Borghetto S. è un plastico in scala H0 dalle misure contenute (circa 145cm x 105cm) ed indicato per un ambiente domestico.
Il paesaggio si armonizza con l'impostazione generale del plastico che prevede una piccola stazione a tre binari (con relativa pensilina) con un
ravvicinato magazzino spedizioni ed una rimessa locomotive ad una via (con sezionamento per permettere la fermata di un convoglio).
Vi sono altri quattro edifici, una chiesa di paese, un casello ferroviario e due villette, una ubicata sopra la zona della galleria a due portali
e l'altra nel centro cittadino a ridosso della stazione.
La presenza di un passaggio a livello, l'ampia vegetazione con circa 70 abeti ed alberi latifoglie, i diversi personaggi, le autovetture d'epoca,
i cartelli stradali, i cartelloni pubblicitari e la segnaletica ferroviaria, rendono il plastico particolarmente accattivante.
Le rifiniture sono di alto livello, basti pensare che tutta la massicciata è realizzata tramite "ballast" incollato mediante l'utilizzo di una
siringa monouso e tutti gli edifici invecchiati con colori acrilici.
È un plastico, nel suo insieme, di facile realizzazione.
Se volete provare a costruirlo, di seguito vengono illustrate, passo passo, le fasi della sua realizzazione.
Il progetto in 2D e 3D
1. Acquisto di tutto l'occorrente.
a struttura è molto importante, io utilizzo listelli di abete piallato.
Le dimensioni variano a seconda della grandezza del plastico da realizzare.
Inoltre ci dobbiamo procurare altri listelli, compensato, pannelli MDF, sughero, collanti, viti, materiale elettrico e quant'altro.
Per un corretto assemblaggio, è molto importante la precisione.
Io utilizzo per le mie realizzazioni una troncatrice che mi permette di realizzare con estrema facilità e precisione anche tagli obliqui.
Occorre fare delle "prove di posa" per verificare che il tutto combaci alla perfezione.
Nella foto notate i due listelli più lunghi che compongono la base, i quattro di traverso che andranno posizionati centralmente, gli altri
andranno tagliati in una fase successiva.
Tutto combacia alla perfezione.
Posizioniamo i due listelli centrali e, successivamente i quattro laterali.
In questo modo il tutto ha una maggiore solidità.
Questa operazione forse è superflua ma male non fa certamente!
Posizioniamo si di esso la struttura e segnamo, con l'aiuto di un pennarello, le tracce dei listelli.
Questo ci servirà in una fase successiva, allorquando dovremo incollare i pannelli.
Io utilizzo un seghetto alternativo.
Con due morsetti fisso un listello sul pannello che mi serve da guida per eseguire un taglio di precisione.
Posizionate sotto di essi dei fogli di giornale.
In questo caso il telaio è a pancia in giù ma l'operazione si potrebbe fare anche al contrario, fissando il tutto con dei chiodini.
I pannelli sono stati incollati sul telaio ed hanno aderito perfettamente.
Nelle foto notate la parte sottostante e quella superficiale che rappresenterà la solida base per il plastico di BORGHETTO S.
16. Come prima cosa è necessario procurarsi il sughero.
In questo caso è stato utilizzato un rotolo dello spessore di circa 2mm.
Stendiamoli sulla base di sughero e segniamo con un pennarello la traccia che ci farà successivamente da guida per l'incollaggio dell'armamento.
Prestiamo la massima attenzione alle giunture controllando che le "scarpette" aderiscano perfettamente tra loro.
Aiutiamoci con i soliti pesi e lasciamo asciugare il tutto per 24 ore.
Un piccolo trucco del mestiere: nella parte sottostante i deviatoi, ho colorato di nero-marrone scuro il sughero.
In questa parte, infatti, la massicciata non verrà posta e pertanto la colorazione renderà il tutto più realistico (nel mio caso, visto che
utilizzerò un pietrisco marrone, ho utilizzato questa colorazione per il "sottofondo").
In particolare potete vedere le foto della rimessa locomotive ad una via, che sarà posizionata all'estrema sinistra del plastico.
Tutti gli edifici, per un maggior realismo, avranno i cosiddetti "segni del tempo" e qui potete ben notare la differenza tra il prima (effetto
plastica) e il dopo (sporcatura con colori acrilici).
Sempre nell'attesa, ho realizzato un sentiero nel bosco nell'estremità opposta.
I pini sono stati appena posati, quando la colla si sarà indurita, potranno essere (eventualmente) raddrizzati.
Pertanto ho fatto un sezionamento (tramite una scarpetta isolante) a circa 50 cm dalla rimessa locomotive.
Ho anche effettuato le saldature per dare corrente ai binari e nel particolare ravvicinato si può notare quella di fine corsa posizionata nella
rimessa.
È piuttosto grossolana (ma per questo più robusta) ma non è un problema in quanto nascosta all'interno dell'edificio e posizionata dopo il binario
morto.
Sulle pareti è presente la classica insegna azzurra delle F.S. con l'indicazione della località.
Nella foto a sinistra si può vedere il basamento per la futura galleria con i due fori circolari per le ispezioni e la pulitura dei binari.
Nella foto centrale invece notate la zona del deposito dove ho posizionato l'interruttore che comanda il sezionamento ed il portale a due vie.
Ho iniziato anche a posare l'edifico della stazione (ancora in fase di montaggio) per rendermi conto dell'ingombro e per valutare le misure del
marciapiede che realizzerò ad hoc con compensato di 0,5mm.
Infine ho anche provato a posare il passaggio a livello, la chiesa e ad abbozzare parte della strada che conduce in stazione.
L'ho italianizzato il più possibile inserendo la tipica cartellonistica delle ferrovie dello Stato.
Ho naturalmente provveduto alla sporcatura dell'edificio in modo da renderlo il più realistico possibile ed ho anche incollato i personaggi
creando delle simpatiche scenette.
I figuranti rendono qualunque plastico più "vivo".
27. Incomincia ora la fase più creativa della realizzazione.
Come prima cosa ho ultimato tutta la posa della massicciata.
Non si tratta, come potete vedere dalla prima fotografia, di una massicciata dipinta o stampata, ma bensì di "ballast" (minuscoli sassolini)
incollato mediante l'utilizzo di una siringa monouso, che rende la nostra ferrovia in miniatura simile alla realtà.
Anche per questo i binari sono stati arrugginiti con colori acrilici "terra d'ombra bruciata".
È stata anche strutturata la zona montuosa sulla cui realizzazione non mi dilungo in quanto verrà dedicata un'apposita sezione all'interno
della "bottega dei plastici" nella quale spiegherò, con l'ausilio di molte fotografie, i trucchi per realizzarla.
Ecco il frontone della galleria ulteriormente rifinito con licheni e d altra vegetazione.
Sulla sommità vi è posizionato un chalet (Auhagen) all'interno di una fitta abetaia.
In un momento successivo si potranno inserire svariati accessori per renderlo più "vivo".
GALLERIA FOTOGRAFICA
Veduta frontale del plastico.
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