Come dice il nome "il plastico mignon" è un piccolo impianto, realizzato ancora con il vecchio armamento Märklin di tipo M, con ambientazione
tedesca e che si colloca in un lasso temporale che va dagli anni trenta fino ai cinquanta, con le inevitabili licenze del caso perlopiù dovute
ad alcuni tipi di segnali ferroviari installati.
Un'altra caratteristica è la velocità dei convogli, che nel mio caso si muovono a circa 12 - 18 km/h calcolati in scala 1/87…
BR 80 in partenza.
Nei pressi della segheria.
Per il mascheramento dello stesso, specie all'interno del deposito il metodo è molto semplice, una volta recuperato presso di un supermercato
degli scatoloni di cartone eccezionalmente duro e rigido, dallo spessore di circa 5 mm, ho provveduto con il medesimo a riempire la spazio tra i
binari applicandovi due o più strati, in modo da annegare il binario e di conseguenza diminuirne l'altezza, poi il tutto è stato riempito con
della graniglia che altro non è che sabbia per smerigliatura a base di quarzo, e di seguito l'insieme è stato invecchiato con colori acrilici.
Un cenno anche sull'autocostruzione dei lampioni: i pali, quelli di legno, sono ricavati da bastoncini per lo spiedo, opportunamente tagliati a
misura, e lavorati con una spazzola di ferro, di seguito forati da 0.8mm per ricevere i bracci di sospensione delle lampade e le mensole di
sostegno dei cavi, questi ultimi portano come al vero l'energia elettrica necessaria al funzionamento del led, e sono stati ricavati
dall'attorcigliamento di due cavetti che compongono la cordina all'interno dei cavi comunemente impiegati per la costruzione di impianti elettrici.
Panoramica del deposito.
I pali all'interno del deposito sono stati invece realizzati con uno o due tubi d'ottone per il palo e filo d'ottone da 0.8mm per i bracci, la
lampada è sempre un led super luminoso da 300 mcd di tonalità ambra.
Una gloriosa BR 18.1 in uscita dal deposito.
Non avendo posto altrove, ho deciso all'epoca della sua costruzione di sistemare il plastico in garage, tenendo conto però di potervi entrare
tranquillamente con l'automobile e di poter utilizzare il box anche per altri scopi.
Quindi occorreva una soluzione che occupasse il minimo spazio possibile, e che nel medesimo, salvaguardasse il plastico dalla polvere e dagli
urti senza doverlo maneggiare troppo, quindi pensa e ti ripensa ho fatto ciò…
Chiuso.
A seconda dei rotabili al momento in uso, mediante deviatori si può selezionare il tipo di alimentazione più opportuno, il tutto concepito a
prova di errore ossia se è presente un tipo di alimentazione non si può per errore inserirne nel medesimo un'altra, con le inevitabili
conseguenze…
Per non avere mille trasformatori in giro, la MS quando in uso viene direttamente alimentata dal trafo analogico bianco della Märklin, adibito
esclusivamente per la trazione, sfruttando l'uscita "luci" e il massa.
Per tutti gli accessori elettrici, all'interno della mia centralina, è presente un ottimo trasformatore da 50 V 12 / 24 V.
Spazio ora alle ultime immagini…
Caricatore di scorie.
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