Uova, agnello e colomba: la tradizione in tavola.
- marione
- Socio GAS TT
- Messaggi: 2359
- Iscritto il: lunedì 4 marzo 2013, 13:41
- Nome: Mario
- Regione: Lombardia
- Città: treviglio
- Stato: Non connesso
Uova, agnello e colomba: la tradizione in tavola.
Il pranzo di Natale si rifà principalmente a tradizioni gastronomiche di origine popolare e regionale - ravioli, faraona, torrone, panettone, ecc. - mentre il pranzo di Pasqua ha un valore sacrale e simbolico molto più pronunciato. Si può quasi dire che la tavola di Pasqua è più un rito che un pranzo. Si comincia con l'uovo, da sempre immagine della vita. In molte tradizioni e filosofie anche precristiane, l'uovo è simbolo dell'unità, della perfezione e dell'eterno ritorno. Nella tradizione cristiana questo eterno ritorno è la Resurrezione di Cristo. Il guscio rappresenta la tomba, che si rompe, dentro la quale si trova la vita. Nella maggior parte delle tradizioni l'uovo, benedetto in chiesa il sabato precedente alla domenica pasquale, viene messo nel piatto del commensale. In silenzio, dopo la preghiera ognuno sguscia il proprio uovo e lo consuma. Così comincia ogni pranzo di Pasqua. Tradizione vorrebbe, inoltre, che il guscio non si buttasse nell'immondizia, ma venisse bruciato nel camino, in quanto parte di un'unità benedetta. Il problema è che di camini, nelle case, oggi se ne trovano pochi rendendo difficile il compimento di questo rito.
Non si scappa, invece, sul piatto principale: l'agnello. Anche in questo caso, rispetto al Natale, il valore simbolico del pranzo è ben evidente. Mangiare l'agnello è ricordare la Pasqua ebraica e quella cristiana. Dopo l'uovo e l'agnello c'è la colomba, altro importante simbolo cristiano. Il dolce tipico della Pasqua si richiama all'animale che rappresenta la Pace e la restaurazione, in questo caso il rinnovato rapporto dell'uomo con Dio attraverso il sacrificio di Gesù. Le leggende sull'origine di questo dolce si sprecano. Alcune lo fanno risalire all'epoca longobarda. Il re Alboino, durante l'assedio di Pavia, ricevette in segno di pace un pan dolce a forma di colomba. Un'altra la vuole sempre legata ai longobardi. L'abate San Colombano, in visita a Pavia dalla regina Teodolinda nel 612, fu ricevuto con un banchetto a base di carne e selvaggina. Per non guastare il digiuno quaresimale, ma senza essere scortese verso gli ospiti, il santo irlandese benedisse le carni trasformandole in pani bianchi a forma di colomba. In realtà, di là da queste suggestive leggende, tra l'altro il miracolo di San Colombano fece guadagnare al Santo il territorio di Bobbio, donatogli dalla regina, nel quale diede vita al suo monastero. L'usanza di consumare questo dolce a fine pranzo è molto più recente e probabilmente risale ai primi anni del 900. Così com'è cominciato, il pranzo di Pasqua si conclude sempre con l'uovo. non più benedetto, però, ma di cioccolato. Il valore simbolico rimane lo stesso con tanto si sorpresa, ma, mi si perdoni il gioco di parole, si aggiunge un valore di gusto non indifferente: quello del cioccolato. In realtà la tradizione delle uova col dono è molto antica e legata al rinnovamento primaverile. Nel Medioevo le uova venivano offerte alla servitù come dono primaverile.
Buona Pasqua
Marione
- Gigi
- Messaggi: 405
- Iscritto il: martedì 4 settembre 2012, 11:37
- Nome: Luigi
- Regione: Piemonte
- Città: San Michele Mondovì
- Stato: Non connesso
Re: Uova, agnello e colomba: la tradizione in tavola.
- Egidio
- Messaggi: 14129
- Iscritto il: giovedì 17 maggio 2012, 13:26
- Nome: Egidio
- Regione: Abruzzo
- Città: Ortona
- Stato: Non connesso
Re: Uova, agnello e colomba: la tradizione in tavola.
