postare delle foto nelle apposite sezioni così darò un occhiatina

Graziee
v200 ha scritto:
La cura della continuità elettrica è basilare per il tracciato, le condizione di un ambiente in cui viene ospitato il plastico possono aiutare o no questo fattore. Anche l' utilizzo del plastico da delle differenti risposte. Meno si utilizza maggiormente si creano problemi di manutenzione.
Su YouTube si trovano molti tutorial come saldare elettricamente a stagno.
Alessandro
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Scusami tu non era per vedere chi era più bravo è proprio il mio non accettare il commercio elettronico, che lo ritengo in parte responsabile del declino dei negozi (vedasi anche utilizzare l'edicola e non l'abbonamento), inoltre sono effettivamente più fortunato visto che nel raggio di 20 km ho due negozi di modellismo ma che non trattano l'Enne, però a Biella c'è Capotreno Giò a Novara due negozi uno classico ed uno online più altri nel raggio di 100 Km circa un ora e 1/2 di macchina quindo non posso lamentarmi, Milano anche in treno lo raggiungo in un oretta. Purtroppo il nostro hobby crea per il commerciante un grosso magazzino ed i negozi tradizionali invece dovrebbero essere piccoli, con magazzini esterni più grandi non aperti al pubblico per contenere i costi da qui la specializzazione ed a nostro svantaggio il nostro hobby non utilizza consumabili come le macchinine ed i droni o gli aerei.
Sergio
- Sergio Trucco
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Si sui ponti in pietra continua la massicciata.
Solamente su quelli in ferro o legno troviamo solo rotaie/traversine.
Quando poseremo la massicciata sul ponte non superiamo i marciapiedi, se riusciamo qualche mm in meno del bordo non guasta.
Solamente su quelli in ferro o legno troviamo solo rotaie/traversine.
Quando poseremo la massicciata sul ponte non superiamo i marciapiedi, se riusciamo qualche mm in meno del bordo non guasta.
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- Sergio Trucco
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Grazie
quindi le rotaie è meglio che siano più basse dei marciapiedi, è corretto, queste notizie mi servono per capire in quanto adesso dovrei metterle in pratica per un diorama in HO ho trovato in fiera dopo anni che lo cercavo il "Treno della Brianza" del 1888 della Rivarossi, ma non voglio tenerlo nella scatola faccio una vetrina per potermelo gustare tutte le sere, mi aveva colpito quello vero negli anni 80 a Luino, ma non ero mai riuscito a trovarlo, adesso non vedo l'ora di ambientarlo, posterò il tutto nella sezione HO.
quindi le rotaie è meglio che siano più basse dei marciapiedi, è corretto, queste notizie mi servono per capire in quanto adesso dovrei metterle in pratica per un diorama in HO ho trovato in fiera dopo anni che lo cercavo il "Treno della Brianza" del 1888 della Rivarossi, ma non voglio tenerlo nella scatola faccio una vetrina per potermelo gustare tutte le sere, mi aveva colpito quello vero negli anni 80 a Luino, ma non ero mai riuscito a trovarlo, adesso non vedo l'ora di ambientarlo, posterò il tutto nella sezione HO.
Sergio
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Domandona ![xx [8]](./images/smilies/8.GIF)
Nei post precedenti si è affrontato il discorso della motorizzazione dei deviatoi, essendo questa una delle prime migliorie che intendo apportare durante la costruzione, ho letto con interesse il tema trattato, avrei però la necessità di maggiori informazioni sugli organi di comando dei deviatoi, sia quelli azionati manualmente (meccanici) che quelli azionati elettricamente e/o elettronicamente, ovvero leve, switch, sensori di controllo ecc. dove piazzarli e tecniche di installazione
Ringrazio anticipatamente
Nei post precedenti si è affrontato il discorso della motorizzazione dei deviatoi, essendo questa una delle prime migliorie che intendo apportare durante la costruzione, ho letto con interesse il tema trattato, avrei però la necessità di maggiori informazioni sugli organi di comando dei deviatoi, sia quelli azionati manualmente (meccanici) che quelli azionati elettricamente e/o elettronicamente, ovvero leve, switch, sensori di controllo ecc. dove piazzarli e tecniche di installazione
Ringrazio anticipatamente

