Questo lavoro in scala HO è nato come desiderio di avere a disposizione uno spazio per far "sgranchire" le gambe ai miei modelli di locomotive,
senza pretese di convogli o altro: uno spazio d'ingombro minimo da poter tenere anche sul ripiano di un mobile per fare eventualmente da
esposizione ai modelli.
Le dimensioni del diorama sono di cm 115 x cm 28 ed è costituito da un telaio in listelli di legno grezzo, con controventature, di sezione cm 4 x
cm 1 ed un piano di compensato da mm 8 su cui è stato fissato un foglio di sughero da mm 3.
Il diorama in una delle prime foto con lo sfondo della baia di Portofino.
Tutto il diorama è inoltre provvisto di una bacheca "a tunnel" antipolvere, costruita in plexiglass, davvero indispensabile per proteggerlo da
urti e polvere.
Una maniglia a scomparsa fissata nella parte inferiore del telaio ne consente un agevole trasporto come una valigia.
Non ho voluto spendere eccessivamente nella costruzione, infatti gran parte degli elementi sono autocostruiti come gli scambi, il deposito
locomotive e la torre di carico della carbonaia; il resto proviene dalla produzione commerciale che peraltro possedevo già da parecchi anni.
Un particolare impegno ha richiesto quello triplo per il quale ho dovuto eseguire pezzi da certosino utilizzando profilati di ottone di varie
sezioni.
"prima".
Ho dovuto realizzare anche dei fine corsa registrabili per non sollecitare eccessivamente il meccanismo di azionamento degli aghi (tutto è affidato
alle saldature che talvolta hanno superfici molto ridotte), visto che i servocomandi hanno una corsa estesa ed esercitano uno sforzo notevole.
In totale mi sono serviti due servocomandi per comandare le due coppie di aghi dello scambio triplo mentre lo scambio semplice viene azionato
mediante leve sincronizzate collegate ad uno dei due servocomandi.
Dalle foto si può notare il particolare degli azionatori con i registri dei fine corsa e i deviatori elettrici.
Si vede anche la squadretta con il comando di rinvio per l'azionamento dello scambio semplice (tutto autocostruito).
Dato che questi micromotori sono azionati a tensione di 6 - 9 Vcc, la loro alimentazione è prelevata dall'uscita in corrente alternata del
trasformatore principale, opportunamente raddrizzata e ridotta mediante un semplice partitore di tensione.
Inoltre il movimento degli aghi risulta essere molto lento e di notevole realismo.
Dalle foto si può notare il particolare degli scambi posati in opera (di fianco si vede la piastra amovibile per poter accedere al meccanismo
motore, qualora necessario…).
"prima".
Particolare della "fossa" non ancora ultimata.
In totale possono stazionare contemporaneamente 3 locomotive e funzionare alternativamente.
Il binario è Roco (codice 83) e la posa delle traversine è stata modificata per renderle più rade come si usa nei depositi, ad eccezione degli
scambi.
In stazione c'è fermento…
Il deposito locomotive è autocostruito con cartoncino, polistirolo rigido e listelli di legno; le finestre sono ricavate da fogli lucidi con
stampata a computer la grigliatura che simula l'intelaiatura; il tetto è ricavato incollando su una base di cartoncino 2735 tassellini di 2 x 4
mm di carta vetro fine (un buon passatempo per le serate piovose d'inverno); le grondaie sono ricavate da cannucce di plastica per bibita (tagliate
a metà) e tondino di ferro sagomato mentre le pietre a vista d'angolo sono ritagli di carta vetrata.
Locomotiva 746 del 1922 (100 km/h).
Le ruote motrici erano di 1.880mm di diametro, la distribuzione era Walschaert, potenza 1600 hp.
Molti anni dopo fu infatti di nuovo tolta.
La carbonaia e il fascio di binari che conduce ai due tronchini posti all'estremità del diorama.
La linea decauville per alimentare la carbonaia proviene dalla vecchia Atlas-Rivarossi scala N e sono gli scarti di un vecchio plastico N che
realizzai nel lontano 1969: anche la tre assi che si vede nelle foto risale a quell'epoca, sempre della Atlas-Rivarossi (made in Jugoslavia) e
funziona ancora, svolgendo un onorevole servizio nel mio plastico N.
Per la vegetazione ho utilizzato alcuni prodotti commerciali come erba, fogliame e felci (Bush, Heki, Noch, Faller).
Ho trovato un sacchetto di licheni sintetici per pochi euro da un grosso fiorista che vendeva anche articoli decorativi (la confezione per
modellismo è molto più cara…).
I tronchi degli alberi sono rametti veri come pure molti cespugli reperiti durante le gite in montagna (macchia mediterranea e Alpi).
Anche la base in cemento della gru è di cartoncino mentre le pietre a vista sono fogli commerciali.
I personaggi sono di varia provenienza (principalmente Preiser e Merten) e sono tutti "elaborati", sempre con colori a base acrilica (i militari
sono ricavati da personaggi dei carabinieri).
Tutto il controllo del diorama avviene tramite piccolo quadro sinottico esterno collegato tramite cavo da computer con porta parallela dal quale
si possono comandare gli scambi, i sezionamenti e naturalmente disabilitare l'automatismo per le manovre manuali.
Per il momento non esiste illuminazione, in seguito si vedrà…
Il sito ScalaTT.it utilizza cookie solamente nel forum. I cookie sono esclusivamente utilizzati, nel rispetto della Legge sulla Protezione dei
dati (RGPD) - 2018, per un migliore utilizzo del forum. Qui trovate le regole a cui ci atteniamo
Cookie Policy Sito ScalaTT e Forum GAS TT.
Il sito ScalaTT.it non ha scopo di lucro, non è una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa (pertanto non può
considerarsi un prodotto editoriale - legge n. 62 del 7/3/2001). Immagini e testi sono coperti da diritti e possono essere utilizzati solo se
autorizzati.