Nostalgie dei mesi estivi ...
- marione
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Nostalgie dei mesi estivi ...
Una volta non era così. Nella stagione estiva, così come in quella autunnale, nelle cascine era un rigoglioso interecciarsi di attività che impegnavano gli adulti ed incuriosivano i più piccini spesse volte, anche se inconsapevolmente, sempre in mezzo ai ... piedi a intralciare il lavoro degli adulti e degli anziani. Ognuno aveva il suo ruolo, in cascina, nei tempi scanditi dal calendario solare .
E' bello ricordare, oggi che la mia generazione è attempata, la nostra infanzia fatta di ... bravate, di dispetti e anche di 'somarate' ovvero di azioni che, a pensarci bene, sarebbe stato meglio non compiere . Però tutto è sempre andato bene ed è bello raccontare ... come quando in una cascina della Bassa Bergamasca ci si divertiva a fare disperare un po' tutti e, a debita ... distanza, anche la 'donna con le pentole e un gatto al guinzaglio'. Incuteva paura, ma se un qualche dispettuccio riusciva bene era soddisfazione piena .
"Veri fatti di vita vissuta. La donna con le pentole a spalla che si muoveva portandosi dietro tutto quello che aveva, ovvero la sua casa fatta di pochi stracci pressati in un sacco di iuta, un gatto al guinzaglio, fin troppo addomesticato, qualche pentolino di alluminio ammaccato e, avvolti in un fazzoletto colorato ma sbiadito dal tempo e consunto per l'usura, qualche posata, un po' di riso e un po' di pasta da far bollire. L'acqua? Quella dei fossi; acqua fresca e non ancora inquinata; ci vivevano i pesciolini, ma anche ranocchi che anche noi bambini andavamo a prendere per portarli a casa; le nostre mamme pensavano poi a preparare tavolate per le famiglie .. allargate ovvero, senza pareti poichè spesse volte i figli delle famiglie numerose ( ed erano molte ), si trovavano a mangiare in casa d'altri con estrema e scontata naturalezza. C'era poco, ma per tutti!
Ed era festa quando in cascina arrivava il FRA' CERCOT con il carretto per questua ( frumento/ granoturco ) per i più poveri di noi. Da noi saltuariamente arrivavano anche gli zingari che avevano un sacco di pretese; ci pensavano i nostri padri e i giovani a tenerli in riga altrimenti si sarebbero portati via tutto il fieno e la paglia che serviva anche per gli animali della cascina. A volerla raccontare tutta la nostra storia, sarebbe una bella cosa. Chissà che anche qualcuno di voi ci provi per davvero !".
Buon Ferragosto a voi tutti
Marione
- claudio.co958
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Re: Nostalgie dei mesi estivi ...
imparavo il mestiere del contadino, io che provenivo da ROMA, la capitale !!!!
e quello che ho letto, della tua vita vissuta, era la mia vita vissuta, anche se solo 1 o 2 mesi all'anno.
erano le estati del 64/65, mio zio mi aveva imparato a guidare il trattore ...... a malapena guidavo la bici senza rotelle ....... mi imparò a portare la motozappa e come dare il fieno alle mucche, in quelle stalle gremite di mosche e la sera, stanco, io e i miei 2 cugini andavamo a dormire sul lettone con materasso fatto con pannocchie di granturco ( molto comodo, ma abbastanza rumoroso ).
è un magnifico ricordo
Claudio
- MarcoMN
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Re: Nostalgie dei mesi estivi ...
Oggi quando mi guardo intorno trovo solo cose programmate, chissà-se-non-Ogm-o-se-Ogm, campi tirati al righello e frutteti grondanti antiparassitari.
La vita contadina forse si è modificata poco, dentro le case, ma fuori...
Vorrei avere di nuovo la certezza di una agricoltura genuina, come una volta quando si mangiava polenta e ...polenta.
Claudio, hai visto una bella campagna. Quella vicino Carpi ha un fascino particolare. Tutta la vecchia pianura è ricca di storie e di vite vissute nei campi. Peccato dimenticarle: i bimbi di oggi rischiano di non sapere nemmeno come fa l'uovo la gallina (ricordo un reportage televisivo di pochissimi anni fa: da brividi).
Un bel film da far vedere ai ragazzini, peccato alcune scene crude, è Novecento (Bertolucci) e perchè no la saga di Don Camillo. Bei riassunti di come eravamo.