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FraPis ha scritto:
Domandona
Nei post precedenti si è affrontato il discorso della motorizzazione dei deviatoi, essendo questa una delle prime migliorie che intendo apportare durante la costruzione, ho letto con interesse il tema trattato, avrei però la necessità di maggiori informazioni sugli organi di comando dei deviatoi, sia quelli azionati manualmente (meccanici) che quelli azionati elettricamente e/o elettronicamente, ovvero leve, switch, sensori di controllo ecc. dove piazzarli e tecniche di installazione
Ringrazio anticipatamente![]()
Abbiamo tre, od al massimo sei deviatoi secondo la mia ipotesi, quindi io ho deciso di manovrarli manualmente, tramite un sistema di leve, evitando così di complicarmi la vita, del resto verranno, dato la configurazione del tracciato stesso, utilizzati pochissimo.
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Ciao Alceo,
per me non è importante quanto saranno utilizzati, a me interessa conoscere quante e quali possibilità esistono per eseguire la funzione, potrei anche pensare un utilizzo manuale ma credo che sia impensabile muovere lo scambio infilando un dito tra i binari, penso piuttosto a delle leve con dei rinvii, ecco anche per il caso più semplice ho necessità di acquisire nozioni ed informazioni tecniche che mi permettano di fare la scelta giusta
per me non è importante quanto saranno utilizzati, a me interessa conoscere quante e quali possibilità esistono per eseguire la funzione, potrei anche pensare un utilizzo manuale ma credo che sia impensabile muovere lo scambio infilando un dito tra i binari, penso piuttosto a delle leve con dei rinvii, ecco anche per il caso più semplice ho necessità di acquisire nozioni ed informazioni tecniche che mi permettano di fare la scelta giusta

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FraPis ha scritto:
Ciao Alceo,
per me non è importante quanto saranno utilizzati, a me interessa conoscere quante e quali possibilità esistono per eseguire la funzione, potrei anche pensare un utilizzo manuale ma credo che sia impensabile muovere lo scambio infilando un dito tra i binari, penso piuttosto a delle leve con dei rinvii, ecco anche per il caso più semplice ho necessità di acquisire nozioni ed informazioni tecniche che mi permettano di fare la scelta giusta![]()
Il sistema di leveraggio manuale è molto semplice e funzionale, Roby lo ha illustrato bene qualche intervento addietro
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I link per i rinvii manuali
topic.asp?TOPIC_ID=14534&whichpage=53
http://lucasyard.blogspot.it/2007/03/mu ... mbi-1.html
http://lucasyard.blogspot.it/2007/03/mu ... mbi-2.html
topic.asp?TOPIC_ID=14534&whichpage=53
http://lucasyard.blogspot.it/2007/03/mu ... mbi-1.html
http://lucasyard.blogspot.it/2007/03/mu ... mbi-2.html
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I motori o meglio attuatori sono composti da due bobine elettriche e una barra metallica, dando l'impulso tramite interruttore a bilancia ( quelli delle apposite scatole ) eccitiamo una bobina
alla volta che attira a se la barra metallica , a sua volta attiva il cursore collegato alla barra accoppia aghi.Questo per i classici motori di superficie che si montano a fianco del deviatoio.
Questi motori si possono alimentare sia in corrente alternata che continua 14 V, attivando alternativamente le bobine permettiamo lo spostamento degli aghi nelle due posizioni corretto tracciato il ramo rettilineo o in deviata il ramo curvo.
Per i Peco e una trattazione più esaustiva sui deviatoi vi rimando alla guida di Mauro
topic.asp?TOPIC_ID=11660
alla volta che attira a se la barra metallica , a sua volta attiva il cursore collegato alla barra accoppia aghi.Questo per i classici motori di superficie che si montano a fianco del deviatoio.
Questi motori si possono alimentare sia in corrente alternata che continua 14 V, attivando alternativamente le bobine permettiamo lo spostamento degli aghi nelle due posizioni corretto tracciato il ramo rettilineo o in deviata il ramo curvo.
Per i Peco e una trattazione più esaustiva sui deviatoi vi rimando alla guida di Mauro
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Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
- Anto
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Sempre in tema di deviatoi, considerato che lo spessore del piano dove dovranno funzionare gli scambi è di 4 o più cm, mi chiedevo se questo potesse dare problemi per installazioni sottoplancia. Forse la cosa migliore è di optare per i motori sovraplancia Peco PL-11 che Salvatore è riuscito ad adattare ai deviatoi DeA e utilizzare, per eventuali scambi supplementari, i Peco ST-5 e 6
Antonio