Questo plastico in H0 nasce nel lontano 1990, era ben più piccolo ed alloggiato in una piccola cantina.
Già dall'inizio viene pensato e realizzato con criteri "francesi", ossia la scena divisa a metà da un fondale verticale che dà un'illusione di
dimensioni maggiori.
Comunque l'impianto viene portato a termine, se così si può dire.
“Legno in vista" non ce n'era più, ma la storia di questo plastico era destinata a continuare, così pure la sua espansione…
Per circa due anni è finito nel dimenticatoio, lavoravo fuori zona ed avevo poco tempo, e "i Treni del Passato" se ne stava in cantina a
raccogliere polvere, finché intorno al novembre 1999, lavorando di nuovo vicino a casa e facendo vita più calma, ho rimesso mano a plastico
e treni.
Nell'ottobre del 2000 la stazione riceve finalmente un piccolo scalo che amplia parecchio le possibilità di manovra, più un bel binario tronco
che servirà da raccordo per una centrale elettrica a carbone realizzata di lì a poco.
I lavori di abbellimento e finitura continuano, intanto il plastico lascia finalmente l'angusta cantina per stabilirsi nella casa dove stavo
prima di sposarmi, cosa che avviene nel 2003 ed il plastico mi segue nella nuova casa, qui continuano i lavori di abbellimento, mentre sogno
sempre di espandermi.
Nel 2005 altro trasloco, ora ho una stanzetta tutta per il plastico!
Nel febbraio 2007 la grande svolta, viene realizzato il secondo modulo con scalo, deposito locomotive, un sogno che si realizza, "i treni del
passato" ora è un plastico degno di tale nome.
Ambientazione ed Esercizio: l'ambientazione è ligure, idealmente richiama un tratto della ormai scomparsa linea litoranea Savona Letimbro -
Finale Ligure, ho riprodotto parte della zona di Vado Ligure, caratterizzata da parecchie industrie, la ricostruzione non è fedele ma solo ideale,
non riproduce esattamente, richiama solo i luoghi, mi sono preso parecchie licenze, più che altro ho riprodotto cose che ho visto nel corso di
gite e passeggiate assieme a mia moglie e che ci sono piaciute.
Sul plastico è finito a dominare un paesello che richiama Realdo, un piccolo borgo delle mie parti, in alta Valle Argentina che ci piace
particolarmente, il borgo marinaro ha qualcosa di Noli e di Finalborgo, due luoghi che ci piacciono moltissimo.
Tratto dal "diario di Giacomo e Paola"
Il casellante
Il movimento è prettamente merci, per via della fonderia e delle altre numerose industrie, più il porto, anche se spesso e volentieri il TEE
Ligure sfreccia facendo bella mostra di sè.
Movimenti di smistamento, presa e consegna carri da raccordi e scali, sono ancora attive un gruppetto di locotender a vapore, (tutte gemelle)
una di loro è distaccata fissa in stazione per manovra, si incarica di tutte le manovre della stazione e di quelle da e per lo scalo.
Un'altra vaporiera è dislocata presso la fonderia per tutte le manovre interne ed esterne allo stabilimento, compreso l'inoltro dei "carri siluro"
che si immaginano carichi di acciaio fuso verso l'altro stabilimento, che riproduce il laminatoio, effettuato lo "scarico" se li riporta allo
stabilimento di partenza, quello "a caldo".
Spero ora anche a voi…
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