
IL PLASTICO DI
GUNDAL |
di Riccardo R. & famiglia
Gruppo Appassionati Scala TT |
Premetto
che sono un
neofita del modellismo, ma voglio comunque raccontarvi la mia "esperienza"
nella realizzazione del mio plastico.
Innanzitutto un grazie anticipato a moglie e
figli per il loro importante contributo (e talvolta per la pazienza...).
Il plastico l'ho denominato "GUNDAL" anagramma di Algund (in italiano
Lagundo), paesino nei pressi di Merano: riprende sinteticamente il paesaggio
del plastico che sarà in stile germanico, quindi ordinato e con tanta natura
e boschi.
Si
tratta di un plastico in scala 1:120 concepito dopo aver acquistato uno
start-set Tillig in scala TT, precisamente il Tillig 01417.
Questo il tracciato:
L'assemblaggio e la formazione del telaio formato da travetti
di abete 5 cm x 2 cm acquistati in un negozio fai da te.
Ho
sperimentato una variante ai classici metodi per formare il piano di
appoggio: ho utilizzato delle perline anziché le classiche tavole di
compensato o di pioppo.
Ho usato viti e colla per assemblare le perline ai travetti
del telaio e ritengo che eventuali movimenti siano assorbiti dallo strato di
sughero che vi ho applicato sopra.
Ho incollato con la colla vinilica una pellicola di sughero
di 2 mm (da rotolo) per rendere morbido e uniforme tutto il piano.
Una volta asciugato lo strato di sughero, ho
posizionando "a secco" il tracciato, quindi ho segnato i bordi dei binari
sul piano in sughero prima di smontarli e toglierli dalla superficie. Successivamente ho creato i distanziali (con i
travetti di risulta del telaio) per l'appoggio del piano superiore. Il piano superiore è stato ricavato da un
foglio di MDF facilmente lavorabile col seghetto alternativo e lima. Sempre presenti gli immancabili libri per
caricare tutto quanto è incollabile.
I due
piani superiori spingono l'incollaggio dei distanziali sul piano base.
Lo
strato di sughero è finalmente asciugato sopra le perline (ho capito che
sarebbe stato molto meglio utilizzare dei fogli in multistrato di pioppo).
Prima prova posizionando "a secco" il tracciato.
Quindi
ho segnato i bordi dei binari sul piano in sughero prima di smontarli e
toglierli dalla superficie.
Ho
poi incollato le strisce di sughero (4 mm. da rotolo preso ad un negozio
fai-date) con colla vinilica ed
ho
anche creato i distanziali (con i travetti di risulta del telaio) per
l'appoggio del piano superiore.
Sempre presenti i libri per caricare tutto
quanto è incollabile. I due piani superiori in questo momento spingono
l'incollaggio dei distanziali sul piano base.
Fin qui non è stato facile
ed ho ripetuto e corretto varie volte alcuni
passaggi, ma, come detto sopra, sono un neofita del modellismo!
Nel
frattempo ecco la foto della stazione che ho scelto per il mio plastico in
TT: Moorbach AUHAGEN 13321.
Ho creato le
rampe di salita e discesa sempre con strisce di mdf con debiti distanziali
per raggiungere la quota.
Ho poi
iniziato a lavorare alla parte elettrica con i
cablaggi degli scambi e dei sezionamenti. Ne
ho realizzati quattro (i due tratti zona stazione e i due binari morti).
I vari
cavi elettrici arrivano a collegarsi nell'angolino a destra della pianta del
plastico ad un trasformatore Fleischmann (acquistato a parte poiché quello
presente nella confezione Tillig non aveva i contatti in CA per gli scambi)
ed i fili elettrici dei deviatoi si collegano alle bellissime scatolette
"old style". Per i quattro sezionamenti ho utilizzato degli interruttori
on-off saldando nella parte inferiore del binario, il filo di contatto. Per
nascondere il "groviglio" di fili, ho utilizzato i rimasugli del foglio mdf
per realizzare una scatoletta attorno ai comandi.
I binari sono incollati al
sughero con la colla vinilica (i soliti libri assolvono un compito
importante...).
Prima di effettuare
l'incollaggio, ho nuovamente montato tutto il tracciato, segnato con una
matita il percorso sul sughero con diversi riferimenti e nuovamente smontato
il tutto.
Inizia
così la posa della massicciata. Ho versato il ghiaietto (misto di ballast
della bush) e l’ho steso con un pennellino. Poi l’ho fissato con la colla
vinilica diluita con acqua e distribuita con una siringa in plastica.
Chiaramente è fondamentale verificare il funzionamento elettrico prima
dell'incollaggio dei binari.
Nel
frattempo, ho anche costruito la stazione
Moorbach (la futura stazione di Gundal dell'omonimo paesino dorf Gundal).
Frontalmente alla stazione sta sorgendo anche una pensilina per il secondo
binario.
Procedono i lavori nella
zona sinistra.
Come prima cosa ho
proceduto alla sporcatura dei portali con il metodo "a secco".
Con una retina metallica
ho realizzato il telaio dei vari cunicoli.
Ho successivamente
ricoperto la struttura con vari strati di carta igienica e colla vinilica
diluita.
Veduta dall’interno della galleria, realizzato con
cartoncino commerciale.
Con blocchetti di polistirolo
da imballaggio, ho realizzato le rocce. Ho anche dato delle spatolature di
poltiglia (segatura finissima miscelata a colla vinilica diluita con
l'aggiunta di una punta di colore).
Ho passato altri strati
di carta igienica sui blocchetti di polistirolo, per dar forma alle rocce.
A questo punto la
poltiglia è diventata di color marrone/terra di siena e con vari passaggi
di gradazioni scure sulle rocce fino alla schiaritura a secco per
evidenziare le intercapedini.
Anche la parete a
strapiombo ha ricevuto diverse sfumature di colore.
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Riccardo, nel Forum del GAS TT: |
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