Il plastico della Val di Leo

4 I binari

L'armamento prescelto è stato il "Profigleiss" della Fleischmann, considerato molto affidabile nel tempo e facilmente gestibile anche da un principiante come il sottoscritto e dotato di una finta massicciata che se da un lato è risultata molto utile in corrispondenza dei deviatoi dall'altra ha costretto e costringe ad un non trascurabile lavoro di "arricchimento e camuffamento" per cercare di aumentare l'effetto ottico e scenico finale.
Inizialmente, secondo quanto previsto dal progetto, l'installazione dei deviatoi sarebbe dovuta avvenire con i motori nascosti, come si suol dire "nascosti o sottoplancia".
Successivamente, però, viste le dimensioni dell'impianto, il numero totale dei deviatoi (n.50), la non facile accessibilità di tutti i motori in caso di un malfunzionamento, forse più per timore che per altro, mi sono convinto, sebbene a malincuore, ad un inevitabile compromesso.
Ho optato, quindi, al posizionamento dei motori in vista, certamente meno belli da vedere ma sicuramente molto più pratici da gestire e più versatili in caso di un non corretto o assente funzionamento elettrico.
Per quanto è stato possibile si è evitato di inserire "in vista" tratti con curve strette (R1, raggio 360 - codice Fleischmann 6120).
Le poche curve R1 sono presenti in un breve tratto all'interno dell'elicoidale per il Borgo medioevale per la mancanza di spazio sufficiente per aumentare la curvatura ed allargare lo stesso.
Normalmente, al contrario, si è utilizzato curve di raggio R2 (raggio 420 - codice Fleischmann 6125) che sebbene non molto ampie permettono il transito sicuro dei rotabili a disposizione (anche gli elettrotreni) ovvero quelle a raggio maggiore R3 e R4.
Nonostante questo, durante le ovvie e necessarie "prove di circolabilità" non si sono riscontrati problemi di sorta, anche da parte di rotabili "particolarmente ostici" quali Etr242, Ale 601, Aln 668, 663, Aln 772, Ale 803, etc.
Il fondo per il posizionamento dei binari seguendo le indicazioni di una rivista statunitense del settore, è stato realizzato utilizzando, inizialmente, strisce autoadesive (5 cm di larghezza per 3 mm di spessore) di gomma poliuretanica espansa (quella utilizzata per isolare le tubature dei condizionatori d'aria).
Alcune immagini che mostrano il pre-posizionamento dei binari sopra il materiale plastico espanso (spessore 3 mm) utilizzato quale materiale insonorizzante in aggiunta al tradizionale sughero.

Pre-posizionamento dei binari Pre-posizionamento dei binari Pre-posizionamento dei binari
Pre-posizionamento dei binari
Successivamente ho utilizzato pannelli, ovvero strisce di sughero anch'essi da 3 mm., per uno spessore totale di 6 mm.
Posizionamento dei binari Posizionamento dei binari
Posizionamento dei binari
In questo modo il rumore viene ridotto notevolmente e, al contempo, si ottiene un credibile rilievo del piano del ferro nei tratti in piena corsa e comunque in tutti quei tratti al di fuori delle stazioni e dei depositi.
I binari sono stati fissati, in via definitiva, utilizzando delle viti apposite, della Maerklin, sufficientemente lunghe per fissarsi sul piano di multistrato sottostante.
Il tutto è stato poi verniciato con aerografo con color "red brown" della Tamiya.
Il successivo dry-brushing è stato effettuato con colori acrilici passati a pennello asciutto.
L'impianto consta di 51 deviatoi, di diverso tipo (dritti, curvi, tripli, doppi inglesi), tutti asserviti da decoder digitali della Lenz.
Nel deposito della stazione principale di QUERCETO è stata posizionata una piattaforma girevole, una Fleischmann (codice 6152), al momento, non ancora digitalizzata.
Viene manovrata in maniera manuale, utilizzando il comando in dotazione.
La piattaforma girevole
La piattaforma girevole