Ritornado alla missione Exomars e al suo lander Schiaparelli, iniziano ad arrivare informazioni sulla causa del mancato ammartaggio del lander e qualche foto del sito dove Schiaparelli ha impattato sul suolo marziano per poi, aimè, distruggersi.
In questa prima immagine in b/n è possibile vedere una foto fatta dalla sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) della NASA dove è visibile il punto di impatto del lander Schiaparelli.
Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS:
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In quest'altra foto a colori si vede meglio il punto di impatto:
Impatto:
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Inutile dire che l'ammartaggio è stato molto violento e disastroso.
Ma cosa è successo? E perchè Schiaparelli si è schiantato sul suolo marziano?
Dal momento dello sgancio, cioè al suo risveglio dopo un viaggio durato circa 6 mesi, Schiaparelli ha utilizzato un sensore solare situato sulla sua parte posteriore rispetto alla direzione di volo per capire come era orientato.
Tale sensore era protetto dallo scudo termico (backshell) come del resto tutto il lander stesso.
Durante la discesa, Schiaparelli ha attivato correttamente la IMU (Inertial Measurement Unit), una piattaforma inerziale per misurare accelerazioni in tempo reale che consente al computer di bordo di calcolare i parametri di discesa (velocità ed orientamento).
Fin qui tutto ok, anche lo scudo termico ha funzionato proteggendo il lander dal calore provocato dall'impatto con l'atmosfera marziana (plasma).
A questo punto tutto funzionava correttamente e quando il lander è entrato negli strati densi dell'atmosfera marziana e ha decelerato, ha dato ordine di aprire il paracadute per poi sganciare lo scudo termico di protezione.
Successivamente, il radar Doppler di bordo ha iniziato a misurare la distanza tra lander e superficie e anche qui tutto è filato liscio.
Schiaparelli, sapeva grazie al radar a quale altitudine si trovava, ma la sua inclinazione rilevata dei sensori non risultatava corretta ed è da qui che sono iniziati i problemi.
Probabilmente l'IMU forniva dati sbagliati al computer di bordo (saturazione dei sensori causate delle forti oscillazioni del lander durante la discesa).
Evidentemente, misure sbagliate hanno compromesso l'ammartaggio e il computer di bordo ha interpretato male l'assetto della sonda.
In pratica, il computer di bordo credeva che il lander era rovesciato e ha concluso che la sua quota di volo fosse negativa e decideva di spegnere i retrorazzi.
In realtà Schiaparelli era ancora a diversi chilometri di quota e ha impattato sul suolo di Marte come un sasso.
Questo è quello che sono riuscito a capire navigando in rete, poi se qualcuno vuole approfondire aggiungendo dettagli è il benvenuto.
ED