Ottobre 1999.
Erano da poco passate le due e, finito di pranzare, presi la mia bicicletta per fare un giro.
La meta era sempre la stessa, un passaggio a livello ad una decina di chilometri da casa mia per vedere passare qualche treno.
Non lontano da lì c'era un ponte ad archi che permetteva di avere un ottima visuale sui treni in transito.
Ne approfitto per guardarmi attorno.
A lato della strada si trovava un casello abbandonato ormai da tempo e dietro a questo, poco sopra la riva del fiume, una scalinata portava
all'orto del casellante.
Riflettei anche su questa mia strana passione, quella per i treni, che mi invogliava a passare i pomeriggi da solo davanti a un passaggio a
livello ad aspettare, nella speranza di vedere un treno in transito.
Solo io rimango attaccato fedelmente alla mia passione, una passione che porto dentro sin dall'asilo.
Ad un certo punto i miei pensieri furono interrotti da uno scampanellio e da un suono meccanico seguito dall'accensione della luce rossa: il
passaggio a livello si stava abbassando!
L'attesa fu emozionante ed io continuavo ad immaginare cosa potesse essere il convoglio che, di lì a poco, sarebbe sfrecciato davanti ai
miei occhi.
Ma quel breve spettacolo riuscì a riempirmi il cuore di gioia.
Vidi il treno allontanarsi con i soliti fanali di coda rossi lampeggianti poi il passaggio a livello si riaprì e tutt'intorno tornò il silenzio.
Dalla gioia mi parve quasi di poter vedere ancora quel treno appena transitato e, finalmente appagato, risalii in sella alla bicicletta per
ritornare in fretta verso casa.
Incominciava a fare freddo, il sole stava volgendo al tramonto ed io dovevo ancora studiare e fare i compiti per il giorno dopo.
Sono passati quasi vent'anni da allora, ed oggi le cose sono molto cambiate.
Dopo il diploma ho coronato il mio sogno di diventare macchinista e ormai la ferrovia non ha più segreti per me.
Conosco gli orari dei treni (merci e passeggeri), da dove arrivano e dove sono diretti.
Inoltre, grazie ad internet e al cellulare, è possibile conoscere, oltre agli orari, anche i ritardi in tempo reale e la composizione dei convogli.
Purtroppo però, tutto questo, ha tolto quel senso di imprevedibilità che avrebbe riempito un pomeriggio autunnale di fortissime emozioni al
transitare di un treno, dopo ore fermo davanti a un passaggio a livello, e senza avere la certezza che quel treno sarebbe mai passato.
Ma infine, anche se la mia passione sia mutata in professione, e la modernità ha rivoluzionato il nostro modo di vivere gli eventi, permettendomi
di non dover più aspettare ore per vedere un treno, non scorderò mai quel lontano pomeriggio d'ottobre trascorso a quel passaggio a livello sulla
secondaria.
Il diorama ha partecipato al
"Concorso Massimo Salvadori 2017"
classificandosi secondo ed è stato premiato alla 41esima edizione dell'HOBBY MODEL EXPO di Novegro.
Loris
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