Di là dalla moda gastronomica che fa di ogni cibo una questione da buongustaio, sono innovazioni che fanno bene al gelato. E la qualità del gelato è notevolmente aumentata.
Confezionato, sfuso, in coppa o d'asporto d'estate o d'inverno, il gelato piace sempre di più.
C'è chi lo consuma al posto di un normale pasto e chi lo usa per 'passione'. Una leccata da rimanerci ... gelato. Dal cioccolato al gorgonzola passando per zenzero e blu mountain. Ed ecco che la neonata estate porta alla ribalta uno dei tormentoni più golosi delle nostre giornate:che gusto ci metto nel cono? Da questo punto di vista le statistiche dicono che stanno tornando i classici dopo alcune stagioni in cui hanno prevalso i sapori esotici e 'strani'.
Anche se molti studi di settore, dimostrano che noi italiani siamo affezionati al caro vecchio cioccolato in tutte le sue varianti ( al latte, ... , fondente), anche se nelle moderne gelaterie se ne sono leccate di grosse varianti: si parla di 200 gusti. E se fino pochi anni fa la bandiera dell'avanguardia del gusto era portata avanti da vaschette all'aceto balsamico, gorgonzola, parmigiano, l'estate 2016 vuole viziare i palati più raffinati con sapori più o meno canonici, dai diversi tipi di cacao a modi nuovi di presentare l'affezionatissimo cioccolato.
Ad accompagnarlo lo zenzero, il rhum, l'arancia sino al più pericoloso peperoncino. In generale sembra che la parola d'ordine sia ricercatezza e qualità. Così sui banconi, troveremo prodotti realizzati con le nocciole delle Langhe, pistacchi di Bronte, il caffè Blu Mountain della Giamaica e i più vicini limoni della costiera Amalfitana. Anche se la sfida è ardita, la medaglia d'oro sarà del Macadamia, il gusto realizzato con un frutto secco australiano, che pare faccia aumentare la passionalità dei degustatori.
Tra le novità proposte: la crema grom, arricchita con le paste di meringa, un biscotto frollino tipico della zona del cuneese, in Piemonte, il cioccolato extranoir, il torroncino con granella di torrone d'Asti. Anche il confezionamento del gelato avviene con un rituale interessante; ogni gusto è preso con la paletta, sbattuto e lasciato cadere sul gelato.
Questa breve panoramica non vuol essere certo esaustiva. Nel nostro bel Paese esistono molte eccellenti e qualificate gelaterie che propongono un ottimo gelato.
Molte gelaterie sono ubicate nei centri abitati, altre nelle periferie o nei vari supermercati, spesso sono anche piccole conduzioni a carattere famigliare. Vale dunque la pena di perdere un po' di tempo a cercarle e provarle. Alla fine si scoprirà che ognuna ha il proprio gusto prediletto. L'alternanza fa sempre bene. Ma il gelato artigianale diventa sempre più alimento sostitutivo del pasto e non solo d'estate. In cono o coppetta o nella gettonata vaschetta, il gelato si è guadagnato un ruolo da leader anche fra le aziende del settore alimentare, e sulle tavole dei ristoranti italiani sempre nel menù arriva il 'sorbetto' o dolci gelati. Fra le filigrane della memoria fa capolino l'immagine del nostro gelataio di una volta, che spingeva un carrettino bianco, smaltato a forma di barchetta o di cigno che gridava:" Piangete bambini, che la mamma vi dà i soldini per comprarvi i gelatini". In uno stampo che teneva costantemente in ammollo, i gelati li confezionava fra due cialde rettangolari o rotonde. La domenica i figli dei benestanti erano autorizzati ad acquistare un sorbetto. Gli altri potevano, per dissetarsi, accontentarsi delle palle di ghiaccio intrise di menta o di rosolio. Il buon tempo antico? Certo, ma tutti i tempi quando sono antichi ci appaiono sempre buoni.
Buone Ferie a voi tutti !!!
Marione
PS. Ah ! ... dimenticavo: e voi di che 'gusto' siete


