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Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: liftman, Fabrizio

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marione
Socio GAS TT
Messaggi: 2359
Iscritto il: lunedì 4 marzo 2013, 13:41
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Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

#1 Messaggio da marione »

Natale e Pasqua scandiscono il ritmo dll'anno con i loro riti e le tradizioni legate alla tavola. Le due feste principali della cristianità celebrano la nascita e la morte e resurrezione di Gesù, ma suggellano anche due importanti momenti stagionali, il passaggio tra l'autunno e l'inverno, scandito dal solstizio che segna il punto più basso del cammino del sole, e l'arrivo della primavera, dato che il giorno di Pasqua cade la prima domenica dopo il plenilunio seguente l'equinozio del 21 marzo. Questa coloritura legata al periodo dell'anno la ritroviamo anche in tavola. Se il Natale è il trionfo dell'autunno e dei suoi frutti e di ricette calde e ricche di gusto e di sapore, il menù pasquale richiama di più la freschezza e la rinascita della natura. Ma c'è un altro aspetto, e forse il più importante, che distingue le due tavole festive. Il pranzo di Natale si rifà principalmente a tradizioni gastronomiche di origine popolare e regionale - cappelletti, faraona, torrone, panettone, ecc. - mentre il pranzo di Pasqua ha un valore sacrale e simbolico molto più pronunciato. Si può quasi dire che la tavola di Pasqua è più un rito che un pranzo. Si comincia con l'uovo, da sempre immagine della vita. In molte tradizioni e filosofie anche precristiane, l'uovo è simbolo dell'unità, della perfezione e dell'eterno ritorno. Nella tradizione cristiana questo eterno ritorno è la Resurrezione di Cristo. Il guscio rappresenta la tomba che si rompe, dentro la quale si trova la vita. Nella maggior parte delle tradizioni, l'uovo, benedetto in chiesa - solitamente nel sabato Santo -, viene messo nel piatto del commensale. In silenzio, dopo la preghiera ognuno sguscia il proprio uovo e lo consuma. Così comincia ogni pranzo di Pasqua. Tradizione vorrebbe, inoltre, che il guscio non si buttasse nell'immondizia, ma venisse bruciato nel camino, in quanto parte di un'unità benedetta.
Il problema è che di camini, nelle case, oggi se ne trovano davvero pochi rendendo difficile il compimento di questo rito. Massaie e cuochi possono sbizzarrirsi liberamente su altri antipasti e primi piatti. Non si scappa, invece, sul piatto principale: l'agnello - o capretto a seconda delle zone- . Anche in questo caso, rispetto al Natale, il valore simbolico del pranzo è ben evidente. Mangiare l'agnello è ricordare la Pasqua ebraica e quella cristiana. Dopo l'uovo e l'agnello c'è la colomba, altro importante simbolo cristiano. Il dolce tipo della Pasqua si richiama all'animale che rappresenta la Pace e la restaurazione, in questo caso il rinnovato rapporto dell'uomo con Dio attraverso il sacrificio di Gesù. Le leggende sull'origine di questo dolce si sprecano. Alcune lo fanno risalire all'epoca longobarda. Il Re Alboino durante l'assedio di Pavia, ricevette in segno di pace un pan dolce a forma di colomba. Un'altra la vuole sempre legata ai longobardi. L'abate di San Colombano, in visita a Pavia dalla regine Teodolinda nel 612, fu ricevuto con un banchetto a base di carne di selvaggina. Per non guastare il digiuno quaresimale, ma senza essere scortese verso gli ospiti, il santo irlandese benedisse la carni trasformandole in pani bianchi a forma di colomba. In realtà, di là da queste suggestive leggende, tra l'altro il miracolo di San Colombano fece guadagnare al Santo il territorio di Bobbio, donatogli dalla regina, nel quale diede vita al suo monastero. L'usanza di consumare questo dolce a fine pranzo è molto più recente, e probabilmente risale ai primi del 900. Il dolce, che in realtà è un simil-panettone a ghisa di colomba, fu ideato dall'industria del panettone milanese per creare un prodotto ad hoc per le festività pasquali. Così com'è cominciato il pranzo di Pasqua si conclude sempre con l'uovo. Non più benedetto, però, ma di cioccolato. Il valore simbolico rimane lo stesso con tanto di sorpresa, ma, mi si perdoni il gioco di parole, si aggiunge un valore di gusto non indifferente: quello del cioccolato. In realtà la tradizione delle uova col dono è molto antica e legata al rinnovamento primaverile. Nel Medioevo le uova venivano offerte alla servitù come dono primaverile. I nobili, che mai vogliono mischiarsi col volgo, si regalavano anch'essi uova, ma fabbricate e rivestite di materiali preziosi.
A cavallo fra 800 e 900 l'usanza di regalarsi uova col dono prese molto piede, anche grazie all'orafo Fabergé, che preparò, su richiesta dello Zar, un uovo per la zarina Maria. Ne confezionò uno di platino smaltato di bianco che ne conteneva un altro in oro. In questo periodo di crisi e difficoltà regalare un uovo di platino è un'impresa che supera la portata delle tasche di tutti.
Per fortuna qualche sconosciuto pasticcere mitteleuropeo pensò che potesse essere una buona idea farne una versione di cioccolta, sempre con sorpresa dentro.
E noi oggi ne approfittiamo .

Buona Pasqua !

Marione


Mario Mancastroppa

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Andrea
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Re: Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

#2 Messaggio da Andrea »

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio di <font color="red">marione</font id="red">
Per fortuna qualche sconosciuto pasticcere mitteleuropeo pensò che potesse essere una buona idea farne una versione di cioccolta, sempre con sorpresa dentro. E noi oggi ne approfittiamo .[/quote]
Dici bene Marione, infatti di fronte a me, svettano 4 belle uova di cioccolata.
Sono dei miei figli ma non vi sono dubbi che verranno ripartite in parti (più o meno) uguali tra i componti il mio nucleo familiare....
Considerando che mia moglie non è per nulla golosa, vado sul velluto... alla faccia della dieta!
Auguroni anche a te!
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata

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Egidio
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Re: Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

#3 Messaggio da Egidio »

Tutto vero e tutto giusto. Buona Pasqua, Marione. Saluti. Egidio. :cool:
Egidio Lofrano

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sma835_47
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Re: Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

#4 Messaggio da sma835_47 »

Caro Marione,
molto bello il tuo intervento religioso, storico e.....gastronomico.
Complimenti!
Ciao e auguri a te e tutti gli amici del forum
Saverio
Saverio - C.M.P. Club Modellismo Pavese

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Giampypampy
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Re: Pasqua: un rito più che un pranzo. La colomba...

#5 Messaggio da Giampypampy »

Slurp e gnam... leggere questo post all'ora di pranzo non è indicato!
Bello! Mi ha fatto ricordare alcune tradizioni, come l'uovo del Sabato Santo da mangiare la mattina che, purtroppo, nella mia famiglia si sono perse da troppo tempo... Ricordo male e pena mia nonna che il giorno di Pasqua portava le uova sode benedette... Ora da queste parti è anche rarissimo trovare una veglia pasquale in cui vengano benedette le uova... di gallina..
Grazie Marione!
Buona Pasqua (tanto gode fino alla Pentecoste!)
:geek:
Giampaolo - H0 analogico, FS ep. III-IV - Pista prove in pre-esercizio - O.G.R. Appignano operativa

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